Compreso in: Cascina Grande - complesso, Azzanello (CR)
Cascina Grande - complesso
Azzanello (CR)
Indirizzo: Via Cairoli, 88 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Azzanello (CR)
Tipologia generale: architettura rurale
Tipologia specifica: cascina
Descrizione
La cascina Grande, anche conosciuta con il nome di cascina Stanga, si trova a Nord dell'abitato di Azzanello, con il lungo corpo prospiciente su via Cairoli, a delimitare significativamente i limiti del nucleo urbano.
Esempio di architettura colta applicata ad un complesso rurale, la cascina Grande si caratterizza per lo stile neogotico delle sue architetture di ogni ordine e livello.
Quattro gli accessi originari alla cascina: due alle estremità del lato sud, due a quelle del lato nord, sulla strada pubblica. Tra queste ultime si trova una barchessa che presenta, verso la corte, una serie di colonne in laterizio intonacato con capitello tuscanico (molto diffuse in territorio cremonese), a sostegno di un architrave in legno. La struttura di spina è, invece, costituita da una serie di pilastri distanziati gli uni dagli altri da archi ogivali, privi di valenza strutturale.
Alle estremità del lato sud, come detto, sono collocati altri due ingressi caratterizzati dalla presenza verso la corte interna di finte torrette merlate aventi, al di sopra dell'arcata a sesto acuto, lo stemma in cotto della famiglia Stanga. Le stesse torrette sono semplificate e prive di merlatura nell'affaccio verso il secondo cortile, oggi occupato da barchesse di recente realizzazione per il ricovero degli attrezzi.
Molto importante, anche per le dimensioni, è il volume costituito dalla stalla degli equini, attraversato da un lungo corridoio centrale più alto rispetto ai due corpi laterali contenenti le poste dei cavalli e in stretta relazione con la villa padronale, dalla quale vi si poteva accedere grazie all'accesso posto in corrispondenza del giardino verso strada. La stalla si protende verso la corte interna con due ali, un tempo collegate da un corridoio coperto posto in corrispondenza dei portici a sesto ribassato delle vicine abitazioni del capo cavallante e del capo bergamini. Proprio queste ultime sono contraddistinte dalla presenza al primo piano di tre serie di finestre binate a ogiva e da un cornicione ad archetti pensili.
Sul lato opposto alla stalla degli equini si trova la lunga schiera delle abitazioni dei salariati. Un edificio disposto su due piani più sottotetto, scandito al primo livello da una serie molto serrata di nicchie ad archi ogivali contenenti la stessa lunetta del sottotetto e la finestra del primo piano a sua volta sormontata da una cornice che riprende l'andamento di quella presente sul resto della facciata.
L'edificio non ospita più attività produttive ma si limita ad essere utilizzato come rimessa e come luogo di stoccaggio per la produzione locale dei frutteti (cosa che le è costata la trasformazione della antica stalla dei bovini), oltre che come abitazione nella parte delle ex case dei salariati. La cascina non è vincolata.
Notizie storiche
Verso la metà dell'Ottocento, periodo in cui l'agricoltura attraversa un momento di prosperità e di riforma radicale nel territorio cremonese, si assiste alla codificazione in chiave "aulica" del tipo della villa-cascina presente già nei secoli precedenti. La rievocazione è fatta secondo un gusto neogotico, a ricordo delle corti coloniche fortificate pure presenti in gran numero nel cremonese, anche se variamente trasformate (Sandri-Roncai 1973).
Voluta dal marchese Antonio Stanga Trecco, figlio del marchese Vincenzo, fu realizzata intorno al 1883 come dimostrerebbe una data riscontrabile sul lato corto della ex stalla dei bovini. I materiali usati provenivano, almeno in parte, da una fornace di Azzanello di proprietà di Giovanni Bera, posta sulla strada per la cascina Navazze (Locatelli 1991).
L'attuale nucleo sorge su delle antiche preesistenze come dimostrato dalla presenza di edifici a corte già nel catasto Teresiano del 1723. Non è stato possibile stabilire quante e quali parti siano state riutilizzate nella realizzazione della nuova fabbrica, certo è che l'intera cascina, come detto, fu oggetto di una complessiva rivisitazione in chiave neogotica.
Uso attuale: ala sinistra: abitazione; corpo principale: cascina
Uso storico: ala sinistra: abitazione; corpo principale: cascina
Condizione giuridica: proprietà privata
Credits
Compilazione: Prati, Cristian (2006)
Descrizione e notizie storiche: Prati, Cristian
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CR180-00006/
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