Istituto dei ciechi

Milano (MI)

Indirizzo: Via Vivaio, 7 (Nel centro abitato, isolato) - Milano (MI)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: palazzo

Configurazione strutturale: Complesso e monumentale fabbricato d'impianto simmetrico articolato in quattro corti porticate ed immerso in un vasto giardino. L'edificio eclettico contiene una sala concerti ed un'importante collezione di ritratti dei benfattori, con alcuni busti di Pompeo Marchesi e quadri, tra gli altri, di De Magistris, Amisani, Conconi, Laforet, Lilloni

Epoca di costruzione: 1890 - 1892

Autori: Pirovano, Giuseppe, progetto

Descrizione

L'Istituto dei Ciechi di Milano ha sede nel palazzo di via Vivaio dal 1892, quando trasferì la sua attività dal precedente edificio di Porta Nuova. La costruzione, ispirata all'Istituto dei ciechi di Parigi e disegnata secondo il gusto eclettico imperante all'epoca, è composta da un corpo centrale e da due corpi laterali simmetrici affacciati su due cortili porticati separati da un'elegante loggia. La centralità attribuita alla musica determinò le forme architettoniche dell'edificio che ha il suo fulcro nel salone dei concerti, collocato nel corpo centrale insieme alla chiesa. Riccamente decorato e dotato di un grande organo, il salone era stato infatti progettato fin dall'inizio per ospitare i concerti degli allievi dell'Istituto, aperti anche ad un pubblico esterno del quale facevano parte i numerosi benefattori dell'ente. Oltre al salone il progetto prevedeva ambienti adatti all'attività didattica quali laboratori e aule per lo studio della musica con spazi adatti a garantire la separazione tra il settore maschile e quello femminile.
L'Istituto possiede un'ampia collezione di opere d'arte, composta da diverse tipologie di beni. Oltre alla grande quadreria che accoglie più di duecento ritratti di benefattori, presso il palazzo sono conservati dipinti e sculture donate dai sostenitori dell'Istituto dalla sua fondazione fino ad oggi. Accanto alla collezione d'arte l'ente possiede un archivio storico con un prezioso fondo fotografico. In un'ala del palazzo inoltre è allestito il Museo Louis Braille, unico in Italia nel suo genere.

Notizie storiche

L'Istituto dei Ciechi di Milano fu ufficialmente aperto per volere di Michele Barozzi il 13 luglio 1840 all'interno della Pia Casa d'industria di San Vincenzo, con l'accoglienza dei primi due ospiti: Giuseppe Fabbrica e Antonietta Banfi. Con l'aumentare progressivo del numero degli assistiti dalla prima sede l'istituto fu trasferito più volte, fino a quando nel 1892 fu realizzato, per volontà di Mons. Luigi Vitali su progetto dell'architetto Giuseppe Pirovano, il palazzo in via Vivaio che ancora oggi ospita l'Istituto. La nuova sede consentì all'ente assistenziale di sviluppare appieno le molteplici funzioni di accoglienza, istruzione, formazione e avviamento alla professione per i non vedenti, costituendo nel corso degli anni un punto di riferimento a livello nazionale. Nel 1910, per volontà di Mons. Pietro Stoppani, la proposta educativa dell'istituto fu ampliata con la creazione, nella stessa area di via Vivaio, dell'asilo infantile Vitali, destinato ad ospitare bambini non vedenti dai quattro agli otto anni, accolti, assistiti ed educati secondo il metodo Montessori. Nel 1925 al complesso fu aggiunto anche un nuovo edificio atto ad ospitare una Casa Famiglia per donne adulte non vedenti.
Oggi l'Istituto, non assolve più alle funzioni originarie di accoglienze e istruzione dei giovani non vedenti, integrati nel sistema educativo tradizionale, ma si presenta piuttosto come un ente impegnato nella promozione delle risorse legate al mondo della disabilità visiva e nel rinnovamento e diffusione degli strumenti e delle competenze professionali specifiche sul territorio nazionale.

Uso attuale: ala sinistra: scuola; intero bene: uffici; spazi esterni: giardino

Uso storico: intero bene: sede ente benefico

Condizione giuridica: proprietà persona giuridica senza scopo di lucro

Percorsi tematici:

Credits

Compilazione: Ribaudo, Robert (2011)

Aggiornamento: Marino, Nadia (2016)

Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina

Fotografie: Marino, Nadia

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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