Chiesa di S. Maria delle Grazie
Soncino (CR)
Indirizzo: Via Fontane Sante - Soncino (CR)
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: chiesa
Configurazione strutturale: Edificio a pianta rettangolare a navata unica ritmata da cinque cappelle laterali. La volta di copertura è a botte. La struttura è in muratura di laterizio lasciata a vista nei prospetti esterni.
Epoca di costruzione: post 1484 - ante 1520
Autori: Campi, Giulio, decorazione; Carminati, Francesco, decorazione; Carminati, Bernardino, decorazione; Scanzi, Francesco, decorazione; Pezzoni, Giovan Antonio, decorazione, fregio
Descrizione
Sull'antica strada che da Cremona portava a Bergamo, si trova, poco distante dalla porta meridionale di S. Giuseppe, la chiesetta di S. Maria delle Grazie. Architettura semplice e sobria realizzata in mattoni, ha il fronte principale a capanna, tripartito da una coppia di lesene, con al centro un rosone. Il contesto campestre e isolato e la semplicità delle forme e dei materiali della chiesa, non lasciano presagire il tripudio artistico che si cela al suo interno; solo il raffinato portone principale realizzato in pietra di Rezzato, dalle chiare linee bramantesche, fa da preludio al sublime apparato decorativo. Incantevoli ed eleganti sono i cicli pittorici, a tempera e a fresco che ornano le superfici delle pareti e delle volte, opera dei celebri artisti cremonesi Giulio Campi, Bernardino e Francesco Carminati e del soncinese Francesco Scanzi. La ricca cornice fittile che ne costituisce il preziosissimo fregio è attribuito al plasticatore G. Antonio Pezzoni, nativo di Soncino; un tempo interamente colorata, ha perso oggi gran parte della tinta a causa di infiltrazioni di acqua piovana. La decorazione è considerata uno dei più raffinati complessi ornamentali della Lombardia e la chiesa è definita dalla critica storiografica "uno dei più begli esempi del rinascimento lombardo". La pianta è rettangolare a navata unica, ritmata da cinque cappelle laterali, con volta di copertura a botte; non mancano nella conformazione strutturale e planimetrica i riferimenti alla chiesa di S. Andrea a Mantova, progettata da Leon Battista Alberti.
Notizie storiche
Al di fuori delle mura di Soncino, in prossimità della porta meridionale e laddove sorgeva una cappella dedicata alla Madonna delle Grazie, i monaci carmelitani costruirono, fra la fine del XV secolo e gli inizi del XVI secolo, il loro monastero con l'adiacente convento. Nel 1520 la fabbrica del cenobio giunse a compimento e nel 1528 venne solennemente consacrata da monsignor Luca da Seriate, alla presenza di Francesco II Sforza che ne finanziò la decorazione. I carmelitani godettero, per questo straordinario progetto, dell'appoggio degli Sforza e dei feudatari di Soncino, i marchesi Stampa, che ne sovvenzionarono i lavori e ne fecero la loro cappella privata. Il campanile, incompiuto, venne eretto nel 1515 da Gerardo da Piacenza. Nel 1772, dopo l'editto di Maria Teresa d'Austria che prevedeva la soppressione dei conventi, i carmelitani dovettero lasciare Soncino. La chiesa abbandonata si avviò a un inesorabile degrado fino a quando, nel 1864 Paola Elisabetta Cerioli, fondatrice dell'ordine delle Suore della Sacra Famiglia, acquistò il convento e la chiesa e diede inizio ai lavori di recupero che salvarono il monastero dall'abbandono e dall'incuria. Ancora oggi la proprietà dell'edificio è dalle suore dell'Istituto Sacra Famiglia, che lo hanno eletto a sede dell'Istituto omonimo.
Uso attuale: intero bene: Istituto delle suore della Sacra Famiglia
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Credits
Compilazione: D'Ascola, Simona (2013)
Aggiornamento: ()
Descrizione e notizie storiche: D'Ascola, Simona
Fotografie: D'Ascola, Simona
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CR080-00155/
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