Dighe del Panperduto

Somma Lombardo (VA)

Indirizzo: Maddalena, Somma Lombardo (VA)

Tipologia generale: infrastrutture e impianti

Tipologia specifica: diga

Configurazione strutturale: Opera idraulica da cui ha origine il sistema dei Navigli e il Canale Villoresi. Si trovano inserite in un contesto ambientale unico. Si trovano infatti ubicate nel Parco del Ticino, all'interno di un bacino artificiale.

Epoca di costruzione: 1862 - 1884

Autori: Villoresi, Eugenio, progetto; Meraviglia, Luigi, progetto

Descrizione

Le Dighe del Panperduto sono il terzo sbarramento artificiale sul fiume Ticino a valle del Lago Maggiore, si trovano, nelle vicinanze dello scalo aeroportuale di Malpensa, tra Varallo Pombia e Somma Lombardo, tra le province di Varese e Novara. Sono un monumento del XIX secolo, frutto di un progetto che ha coinvolto il Canton Ticino (Svizzera) e la Lombardia, e rappresentano tuttora l'elemento cardine dell'intero sistema idraulico del Ticino orientale. Sono inserite nel Parco Regionale Lombardo della Valle del Ticino, in un contesto ambientale e paesaggistico unico. Le Dighe di Panperduto e il sistema idrico che esse originano sono l'ultimo tassello dell'articolato sistema di canali del Ticino che da secoli solca la pianura padana per finalità irrigue. Grazie a tali canali oggi sono irrigati oltre 100 mila ettari di terreno. Il percorso navigabile nel bacino di calma delle Dighe del Panperduto permette di apprezzare il funzionamento del sistema di regolazione delle Dighe. Lungo circa 700 metri, con larghezza variabile dai 90 ai 50 metri, il bacino di calma delle Dighe del Panperduto è costituito lungo la sponda sinistra dal terrazzo originario del fiume Ticino, su quella destra per i primi 120 metri da un muro di contenimento e più a valle da un doppio argine in terra. Lungo il perimetro sono presenti numerosi manufatti idraulici: uno sfioratore (ovvero un dispositivo per smaltire le acque presenti nel bacino quando il livello idraulico risulta superiore a quello previsto), le opere di presa dell'Incile e di regolazione del canale Villoresi, del condotto Industriale, del sistema dei Navigli e lo scarico delle sabbie. L'itinerario navigabile a oggi prevede il servizio di trasbordo dei turisti dal pontile di attracco a monte delle Dighe presso la foce dello Strona a Somma Lombardo fino all'Ostello "Locanda Panperduto", da lì all'isola di Confurto, una lingua di terra tra il fiume Ticino e il bacino di calma del Panperduto . Qui si ha la sede del Museo delle Acque Italo-Svizzere, pensato come un "museo diffuso" o "ecomuseo", ovvero come un museo con una propria sede espositiva ma pienamente integrato con l'ambiente e il territorio circostante. L'edificio, a pianta rettangolare, recupera attraverso una ristrutturazione conservativa la fisionomia e i manufatti dell'antico edificio originario.

Notizie storiche

Nella seconda metà del XIX secolo furono discussi diversi progetti per portare acqua alle terre del Nord Milano e risolvere così il problema con l'opportunità di irrigare questa vasta distesa di terreni per renderli più fertili. I progetti sviluppati in tale periodo furono diversi, ma prevalse alla fine quello degli ingegneri Villoresi e Meraviglia, i quali proponevano la contemporanea derivazione dai due laghi di Lugano e Maggiore. Un primo decreto di concessione fu emanato dal Ministero delle Finanze il 30 gennaio 1868 a favore dei due progettisti. La concessione riguardava "i canali dell'Alta Lombardia" ovvero due canali irrigui, ma anche navigabili (continuando la tradizione dei Navigli) dal Lago Maggiore e dal Lago di Lugano sino a Parabiago e poi da qui a Milano e sino a Cassano d'Adda. Con una visione molto moderna, la realizzazione fu impostata ricorrendo a finanziamenti privati appoggiati sui benefici generati dall'irrigazione di tutte le aree, prima aride, del Nord Milano. Il progetto del Villoresi, come tutti i progetti innovativi, incontrò anche incomprensioni e ostilità da parte di alcuni dei proprietari terrieri che non volevano investire in una sistemazione rurale vista come piena di incognite. Alla fine l'obiettivo fu perseguito dal solo Villoresi e fu raggiunto nel 1884 con l'inaugurazione delle Dighe del Panperduto. Tale importante evento però ebbe luogo solo dopo la sua morte, avvenuta nel 1879. Gli eredi del Villoresi avevano intanto ceduto la concessione alla "Società Italiana per le Condotte d'acqua", una società costituitasi a Roma nell'aprile del 1880, il cui scopo era proprio quello di fornire acqua per usi civici, agricoli e industriali. Tale società iniziò velocemente i lavori e in meno di quattro anni le Dighe del Panperduto, a Somma Lombardo, furono terminate. L'inaugurazione avvenne il 28 aprile 1884: vennero aperte per la prima volta le paratoie poste in località Maddalena che danno inizio al Canale Villoresi. Per portare a compimento l'opera ci vollero però ancora alcuni anni: nel 1886 fu aperto il primo tronco del canale, realizzato sino al torrente Bozzente in Lainate. Il tratto successivo, sino a Cassano d'Adda, fu completato nel 1891. Il progetto del canale dal Lago di Lugano a Parabiago fu invece abbandonato. Gli utenti del Canale intanto, riuniti in Consorzio dal 1881 e suddivisi i territori resi irrigabili dal Canale in singoli autonomi comizi, provvidero al completamento della rete secondaria ed alla realizzazione della rete terziaria di irrigazione. Oggi il canale è divenuto una parte irrinunciabile del paesaggio del Nord Milano, mantenendo un'importanza irrigua notevole.

Uso attuale: edificio: ostello; edificio storico: museo; intero bene: bacino idrico

Uso storico: intero bene: presa d'acqua

Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico non territoriale

Credits

Compilazione: Ribaudo, Robert (2015)

Descrizione e notizie storiche: Ribaudo, Robert

Fotografie: Molteni, Roberto

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).