Compreso in: Palazzo del Senato - complesso, Milano (MI)
Palazzo del Senato - complesso
Milano (MI)
Indirizzo: Via Senato (Nel centro abitato, isolato) - Milano (MI)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: palazzo
Configurazione strutturale: Il complesso che occupa un intero isolato si sviluppa attorno alle due grandi corti porticate con colonne di ordine toscano al piano terra e ionico a quello superiore, disposte trasversalmente rispetto al naviglio (oggi coperto sotto la Via Senato). Su via Senato si apre la monumentale facciata concava, priva di ordini architettonici, che creava un'esedra sulla carraia. E' incorniciata da grandi bugne in ceppo con portale centrale sormontato da balcone. Sul fianco sinistro si trovava in origine la chiesa del collegio, dedicata a San Carlo che fu sconsacrata e inglobata nell'edificio nel corso del XVIII secolo. Danneggiato dai bombardamenti del II conflitto mondiale, presenta il fianco sinistro completamente rifatto, con una cortina caratterizzata da alte finestrature
Epoca di costruzione: sec. XVII
Autori: Mangone, Fabio, direzione lavori; Trezzi, Aurelio, rifacimento; Arano, Cesare, rifacimento; Richino, Francesco Maria, rifacimento facciata; Quadrio, Gerolamo, ampliamento; Quadrio, Giovanni Battista, direzione lavori; Pollack, Leopold, chiusura chiesa; Cagnola, Luigi, costruzione Sala napoleonica; Canonica, Luigi, progetto rifacimento
Comprende
Descrizione
Conosciuto come Palazzo del Senato e attuale sede dell'Archivio di Stato di Milano, il complesso fu costruito a partire dal 1608 per volontà dell'arcivescovo Carlo Borromeo come sede del Collegio Elvetico, istituto da lui fondato a Milano nel 1579 per formare il clero svizzero impegnato nella lotta alla riforma protestante. Si affacciava, in origine, sul naviglio interno che scorreva lungo l'attuale tracciato della circonvallazione nota come "cerchia dei navigli", interrata a partire dal 1929.
La statua in bronzo che si può osservare davanti all'ingresso è una delle ultime opere di Mirò, ricordo della mostra Mirò Milano del 1981.
La facciata concava, priva di ordini architettonici e incorniciata da imponenti bugne in ceppo, fu realizzata alcuni anni dopo l'inizio della fabbrica su disegno di Francesco Maria Richino, tra i maggiori protagonisti della scena architettonica milanese del Seicento. Sul fianco sinistro del palazzo si trovava la chiesa del collegio, dedicata a San Carlo, soppressa ed inglobata nella costruzione nel corso del XVIII secolo.
Attraversando il grande portale centrale, sormontato da un balcone, si accede alla prima delle due grandi corti porticate con colonne di ordine toscano al piano terra e ionico al piano superiore. La geometria della costruzione, i materiali utilizzati e la severa monumentalità dei due cortili conferiscono alla fabbrica una solennità scenografica in sintonia con i principi della Controriforma di cui il primo committente del palazzo, Carlo Borromeo, fu tra i più convinti sostenitori.
Notizie storiche
Edificato in più fasi, a partire dall'inizio del Seicento, e interessato da diversi rimaneggiamenti nel corso dei secoli, il Palazzo del Senato fu sede prima del Collegio Elvetico, poi del governo (1787), del Senato (1814), e di diverse amministrazioni dello stato fino al 1872, anno in cui vi si insediò l'Archivio di Stato di Milano, funzione che mantiene anche oggi. La fabbrica prese avvio nel 1608 quando ad amministrare la diocesi milanese era Federico Borromeo, cugino di San Carlo. Dopo una prima fase costruttiva in cui furono coinvolti l'ingegnere Aurelio Trezzi, il capo mastro Cesare Arano e l'architetto Fabio Mangone già attivi in altre fabbriche di committenza borromaica, subentrò nel cantiere intorno al 1632 Francesco Maria Richino, "architetto delle fabbriche ecclesiastiche" sotto il Borromeo. Lavori di ampliamento furono condotti a partire dal 1664 da Gerolamo Quadrio che si occupò anche del completamento e della decorazione della chiesa progettata ad inizio XVII secolo da Mangone. Quando il complesso divenne sede del governo (1787) la chiesa fu sconsacrata, divisa in due piani ed inglobata nel palazzo acquisendo nuove forme affini al gusto neoclassico secondo il disegno dell'architetto Leopoldo Pollack. Quest'ultimo si occupò anche, a partire dal 1776, del completamento delle corti con i portici lungo via San Primo. La parte sinistra del complesso, lungo via Marina, subì gravissimi danni durante i bombardamenti del 1943 che causarono anche la perdita di parte del patrimonio archivistico ivi conservato.
Uso attuale: intero bene: archivio
Uso storico: intero bene: monastero; intero bene: collegio elvetico; intero bene: senato; intero bene: uffici
Condizione giuridica: proprietà Stato
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Ribaudo, Robert (2011)
Aggiornamento: Marino, Nadia (2016)
Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina
Fotografie: Marino, Nadia
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LMD80-00198/
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