Casa del Pellegrino
Civate (LC)
Indirizzo: Via Cà Nova, 12 (Nel centro abitato, integrato con altri edifici) - Civate (LC)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: casa
Configurazione strutturale: L'esterno presenta resti di un porticato con colonne tornite in pietra e superiore parete realizzata con tecnica a graticcio in legno e muratura. Le originarie aperture sulla corte sono di notevole interesse, con elementi modanati in cotto e tracce di decorazioni a graffito. All'interno sono conservati cicli di affreschi cortesi con scene di caccia e decorazioni da ricondurre alla prima metà del Quattrocento. L'edificio in pietra si sviluppa attorno a una corte chiusa, probabilmente ora ridotta rispetto alle origini. Il complesso si compone di tre parti principali: il settore quattrocentesco situato a nord, importante per le sale affrescate, per gli elementi decorativi e per la presenza di pareti a graticcio con conci di pietra tufacea; la porzione centrale, successiva, caratterizzata da ampi saloni con soffitti lignei ed eleganti archi ogivali che si affacciano sulla corte; la porzione dei primi del Novecento, a meridione, addossata alla più antica cortina muraria.
Epoca di costruzione: inizio sec. XV
Descrizione
La Casa del Pellegrino, situata nel cuore del borgo, presso la parrocchiale dei SS. Vito e Modesto, è stata in passato, in particolare nell'ultimo scorcio del basso Medioevo, uno "xenodochium", cioè un alloggio gratuito per pellegrini e forestieri diretti a S. Pietro e ricovero per gli ammalati. Il complesso, che si sviluppa attorno a una corte chiusa, un tempo più vasta di oggi, si articola in tre principali settori: quello quattrocentesco, situato a nord, impreziosito da alcune sale affrescate; la porzione centrale, successiva, caratterizzata da ampi saloni con soffitti lignei ed eleganti archi ogivali, che si affacciano sulla corte, e la parte edificata nei primi del Novecento, a meridione.
Notizie storiche
Le più antiche testimonianze attestanti l'esistenza dell'edificio risalgono alla prima metà del XV secolo quando, in una minuta notarile, fu menzionato un ospedale, probabilmente identificabile con l'edificio in questione, che apparteneva al monastero di Civate. Altra documentazione attesta che, nel corso dei secoli, l'immobile fu sede abitativa di singole famiglie come, ad esempio, quella dei Sappi e, successivamente, dei Canali, attestati nel Cinquecento e nel Seicento. Ad una delle casate che abitarono l'edificio si deve, tra l'altro, la bella decorazione ad affresco con scene cortesi e di caccia che abbellisce due stanze dello stabile. Questo nel 1630, fu donato dai Canali alla confraternita del SS. Rosario della chiesa di S. Vito di Civate che provvedeva all'assistenza dei poveri, degli ammalati e dei pellegrini. A partire dal 1876, la struttura divenne proprietà privata (prima dei Gavazzi, e, successivamente, dei Dell'Orto) finché nel 1942 fu donato alla parrocchia dei SS. Vito e Modesto, che tuttora ne detiene la proprietà.
Uso attuale: intero bene: non utilizzato
Uso storico: intero bene: canonica, cappellania, ricovero, xenodochium
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Accessibilità: Accesso pedonale nei pressi della piazza della chiesa parrocchiale.
La Casa del Pellegrino è aperta tutte le domeniche dalle ore 16.00 alle ore 18.00 (si consiglia di visitare il sito www.lucenascosta.it).
Visite guidate a cura dell'Associazione Luce Nascosta (prima visita alle ore 15.45; seconda visita alle ore 16.45 - € 5 intero; € 3 ridotto).
Per gruppi superiori a 15 persone è necessaria la prenotazione (334.1334856; lucenascosta@gmail.com).
Credits
Compilazione: Piefermi, Antonio (2006)
Aggiornamento: Piefermi, Antonio (2014)
Descrizione e notizie storiche: Virgilio, Giovanna
Fotografie: Giudici, Giuseppe; Piefermi, Antonio
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LC120-00069/
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