Palazzo Bagatti Valsecchi
Milano (MI)
Indirizzo: Via S. Spirito, 10 (Nel centro abitato, integrato con altri edifici) - Milano (MI)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: palazzo
Configurazione strutturale: Edificio in muratura continua, costituito dall'aggregazione di più edifici storici, attorno a due cortili, con più ambienti voltati e altri con solai piani, distribuiti su quattro piani. I due cortili, attraverso due androni, mettono in comunicazione via Gesù con via Santo Spirito
Epoca di costruzione: ultimo quarto sec. XIX
Autori: Bagatti Valsecchi, Pietro, progetto / ampliamento; Bagatti Valsecchi, Giuseppe, ampliamento; Bagatti Valsecchi, Pier Fausto, ampliamento
Descrizione
Il Palazzo Bagatti Valsecchi, nel cuore del quartiere Montenapoleone, ricalca le forme del pieno Cinquecento lombardo, in perfetta armonia con gli interni che oggi ospitano una casa museo fra le più importanti e meglio conservate d'Europa e che dal 2008 fa parte del circuito "Case Museo di Milano".
Il Palazzo, risalente all'ultimo quarto del sec. XIX, nasce dall'aggregazione di più edifici preesistenti, attorno a due cortili.
La facciata verso via Gesù è a tre piani e presenta due portali simmetrici rispetto all'asse, di cui uno murato. Il piano terra è rivestito di bugne di ceppo, mentre il primo piano presenta una balconata con parapetto a girali in ferro battuto, in parte antico. L'androne si apre in un portico a tre campate, con colonne architravate doriche, attorno a un cortile pressoché quadrato. Da qui si apre un altro cortile da cui si accede, attraverso un altro portico e un androne, alla via Santo Spirito che presenta una lunga facciata (quasi 40 m) divisa in tre corpi distinti.
I due cortili sono impreziositi da un bassorilievo marmoreo, da uno stemma a bassorilievo del '500 della Fabbrica del Duomo e da una terracotta lombarda quattrocentesca, tutti di soggetto religioso.
Il Museo Bagatti Valsecchi è frutto di una straordinaria vicenda collezionista di fine '800, che ha come protagonisti due nobili fratelli milanesi, Fausto (1843-1914) e Giuseppe Bagatti Valsecchi (1845-1934). La stretta coerenza tra casa e raccolte, tra stanze e opere d'arte in essa contenute rappresenta l'asse portante di un rigoroso progetto abitativo e collezionistico che dalla fine dell'Ottocento è giunto intatto sino ai giorni nostri.
A reggere il Museo è la Fondazione Bagatti Valsecchi - ONLUS, ente di diritto privato voluto nel 1974 dalla famiglia per rendere fruibile il patrimonio d'arte rinascimentale raccolto nella dimora da fine Ottocento.
Nelle stanze di casa Bagatti Valsecchi, il Rinascimento, passato al filtro della sensibilità ottocentesca, ha preso corpo non solo attraverso l'allestimento di collezioni quattro-cinquecentesche, ma anche tramite un'accurata e capillare sintonizzazione stilistica, di cui fu oggetto sin nei suoi più minuti dettagli ogni ambiente della casa.
Negli arredi fissi sono stati inseriti frammenti d'epoca quali fregi parietali, camini, elementi decorativi e soffitti lignei, mentre con la pratica del rifacimento in stile si è intervenuti a sanare eventuali lacune, grazie all'opera di abili artigiani lombardi.
Le moderne esigenze di comfort domestico (doccia, lavandino ad acqua corrente, ecc.) sono state inserite senza turbare l'unità stilistica degli ambienti, in un insieme armonico e perfettamente in stile.
La predilezione per il Rinascimento era in linea con il programma culturale varato dalla monarchia sabauda all'indomani dell'Unità d'Italia che proprio nel Rinascimento individuava l'epoca a cui guardare per la costruzione di una nuova arte nazionale, ingrediente indispensabile alla creazione dell'identità nazionale.
Notizie storiche
Nel 1745 viene acquistata da Pietro Bagatti Valsecchi una casa in via Santo Spirito con tipico schema a corte.
La proprietà si amplia fra il 1833 e il 1836 con l'acquistato di altre due piccole case d'affitto, confinanti con il giardino della casa già Bagatti Valsecchi.
