Ponte di Paderno
Paderno d'Adda (LC)
Indirizzo: Via Tommaso Edison (Fuori dal centro abitato, isolato) - Paderno d'Adda (LC)
Tipologia generale: infrastrutture e impianti
Tipologia specifica: ponte
Configurazione strutturale: Il ponte è lungo 266 m ed è sostenuto da nove appoggi, che reggono un'arcata metallica di 150 m di corda e 37,50 di freccia. Nella travata interna del viadotto passa la ferrovia, sulla parte superiore c'è la strada destinata al traffico leggero. L'altezza sul fiume è di circa 85 metri. La campata è costituita da due archi parabolici simmetrici e affiancati, leggermente inclinati tra loro e a sezione variabile più snella verso la cima. Gli archi si appoggiano a opere cementizie e murarie costruite a metà della parete della scarpata che discende al fiume. I plinti e i contrafforti di sostegno sono costituiti da oltre 5.000 metri cubi di pietra di Moltrasio e 1.200 metri cubi di granito di Baveno. La struttura è interamente chiodata e non fa uso di saldature
Epoca di costruzione: 1887 - 1889
Autori: Rothlisberger, Julius, costruzione
Descrizione
Il ponte di Paderno è il maggiore monumento italiano dell'architettura in ferro dell'Ottocento e costituisce l'espressione più matura del progresso raggiunto, al servizio delle ferrovie, dall'industria siderurgica e dall'ingegneria civile italiana sul finire di quel secolo. La sua rilevanza è paragonabile a quella della Tour Eiffel di Parigi, che fu costruita in quegli stessi anni e con le medesime tecnologie. Il ponte è lungo 266 m ed è sostenuto da nove appoggi, che reggono un'arcata metallica di 150 m di corda e 37,50 di freccia. Nella travata interna del viadotto passa la ferrovia, sulla parte superiore c'è la strada destinata al traffico leggero. L'altezza sul fiume è di circa 85 metri. La campata è costituita da due archi parabolici simmetrici e affiancati, leggermente inclinati tra loro e a sezione variabile più snella verso la cima. Gli archi si appoggiano a opere cementizie e murarie costruite a metà della parete della scarpata che discende al fiume. I plinti e i contrafforti di sostegno sono costituiti da oltre 5.000 metri cubi di pietra di Moltrasio e 1.200 metri cubi di granito di Baveno. La struttura è interamente chiodata e non fa uso di saldature.
Notizie storiche
La necessità di potenziare la rete ferroviaria, condizione indispensabile per lo sviluppo dell'industria lecchese nell'Ottocento, determinò l'aggiunta di nuove tratte; tra queste, il tronco Usmate-Carnate-Ponte S. Pietro-Bergamo comportava l'attraversamento ad alta quota del corso dell'Adda: un ostacolo che presentava numerose difficoltà. L'ufficio della direzione governativa, che aveva assunto l'incarico del progetto dell'intera linea ferroviaria Ponte S. Pietro-Seregno, aveva previsto di attraversare l'Adda nei pressi di Paderno. Tuttavia, nel 1885, mentre il tronco ferroviario dalla stazione di Ponte S. Pietro all'Adda era già stato ultimato e il tronco da Seregno a Usmate era di prossima apertura, il tratto corrispondente all'attraversamento dell'Adda (Usmate-Paderno) era ancora in attesa di una sistemazione definitiva in sede di progetto. Fu allora che il governo affidò la direzione dei lavori alla Società per le Strade Ferrate Meridionali. In questa occasione la Società Nazionale delle Officine di Savigliano dichiarò la propria disponibilità a concorrere nel progetto e ne ottenne facoltà, presentando, nel marzo 1886, una raccolta di dodici tavole tecniche, accompagnate da una relazione di calcolo redatta dall'ingegnere Röthlisberger (1851-1911). Il 22 gennaio 1887 la Società di Savigliano firmò il contratto per la costruzione del viadotto metallico. Nel settembre del 1887 fu iniziata la costruzione delle murature delle spalle. Nel frattempo fu incaricata una ditta tedesca per la fornitura dei pezzi di ghisa delle imposte dell'arco e si procedette alla fabbricazione dei diversi elementi che avrebbero formato la grande arcata. Questa fu completata a metà febbraio 1889 e, nel marzo dello stesso anno, il ponte venne ultimato.
Uso attuale: intero bene: ponte
Uso storico: intero bene: ponte
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Credits
Compilazione: Piefermi, Antonio (2006)
Aggiornamento: Piefermi, Antonio (2014)
Descrizione e notizie storiche: Virgilio, Giovanna
Fotografie: Fumagalli, Giulio; Piefermi, Antonio
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LC120-00334/
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