Tombone di S. Marco

Milano (MI)

Indirizzo: Via S. Marco (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Milano (MI)

Tipologia generale: infrastrutture e impianti

Tipologia specifica: darsena

Configurazione strutturale: Con Tumbun o Tombon, i milanesi indicavano il punto in cui l'acqua del naviglio, alimentata da diversi canali e rogge, dava vita a pericolosi mulinelli causati dalla diversa profondità delle acque. Il tombone di San Marco, situato in corrispondenza dell'incrocio fra le attuali vie San Marco e Montebello, costituiva il punto di accesso delle acque del Naviglio Martesana a Milano e il collegamento di queste con il sistema di canali della cerchia interna. Poco oltre questo tratto, si trova ancora oggi ciò che resta della cosiddetta Conca dell'Incoronata, dove si riscuoltevano i dazi e dove si apriva un laghetto oblungo davanti alla chiesa di San Marco, nel quale attraccavano le barche, cariche di merci. Oggi il tombone è l'unico rimasto di quel sistema di controllo delle acque ed è stato sistemato ad area pubblica

Epoca di costruzione: seconda metà sec. XV

Autori: Leonardo da Vinci, progetto chiusa dell'Incoronata

Descrizione

Con Tumbun o Tombon, i milanesi indicavano il punto in cui l'acqua del naviglio, alimentata da diversi canali e rogge, dava vita a pericolosi mulinelli causati dalla diversa profondità delle acque. Il tombone di San Marco, situato in corrispondenza dell'incrocio fra le attuali vie San Marco e Montebello, costituiva il punto di accesso delle acque del Naviglio Martesana a Milano e il collegamento di queste con il sistema di canali della cerchia interna. Poco oltre questo tratto si trova ancora oggi ciò che resta della cosiddetta Conca dell'Incoronata che prende il nome dalla vicina chiesa e che fu nota anche come "Conca delle Gabelle" perché in quel punto, adibito all'ingresso di merci e persone in città, si riscuoteva il pagamento delle tasse sugli scambi commerciali e sui trasporti. A questa conca si ricollegano studi leonardeschi sul sistema delle chiuse, testimoniati per la prima volta da un disegno conservato nel Codice Atlantico (f. 73 v-a) e realizzato durante il primo soggiorno milanese (1482-1500) dell'artista toscano. Attraverso l'ingegnoso meccanismo fu possibile ovviare alla differenza di quota tra il sistema delle acque interne e il canale proveniente dalle terre della Martesana e consentire così il transito delle imbarcazioni all'interno della città. Oltre la conca si apriva, fino agli anni '30 del Novecento, il Laghetto di San Marco che si estendeva davanti alla chiesa omonima e che costituiva uno dei porti della città di Milano insieme a quello di Sant'Eustorgio (Darsena) e di Santo Stefano (Via Laghetto).

Notizie storiche

Il Naviglio della Martesana, canale che scorre per 38 km da Trezzo sull'Adda fino a Milano, fu realizzato a partire dal 1475 per volere di Francesco Sforza, con lo scopo di condurre più agevolmente le merci da e per Milano e stabilire un collegamento con il Lago di Como e quindi con il Nord Europa. Il canale ha la sua origine sulla sponda destra del fiume Adda, in corrispondenza del castello di Trezzo e raggiunge Milano nei pressi della Cascina de' Pomm, in via M. Gioia. Il percorso fu tracciato a fianco dell'antica strada romana e la funzione prevalente fu, fin da principio, quella irrigua tanto che la navigazione era consentita solo due giorni a settimana. Il Naviglio Martesana fu portato a compimento in soli tre anni e nel 1496 fu inaugurata la Conca dell'Incoronata, la penultima ad essere realizzata prima del collegamento con la cerchia interna.
Dal Naviglio Martesana, tramite la conca, giungevano al porto del Laghetto di San Marco le merci e vari materiali quali ghiaia, laterizi e pietre da costruzione. Qui, nella seconda metà del Cinquecento, si scaricava ad esempio, il ceppo di Vaprio necessario alla costruzione di Palazzo Marino. Fino alla copertura del Naviglio interno, iniziata nel 1929, giungevano a San Marco anche i rotoli di carta della cartiera di Corsico e proprio sulla via San Marco infatti si apriva uno degli ingressi della prima sede delle rotative del Corriere della Sera. Dal 1967 la Conca è riconosciuta come opera monumentale in quanto unico resto del Naviglio Martesana nel tratto urbano e mostra, pur senza acqua, l'ultimo ponte antico sul canale, l'ultima chiusa e resti delle originarie attrezzature di navigazione. Dal 2011 la conca è stata oggetto di un complesso intervento di restauro terminato nel 2015.

Uso attuale: conca e ponte delle gabelle: monumento; parte sotterranea: collettore acque/ parcheggio

Uso storico: intero bene: canale navigabile, impianto idrico-fognario

Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Ribaudo, Robert (2011)

Aggiornamento: Marino, Nadia (2016)

Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina

Fotografie: Ribaudo, Robert

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