Nel 1840 Pietro Bagatti Valsecchi presenta alla Commissione d'Ornato un progetto di totale ristrutturazione e rifusione delle tre case.
A partire dagli anni Settanta del XIX secolo, i fratelli Fausto (1843-1914) e Giuseppe Bagatti Valsecchi (1845-1934) concepiscono il progetto di una dimora ispirata ai palazzi signorili del Quattro e Cinquecento lombardo e di arredarla con oggetti d'arte rinascimentale. A questo scopo, nel 1875 hanno inizio le prime consistenti opere edilizie per la ristrutturazione e all'ampliamento della dimora di famiglia nel cuore di Milano, con la costruzione di un nuovo fronte su via Santo Spirito e del retrostante appartamento e la ristrutturazione del corpo interposto tra i due cortili.
Parallelamente, i due fratelli iniziano a collezionare dipinti e oggetti d'arte quattro-cinquecenteschi con l'intento di allestirli nella loro casa così da creare una dimora ispirata alle abitazioni del '500 lombardo, declinando in stretta osservanza neorinascimentale le istanze della cultura storicista dell'epoca, in quello che diventerà presto un modello per le dimore dell'alta società milanese.
Nel 1877 viene terminata il fronte su via Gesù, mentre nel 1883 viene completata la facciata su via S. Spirito, mentre i lavori che continuano negli anni successivi in continui perfezionamenti degli interni.
Il risultato è un insieme (in tedesco, un "Gesamtwerk") assolutamente armonico, in cui l'edificio, le decorazioni fisse e i preziosi oggetti d'arte collezionati contribuiscono in uguale misura alla fedeltà dell'ambientazione rinascimentale tuttora imprescindibile dalle collezioni.
Dopo i danni subiti durante la seconda guerra mondiale dai bombardamenti del 1943, il palazzo viene restaurato.
Dopo la morte di Fausto (1914) e Giuseppe (1934), casa Bagatti Valsecchi continua a essere abitata dai loro eredi sino al 1974, quando Pasino, uno dei figli di Giuseppe, decide di costituire la Fondazione Bagatti Valsecchi, alla quale donò il patrimonio delle opere d'arte raccolto dai suoi avi.
Nel 1975 il palazzo viene acquistato dalla Regione Lombardia, con la clausola che gli allestimenti storici del piano nobile fossero conservati nella loro integrità così da preservare l'indissolubile legame tra "contenuto" e "contenitore", che è tratto distintivo della vicenda collezionista Bagatti Valsecchi.
Nel 1994 viene aperto al pubblico il Museo Bagatti Valsecchi.
Nel 2008 si è conclusosi il restauro del palazzo che ha compreso il consolidamento strutturale, l'adeguamento tecnologico e l'allestimento museale, interessando una superficie di 4.500 mq.
Gli interventi hanno interessato il restauro dei pavimenti lignei, il restauro di stucchi e apparati decorativi, il risanamento conservativo delle facciate, il consolidamento delle strutture orizzontali e verticali, il rifacimento delle coperture e la messa a punto del sistema di climatizzazione del Museo.
Uso attuale: locali p.1: museo e uffici; locali p.t: caffetteria, sale espositive e convegni; p.2, p.3: inutilizzato
Uso storico: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
Accessibilità: Museo Bagatti Valsecchi
via Gesù 5, 20121 Milano
www.museobagattivalsecchi.org
Tel. (+39) 02 7600.6132
info@museobagattivalsecchi.org
Orari di apertura: da martedì a domenica dalle ore 13,00 alle ore 17,45.
Riferimenti bibliografici
Pavoni R., Il Palazzo Bagatti Valsecchi di Milano, da casa privata a museo pubblico. Problemi di restauro e di ristrutturazione in "Bollettino d'arte", Roma 1987, pp. 131-140, n. 42
Bagatti Valsecchi P.F., Butazzi G., Della Torre S., La casa Bagatti Valsecchi. L'ottocento, il Rinascimento, il gusto ell'abitare,
Credits
Compilazione: Bosani, A. (2001)
Aggiornamento: Bianchini, Fabio (2015)
Descrizione e notizie storiche: Bianchini, Fabio
Fotografie: Bianchini, Fabio
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI060-00001/
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