Chiesa di S. Pietro al Po

Cremona (CR)

Indirizzo: Piazza San Pietro (Nel centro abitato, integrato con altri edifici) - Cremona (CR)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: chiesa

Configurazione strutturale: Edificio a pianta longitudinale a tre navate con transetto in linea non sporgente, abside semicircolare profonda oltre il presbiterio in corrispondenza della navata centrale. La struttura è in muratura con pilastri centrali uniti da archi che reggono volte a botte semplici e lunettate nella navata centrale e volte a crociera in quelle laterali. All'incrocio della navata centrale con il transetto si eleva la cupola. A destra del presbiterio si erge il campanile; a sinistra della chiesa si articola l'antico monastero, oggi casa parrocchiale.

Epoca di costruzione: inizio sec. XVI - inizio sec. XVII

Autori: Dattaro, Francesco, rifacimento; Campi, Antonio, decorazione; Campi, Giulio, decorazione; Cambi, Brunoro, decorazione; Trotti, Giovanni Battista, progetto decorativo; Gatti, Bernardino, decorazione refettorio; Solari, Cristoforo, costruzione chiostro; Lamberti Di Giorgio, decorazione

Descrizione

Nel centro storico di Cremona, nei pressi del Teatro Ponchielli, elevata dove originariamente era l'antica sponda del Po, la Chiesa di S. Pietro al Po mostra la sua armoniosa facciata cinquecentesca. Un aggettante cornicione a mensole binate in cotto divide in due ordini il fronte, concluso da slanciati pinnacoli marmorei; nell'ordine inferiore si aprono tre portali a timpano spezzato, superiormente una grande finestra a serliana illumina la navata centrale. L'impianto interno si contraddistingue per la semplicità della struttura a tre navate affiancata da cappelle laterali, 5 per lato, con breve transetto, terminante con abside semicircolare. Evidente è il contrasto con l'esuberanza del ricco apparato decorativo interno, che riveste interamente le superfici con affreschi e stucchi, sviluppando il tema dello sfondato architettonico con l'uso di cornicioni prospettici sorretti da cariatidi monocrome, festoni, figure allegoriche. La chiesa custodisce numerose e rilevanti opere della pittura cinque-seicentesca cremonese: sono di Antonio Campi gli affreschi del transetto con le Storie di S. Pietro, mentre le decorazioni che si svolgono nella navata maggiore sono progettate nel 1587 dal Cremonese Giovanni Battista Trotti, detto il Malosso, ed eseguite dai suoi allievi nel 1614-17; all'incrocio della navata centrale con il transetto si eleva la cupola interamente affrescata con la rappresentazione del Giudizio Universale, opera del 1608 di Giorgio Lamberti che esegue anche gli affreschi nella volta del presbiterio e dell'abside. Si addossa alla chiesa, a destra del presbiterio, il campanile rifatto nella porzione superiore dall'architetto Luigi Voghera nel 1840, sul modello dell'antica struttura quattrocentesca; a sinistra della chiesa si articola l'antico monastero, oggi adibito a casa parrocchiale, con il chiostro, opera del 1509 dell'architetto Cristoforo Solari, e il contiguo refettorio monastico dove si conserva il grande affresco di Bernardino Gatti (1552), raffigurante la Moltiplicazione dei pani, considerato il suo capolavoro.

Notizie storiche

Le origini della chiesa risalgono al 1064, quando venne fondata lungo la riva del Po che ancora nel 1583 scorreva accanto alla piazza antistante il tempio; a reggere la chiesa sono chiamati nel 1068 i Benedettini, che vi rimangono fino al 1439, ma di questa primitiva struttura non si conoscono le caratteristiche. Sarà il nuovo ordine religioso dei Canonici Lateranensi, arrivato dopo il 1439 a reggere la basilica ed il monastero, ad eseguire nella seconda metà del Quattrocento una prima ricostruzione della chiesa realizzata ad unica navata, probabilmente affiancata da cappelle laterali come nel caso della coeva Chiesa di S. Sigismondo. Nuovamente rimaneggiata nel Cinquecento su progetto dell'architetto Cremonese Francesco Dattaro, il tempio assume l'aspetto attuale con scansione interna in tre navate affiancata da poco profonde cappelle laterali. Dopo i Lateranensi, alla cura del complesso monastico si succedono diversi ordini religiosi, fino alla fine del Settecento quando il monastero e la chiesa passano alla giurisdizione del Vescovo.

Uso attuale: chiesa: chiesa; monastero: abitazione parrocco; monastero: servizi parrocchiali

Uso storico: chiesa: chiesa; monastero: abitazione collettiva; monastero: caserma

Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico

Riferimenti bibliografici

Voltini F., La Chiesa di San Pietro in Cremona, Cremona 1981

Bassi E., Itinerario artistico tra le Chiese di Cremona, Cremona 1998

Azzolini L./ Dondi P., Cremona : momenti di una citta, Persico 1980, p. 51

Cremona. Guida alla visita della città, Cremona 2011, pp. 78-79

Credits

Compilazione: Marino, Nadia (2015)

Descrizione e notizie storiche: Marino, Nadia

Fotografie: Marino, Nadia

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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