Palazzo dell'Arte
Cremona (CR)
Indirizzo: Piazza Guglielmo Marconi 5 (Nel centro abitato, integrato con altri edifici) - Cremona (CR)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: palazzo
Configurazione strutturale: L'edificio è formato da due ali collegate da portici e colonne che sorreggono anche le logge-corridoio del secondo piano. Si caratterizza per la pulita definizione dei volumi, per l'ordinata distribuzione degli spazi interni e per il felice uso del laterizio. Il tradizionale cotto della zona, è infatti usato in modo particolare e originale per rivestire l'intero edificio; mattoni pieni variamente collocati formano un ricamo sulle facciate; anche all'interno si ritrova l'uso del mattone negli archi di sostegno della scala, insieme all'abbondante uso di marmo per rivestimenti e pavimentazioni.
Epoca di costruzione: 1941 - 1947
Autori: Cocchia, Carlo, progetto
Descrizione
L'edificio, espressione dell'architettura fascista degli anni quaranta, è stato progettato dall'architetto Cocchia che si è ispirato al Palazzo dell'arte Milanese, disegnato da Giovanni Muzio per la Triennale di Milano. Vero e proprio simbolo dell'architettura razionalista contemporanea, fonde in un unicum compositivo i valori della tradizione cremonese, come il sapiente uso del laterizio, insieme ai grandiosi riferimenti classici recuperati dal fascismo. Si possono percepire riecheggiamenti alla Domus romana e ai colonnati ellenici dell'età classica. Lo spazio interno è ordinato e razionale e si può ammirare la felice soluzione adottata dal progettista per aumentare la naturale luminosità degli interni e il suggestivo soffitto "ondeggiante". L'intervento di restauro del 2009 ha interessato non solo la parte materica ma ha anche liberato il palazzo da alcune superfetazioni avvenute nel corso degli anni. Nelle due corti interne coperte da solai vetrati, sono stati inseriti elementi innovativi, tra cui un grande uovo in legno, sala d'ascolto. L'intervento ha ridato lustro al palazzo, inserendovi tra l'altro la sede del Museo del Violino e il magnifico auditorium, un gioiello di acustica e architettura, rivestito di acero, il materiale utilizzato per le custodie dei violini. L'auditorium nasce dal perfetto connubio tra l'ingegno giapponese dell'ingegner acustico Toyota e la creatività e genialità italiana. Cremona ricca di talenti e di magnificenze è diventata sede di richiamo internazionale: dal 5 dicembre 2012 il "saper fare liutaio" è stato iscritto tra i patrimoni immateriali dell'Unesco
Notizie storiche
La storia del Palazzo dell'Arte è strettamente legata a quella del museo del violino, che trova in questa sede la propria tanto agognata collocazione, nella città che deve una grande parte del proprio prestigio alla preziosa tradizione dei maestri liutai. Il palazzo viene costruito in epoca fascista dall'architetto napoletano Carlo Cocchia; a volerne la costruzione è Roberto Farinacci, esponente di primo piano del Partito Nazionale Fascista; il Palazzo doveva essere pronto entro la primavera del 1943 per ospitare le celebrazioni del III centenario della morte di Monteverdi, la scuola di liuteria e la IV edizione del Premio Cremona. A causa della guerra si interrompono i lavori del Palazzo che verrà ultimato solo nel 1947. Dopo essere stato utilizzato per scopi militari negli ultimi mesi del conflitto mondiale, l'edificio ospita, fino agli anni Sessanta, mostre, serate musicali e iniziative benefiche, ma diviene anche stazione di autobus e palestra. Solo qualche anno dopo, nel 1957, parte del Palazzo riacquista parziale dignità ospitando la Scuola di Liuteria. Alla fine del 2009 si decide di iniziare l'intervento di recupero: il restauro è finanziato dalla Fondazione Arvedi Buschini, insieme al Comune, e il progetto è dei cremonesi Giorgio Palù e Michele Bianchi dello studio Arkpabi. L'intervento di risanamento dell'architettura di Luigi Cocchia non interessa solo il palazzo ma l'intera sistemazione urbanistica della piazza antistante: l'ampia superficie prospiciente il palazzo è oggi al contempo spazio pedonale, parcheggio interrato ed area verde, un luogo cittadino dove sono visibili anche i ritrovamenti archeologici di una villa romana e le sculture dell'artista albanese Helidon Xhixha e del catalano Jaume Plensa.
Uso attuale: monastero: scuola di Liutera; monastero: auditorium; parte del bene: museo del Violino
Uso storico: intero bene: spazio espositivo; parte del bene: Scuola di Liutera; parte del bene: Museo di Storia Naturale
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Riferimenti bibliografici
Cremona. Guida alla visita della città, Cremona 2011, p. 38
Cremona e il suo territorio: Arte, suoni, colori e sapori tra Adda, Serio, Oglio e Po, Milano 2007, p. 40
Credits
Compilazione: Marino, Nadia (2015)
Descrizione e notizie storiche: D'Ascola, Simona
Fotografie: D'Ascola, Simona; Marino, Nadia
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CR220-00003/
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