Castello Borromeo - complesso

Castelgerundo (LO)

Indirizzo: Viale Castello, 16 (Fuori dal centro abitato, in posizione dominante) - Castelgerundo (LO)

Tipologia generale: architettura fortificata

Tipologia specifica: castello

Configurazione strutturale: Il castello ha pianta allungata con corte rettangolare, torri e rivellino. Il lato est si innalza sulla scarpata della valle dell'Adda ed è chiusa agli estremi dalle due torri superstiti. Il lato sud presenta al centro il rivellino separato dal corpo principale da un fossato. Tutte le murature presentano riseghe e cornici in cotto. Il cortile interno è porticato con archi a sesto acuto, alcuni dei quali tamponati. Il fronte nord è stato per un breve tratto demolito. Fronti in muratura stilata delimitate da torri agli angoli e torre in corrispondenza dell'ingresso.

Descrizione

Edificato sul limitare settentrionale del borgo di Camairago, il Castello Borromeo che risale al XV secolo ha un impianto a corte rettangolare, con due torri angolari allineate alla possente torre centrale del rivellino, posta in corrispondenza dell'ingresso del fortilizio. Questa, collocata al centro del prospetto principale, svetta per imponenza e dimensioni e conserva, quasi inalterati nel tempo, il suo sistema difensivo basato sulla presenza di merlature sommitali e un sistema tradizionale di travi contrappesate per il sollevamento del ponte levatoio del quale sono ancora ben visibili le feritoie e gli alloggiamenti dei bolzoni. Integro è anche il duplice sistema d'ingresso, basato sulla presenza di un ampio fornice a tutto sesto per il passaggio delle merci e degli uomini a cavallo, e del più stretto ingresso pedonale, posto a destra del primo, al quale originariamente si accedeva attraverso una passerella mobile. Al centro del varco si staglia ben visibile lo stemma araldico della famiglia Borromeo al quale il castello ancora oggi appartiene; sono immediatamente percepibili gli elementi che la collegano alla casata degli Sforza, del quale è raffigurato il biscione in alto a sinistra; il dromedario 'prostrato', simbolo introdotto nello stemma da Vitaliano I Borromeo che rappresenta la pazienza e la devozione; il Liocorno che si rivolge contro il biscione visconteo, anch'esso legato alla figura di Vitaliano I, che rappresenta il valore della casata in battaglia; il morso dei cavalli, ad indicare la capacità di trattenere all'occorrenza l'irruenza e l'impetuosità della forza; i tre anelli legati insieme, che indicano la stabilità delle unioni familiari. Nella corte, con lacerti dell'originaria decorazione, rimane nel prospetto settentrionale il portico ritmato da archi a sesto acuto; all'interno, nella sala degli stemmi, ritorna fittamente ripetuto il termine Humilitas, segno ancora una volta del dominio antico della casata dei Borromeo.

Notizie storiche

Sorto nel Quattrocento, il Castello di Camairago è legato alla figura di Vitaliano I Borromeo che in molte occasioni si distinse per coraggio e forza al fianco di Filippo Maria Visconti. Questi nel 1339 gli assegnò la città di Arona, nominandolo conte della città sei anni dopo, e nel 1340 gli donò il feudo lodigiano come ricompensa per l'aiuto offertogli. Nell'atto di donazione Filippo Maria Visconti consentiva di fortificare ulteriormente il borgo, che possedeva già un castello del XII secolo e che venne distrutto dai milanesi nel 1158 nella guerra intrapresa contro la città di Lodi. Il nuovo signore di Camairago, sebbene prediligesse altre fortezze e possedimenti borromaici, cominciò immediatamente l'edificazione di un nuovo sistema difensivo che esibisse il prestigio raggiunto e gli consentisse, eventualmente, di appoggiare i signori di Milano in una nuova impresa bellica contro Lodi. Anche se da questo castello non partì mai un attacco alla città, protetta un tempo da Federico Barbarossa, il maniero fu protagonista degli scontri del 1547 tra Francesco Sforza e i veneziani. Dopo un periodo di relativa pace e prosperità all'inizio del XVI secolo il feudo di Camairago, subì alcuni danneggiamenti in occasione dell'arrivo delle truppe francesi. Analoga sorte toccò al castello col passaggio dei lanzichenecchi nel 1629. Piccole trasformazioni e adeguamenti si susseguirono nel decenni successivi, sino a quando nuovi lavori si resero necessari alla metà del XIX secolo, quando il castello fu occupato dalle truppe del maresciallo Radetzky, che qui stanziò il suo quartier generale. Oggi, a distanza di quasi 700 anni dalla sua edificazione, benché la struttura abbia subito solo alcune menomazioni e parziali abbattimenti, il Castello di Camairago ha perso il suo carattere di insediamento militare e da tempo è sede di una significativa realtà agricola.

Uso attuale: intero bene: abitazione

Uso storico: intero bene: difensivo

Condizione giuridica: proprietà privata

Accessibilità: Per qualsiasi informazione puoi contattarci telefonicamente al numero
+39 335 422401

Come raggiungere il Castello di Camairago

da Milano (km 60)
(uscire autostrada del sole casello di Lodi. Direzione Piacenza poi Castiglione d'Adda quindi Camairago)
da Lodi (km 20)
(direzione Piacenza poi Castiglione d'Adda quindi Camairago)
da Pavia (km 50)
da Piacenza (km 20)
da Cremona (km 25)
da Crema (km 20)

Riferimenti bibliografici

Marubbi M., Monumenti e opere d'arte nel Basso Lodigiano, Guardamiglio 1987, p. 20

Monti L., Almanacco Codognese (1817-1823), Almanacco codognese per l'anno 1821, Codogno 1821, pp. 89-90

Conti F./ Hybsch V./ Vincenti A., I castelli della Lombardia : Province di Milano e Pavia, Novara 1990, v. I p. 44

Credits

Compilazione: Faraoni, Monja (2001)

Aggiornamento: Vergani, Cristina (2007); Caspani, Pietro (2015)

Descrizione e notizie storiche: Zanzottera, Ferdinando

Fotografie: Bonelli, Daniele

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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