Villa Romeo Faccanoni
Milano (MI)
Indirizzo: Via Michelangelo Buonarroti 48 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Milano (MI)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: villino
Configurazione strutturale: L'edificio costituisce un elegante e prezioso esempio di architettura liberty per una famiglia borghese di inizio secolo. La villa, su tre piani, presenta la facciata principale che conserva elementi di decoro tradizionale, quali, colonne, scalinata, torretta, mentre in quella verso il giardino sono inserite le due statue rimosse da Palazzo Castiglioni. A questo edificio si è aggiunto, addossato sul retro, l'ampliamento, effettuato da Giò Ponti che ha realizzato uno dei primi progetti di architettura di ospedale dove l'aspetto esterno e gli interni assomigliassero ad una casa. I fabbricati sono circondati da un grande giardino con alberi secolari
Epoca di costruzione: 1912 - 1914
Autori: Sommaruga, Giuseppe, costruzione; Quarti, Eugenio, decorazione interna; Mazzucotelli, Alessandro, decorazione; Studio Ponti, Fornaroli, Soncini, ampliamento e cambio di destinazione d'uso
Descrizione
Considerata la seconda per importanza, tra gli edifici costruiti da Giuseppe Sommaruga a Milano, dopo Palazzo Castiglioni, la villa Faccanoni, costituiva all'epoca della costruzione un elegante esempio di architettura residenziale edificata in stile liberty per una committenza borghese dell'inizio del secolo scorso. La proprietà si sviluppava su tre piani per un totale di 337 mq e comprendeva una grande portineria e un giardino di più di 2000 mq. La decorazione in stile floreale fu realizzata dalla ditta Mazzuccotelli per quanto riguarda le opere in ferro battuto e dall'ebanista Eugenio Quarti che si occupò della decorazione interna. Lo schema compositivo della villa si avvicinava molto a quello che l'architetto stava sperimentando a Sarnico per altri membri della famiglia Faccanoni, nel quale le volute asimmetrie della pianta consentivano di percepire una varietà di scorci e punti di vista di cui oggi purtroppo non possiamo più godere. L'edificio attuale infatti si presenta nella nuova veste di Clinica privata (Clinica Columbus) dopo l'intervento effettuato su progetto di Gio Ponti alla fine degli anni '30 che ampliò e trasformò i locali della villa avvalendosi di una serie di accorgimenti tecnico-costruttivi (le camere a sud, le comunicazioni ed i controlli di piano nel baricentro della struttura, i balconcini, l'ala di medicina e chirurgia che si affacciano direttamente sul giardino) che testimoniano ancora oggi la qualità del progetto. All'esterno, la facciata principale e i due fianchi conservano ancora elementi della decorazione originale sommarughiana, così come il prospetto sul giardino dove sono state collocate le due statue femminili di Ernesto Bazzaro, rimosse dal portale di Palazzo Castiglioni.
Notizie storiche
La villa al civico 48 di via Buonarroti, fu costruita tra il 1912 e il 1914 per l'ingegner Luigi Faccannoni su progetto dell'architetto Giuseppe Sommaruga, il quale, nella stessa zona nei pressi della vicina fiera campionaria, aveva progettato altri due edifici analoghi, le palazzine Galimberti nella stessa via Buonarotti (1908) e Salmoiraghi (1906) in via Raffaello Sanzio. Nel 1914 furono collocate su uno dei prospetti della villa le due statue rimosse dal portale di palazzo Castiglioni in Corso Venezia che tanto avevano fatto discutere e che, per la nudità delle figure femminili, avevano fatto guadagnare alla più imponente tra le opere di Sommaruga e dell'architettura liberty milanese l'appellativo "Ca de' Ciap".
Nel 1919 la villa Faccanoni fu acquistata dall'imprenditore dell'automobile Nicola Romeo. Tra il 1938 e il 1940 furono portati avanti i lavori di ampliamento e risistemazione della costruzione, adibita a clinica privata, su progetto dell'architetto Gio Ponti. Quest'ultimo si avvalse della collaborazione del chirurgo Mario Donati per adattare gli spazi dell'edificio residenziale alla nuova destinazione d'uso con un criterio progettuale basato sull'idea che un ambiente domestico e confortevole, lontano dagli spazi asettici degli ospedali tradizionali e più simile a una casa, potesse consentire al paziente di essere trattato come uomo e non solo come malato. Interrotti i lavori per via della guerra la fabbrica subì diversi danni a causa dei bombardamenti del 1943 e fu portata a termine solo dopo la fine del conflitto bellico. La Clinica Columbus fu inaugurata solo nel 1949 e deriva il suo nome dal "Columbus Hospital", fondato a New York dalla missionaria Francesca Cabrini nel 1894 per prestare assistenza agli emigrati italiani.
Uso attuale: intero bene: clinica
Uso storico: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Ribaudo, Robert (2011)
Aggiornamento: Marino, Nadia (2016)
Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina
Fotografie: Madia, Chiara; Marino, Nadia
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LMD80-00418/
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