Villa Ghisalberti Nocca
Borghetto Lodigiano (LO)
Indirizzo: Strada Comunale per Borghetto (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Vigarolo, Borghetto Lodigiano (LO)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: villa
Configurazione strutturale: La villa padronale è collocata al centro di un vasto giardino interamente cinto da recinzione continua in muratura di mattoni. SI tratta di un edificio in muratura di mattoni intonacata. La zona centrale del piano terreno presenta struttura a pilastri in muratura di mattoni intonacata, rivestimento a bugnato liscio; al piano primo e secondo vi sono semicolonne in pietra e pilastri addossati alla parete in muratura di mattoni intonacata, a sorreggere archi a tutto sesto tamponati da muratura di mattoni intonacata. La villa si apre all'esterno con una serie continua e regolare di finestre in asse al p. t., al p. 1 e al piano 2. Il tetto è a falde collegate su travatura lignea con rivestimento in coppi di laterizio
Epoca di costruzione: sec. XVIII - 1849
Autori: Truzzi, Afrodisio, progetto
Descrizione
Isolato a sud della frazione di Vigarolo, l'imponente edificio si erge entro un ampio muro di cinta che delimita un vasto parco alberato. Nonostante lo stato d'incuria attuale la villa rappresenta ancora oggi una testimonianza architettonica di fondamentale rilevanza per la storia del territorio lodigiano. Alla proprietà si accede dal lato est dove si sviluppa una lunga e monumentale facciata a tre piani, organizzata in un corpo centrale più articolato e due ali laterali più semplici sporgenti. Il nucleo centrale è articolato da sobrio ma raffinato disegno che al piano terra prevede una sequenza di otto lesene, e al di sopra altrettante semicolonne ioniche con arcate che incorniciano eleganti finestre. Le campate laterali sono più ampie leggermente avanzate e inquadrano al piano terra due portali di accesso alla villa. Il profilo squadrato ed essenziale del prospetto è ingentilito da pochi ma curati dettagli che gli conferiscono eleganza, come il trattamento a bugnato del piano terra, i capitelli, le cornici delle finestre e le snelle arcate del piano superiore. Sul versante ovest si sviluppano due ali perpendicolari, una sull'angolo sud e una al centro del corpo centrale, determinano un impianto a U con una lunga appendice verso nord. Quest'ultima si affaccia sulla curva della strada provinciale e presenta un'interessante soluzione a fronte di tempio neoclassico, con un arco sormontato da un timpano, a segnalare la facciata dell'originale cappella privata.
Notizie storiche
Villa Ghisalberti, oggi denominata villa Redentore, è una residenza edificata a partire dal 1849 dall'architetto Afrodisio Truzzi, per il nobile Flaminio Ghisalberti, all'epoca gran ciambellano di Sua Maestà Francesco I e brigadiere della Guardia Nobile Lombarda. Il nobile ereditò la proprietà dal conte Giovan Battista Merlini, suo parente, e fece trasformare il precedente impianto settecentesco in una moderna villa dalla sobria ed elegante veste neoclassica. In origine la villa era dotata di un parco allestito secondo la moda all'inglese e di diversi edifici rustici secondari. In seguito la dimora è passata in mano alla famiglia Nocca di Pavia per poi essere ceduta all'inizio del XX secolo al Seminario di Lodi che ne fece una residenza estiva per i chierici. Durante la prima guerra mondiale ospitò temporaneamente il seminario lodigiano, la cui sede era stata adibita a ospedale militare. Nel 1927 la villa fu riconvertita a filanda di seta fino agli anni '40, quando tornò ad essere luogo di soggiorno estivo della curia lodigiana, ribattezzato villa Redentore. Negli anni '50 la struttura ha subito importanti modifiche che hanno in parte compromesso la struttura e gli spazi interni originali. Caduta in disuso negli anni '70, fu acquistata dal Comune di Sant'Angelo Lodigiano che la adibì a istituto scolastico di agraria. La scuola rimase in funzione fino alla fine del XX secolo, per poi essere abbandonato. Ancora oggi l'edificio è in disuso e presenta problemi di conservazione.
Uso attuale: intero bene: in disuso
Uso storico: intero bene: abitazione; intero bene: seminario; intero bene: scuola; intero bene: filanda di seta
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Riferimenti bibliografici
Agnelli G., Lodi ed il suo territorio nella storia, nella geografia e nell'arte, Lodi 1917, pp. 591-592
Rolla G., Borghetto Lodigiano, Lodi 1926, p. 60
Langè S., Ville della provincia di Milano : Lombardia 4, Milano 1972, pp. 262-264
Sacconi A., Beni architettonici e ambientali della Provincia di Milano, Milano 1985, p. 46
Suss F., Le ville del territorio milanese. Aspetti decorativi, parchi e giardini, riuso, Banca Agricola Milanese, Cinisello Balsamo 1989, v. II p. 122
Pallavera F., Enciclopedia del Lodigiano, Borghetto Lodigiano-1, , v. I pp. 12-13
Fonti e Documenti
Archivio di Stato di Milano, Mappe Carlo VI, cart. n.3472, Borghetto Dominante ed Uniti, 1723, f. XI
Archivio di Stato di Milano, Mappe Catasto Lombardo Veneto, cart. n. 2886, Borghetto Lodigiano, 1867-1887, f. 14
Archivio di Stato di Milano, Mappe Cessato Catasto, cart.58, Borghetto Lodigiano, 1897-1902, f. 14
Credits
Compilazione: Dionisio Agnese (2000)
Aggiornamento: Marino, Nadia (2016)
Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina
Fotografie: Marino, Nadia
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/LO170-00055/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).