Palazzo Terni de Gregori
Crema (CR)
Indirizzo: Via Dante Alighieri, 20-22 (Nel centro abitato, in posizione dominante) - Crema (CR)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: palazzo
Configurazione strutturale: L'edificio si articola in tre corpi di fabbrica, uno centrale al quale sono collegate due ali laterali, chiusi sul lato est da un muro di cinta in cotto contraddistinto da enormi oculi e statue di figure allegoriche. La struttura è in muratura lasciata completamente a vista nei prospetti esterni; eleganti modanature in cotto decorano aperture, timpani e cornici marcapiano. Nel cortile a est, racchiuso dai tre corpi del palazzo, affaccia un elegante portico a colonne binate che reggono archi ribassati.
Epoca di costruzione: post 1698 - ante 1737
Autori: Cozzi, Giuseppe, progetto; Nono, Andrea, costruzione
Descrizione
Il palazzo è situato lungo via Dante Alighieri, opposto al Museo Civico di Crema e del Cremasco e occupa la porzione est dell'isolato delimitato anche dalle vie Ginnasio e Goldanica.
Tra i più interessanti esempi cremonesi di barocchetto, si articola in tre corpi di fabbrica, cioè un corpo centrale sul quale si collegano due ali disposte a nord e a sud. I tre volumi sono racchiusi sul lato est da un movimentato muro di cinta animato da finestre ellittiche con frontoni alternati, curvilinei e triangolari, sovrastato da quattro statue realizzate nel 1716 dagli scultori milanesi Giovan Battista Dominone e Carlo Francesco Mellone. Il palazzo si sviluppa su due piani principali ed un sottotetto, con prospetti scanditi da fasce marcapiano, da finestre dalle mosse cornici e portali con raffinate decorazioni in pietra. Attraverso il portale del braccio sud si raggiunge il giardino con alberi d'alto; nel cortile a est, racchiuso dai tre corpi del palazzo, affaccia un elegante portico a colonne binate che reggono archi ribassati. Le iscrizioni poste lungo le pareti ricordano le famiglie proprietarie e i personaggi illustri che hanno soggiornato nel palazzo, tra cui il re Vittorio Emanuele II e Umberto di Savoia. Un imponente scalone d'onore a quattro rampe con ringhiera in ferro battuto è posto al centro del portico e conduce al piano nobile, la cui volta è decorata da un affresco settecentesco, opera del pittore Giovanni Rusca.
Notizie storiche
La costruzione del palazzo ha inizio nel 1698 su iniziativa del conte Nicolò Maria Bondenti, per esibire la nuova posizione sociale appena raggiunta dal fondatore, che nel 1682 otteneva dalla Serenissima il titolo nobiliare di conte. L'edificio è elevato su un'area prima occupata da modesti edifici e da una grande casa quattrocentesca dei conti Premoli. I lavori, affidati all'architetto piacentino Giuseppe Cozzi, al quale in seguito subentra l'architetto Andrea Nono - progettista della Chiesa di SS. Trinità - sono parzialmente completati nel 1704 quando il conte Bondenti si trasferisce nel palazzo. Negli anni successivi i lavori procedono lentamente e solo nel 1716 si collocano le statue che ornano il muro verso via Dante. Dopo la morte del committente nel 1723 il palazzo non è ancora finito e nel 1737 l'opera si interrompe definitivamente lasciando incompiuta l'ala destra del corpo centrale. I Bondenti si estinguono nel 1810 alla morte del conte Luigi e il palazzo viene ereditato dai nobili piacentini Portapuglia, per poi giungere alla famiglia Terni de' Gregori che ancora oggi ne è la proprietaria.
Uso attuale: abitazione
Uso storico: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà privata
Riferimenti bibliografici
Terni de Gregorj W., Crema monumentale e artistica, Crema 1960, pp. 65-66
Bascapè G.C./ Perogalli C., Palazzi privati di Lombardia, Milano 1964, pp. 306-307
Bombelli A., Crema bella: guida artistica di Crema e dintorni, Crema 1959, p. 45
Verga G., I monumenti architettonici di Crema e dintorni, Crema 1939, pp. 176-192
Amministrazione comunale, Crema citta d'arte, Cremona 1981
Cremona e il suo territorio: Arte, suoni, colori e sapori tra Adda, Serio, Oglio e Po, Milano 2007
Touring club italiano, Lombardia, Roma 2005
Bruschieri C./ Merico S., Crema, 2003, pp. 32-37
Perolini M., Vicende storiche degli edifici monumentali e storici di Crema, Crema 1975, pp. 14-18
Credits
Compilazione: Marino, Nadia (2013)
Aggiornamento: Marino, Nadia (2015)
Descrizione e notizie storiche: Marino, Nadia
Fotografie: Marino, Nadia
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CR070-00089/
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