Villa Pasqualini, Malacrida, Aceti - complesso
Aicurzio (MB)
Indirizzo: Via Croce, 1 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Aicurzio (MB)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: villa
Configurazione strutturale: Edificio costituito da muratura continua e solai a travatura lignea.
Epoca di costruzione: sec. XVI - sec. XIX
Descrizione
Villa Malacrida Aceti, oggi sede municipale, presenta lungo il perimetro esterno un'immagine architettonica coerente con il tessuto edilizio del nucleo storico di Aicurzio, al quale riferire anche l'impianto planimetrico. Dall'esterno non traspare nulla che possa annunciare la bellezza degli spazi della dimora, risolti secondo canoni di composto decoro. Ai caratteri aulici delle dimore di campagna sono qui sostituite le forme semplici di una casa padronale a corte chiusa, una cortina su strada tra l'edificio elevato su due piani e la muratura di bordo nella quale si apre un portale di ragguardevoli dimensioni, al quale, unico elemento distintivo, è demandato il ruolo di rappresentanza. Villa Pasqualini, Malacrida, Aceti corrisponde ad un modello insediativo di integrazione e continuità con il contesto storico, qui rappresentato anche dalla vicina Villa Malacrida, sul lato opposto della strada.
L'edificio prospetta a cortina sulla strada di attraversamento del nucleo storico con una "manica" lunga derivata da un intervento di ampliamento messo in opera nel corso dell'Ottocento.
L'edificio occupa un lotto a forma di trapezio a sud di un isolato delimitato da altri edifici a corte, tra i quali la duecentesca Casa degli Umiliati, attestata alla piazza della chiesa.
All'angolo tra le vie Croce e Cardinal Ferrari si eleva il portale d'ingresso, ad arco a tutto tondo inquadrato da piedritti strombati e accenno di guscia superiore. La corte, raccolta e acciottolata a rizada, è delimitata dall'edificio esteso su due lati maggiori e con un contenuto risvolto anche su un terzo lato. Ma sono i due lati principali a caratterizzare lo spazio del cortiletto, con i prospetti a nord e a ovest aperti da un portico a trabeazione orizzontale su colonne in serizzo, cui non giova l'alterazione dovuta ai serramenti a vetrata installati a chiusura in una fase di adeguamento della villa a sede comunale.
All'interno la villa conserva le testimonianze del passato e qualche riproduzione in stile non compromette nulla dell'atmosfera della dimora padronale che aleggia tra le sale e gli ambienti di disimpegno. Accanto ad alcuni camini d'epoca di notevoli dimensioni non mancano dati di origine nei soffitti lignei a cassettoni, accanto a dipinti su tela ed arredi d'epoca, taluni provenienti dalla vicina, e pubblica, Villa Parravicini. Ricorrono poi finiture ed elementi decorativi in parte derivate da un richiamo stilistico operato durante l'intervento di risanamento della fine degli anni Settanta del Novecento, quando la dimora passò in proprietà al Comune.
Del giardino preesistente a nord dell'edificio rimangono le evidenti tracce di un disegno che rivela l'originaria sistemazione all'italiana, ripartita in quattro settori lungo un sistema di assi incrociati su un fulcro centrale. Si è perso lo schema ma lo spazio è rimasto e, giova sottolinearlo, non è compromesso dall'edificazione recente.
Notizie storiche
Villa Pasqualini, Malacrida, Aceti ha visto consolidare impianto e architettura nei primi anni dell'Ottocento in seguito ad un ampliamento. Ma le origini della dimora sono assai più antiche, seppur non si siano mantenuti evidenti tracce dell'originario fabbricato. Le fonti documentarie datano alla metà del XVI secolo un primo edificio, e al Seicento l'ampliamento attorno ad una corte.
Risalgono al Medioevo le tracce dei primi detentori della dimora, appartenenti alla casata dei Pasqualini, arrivata in Italia nel IX secolo, al seguito di Carlo Magno. Dopo un passaggio a Pieve d'Argile, presso Cento, giunsero al borgo d'Aicurzio tra la fine del IX e l'inizio del X secolo.
La villa fu eretta in continuità col tessuto edificato storico, risultando come adeguamento di preesistenti edifici secondo schemi assai lontani dai riferimenti magniloquenti delle dimore della nobiltà milanese. Caratteri di diversità ed unicità come risultato del necessario adattamento alla struttura esistente sono condivisi con la vicina Villa Malacrida, in questo caso un intero isolato, alla quale appartengono identiche matrici insediative ed architettoniche. Non di meno, si sono rivelati preponderanti gli assetti proprietari dei pochi lotti liberi interni al nucleo storico e dell'ampia campagna che giungeva a ridosso del cuore del borgo, in un rapporto di stretta continuità fisica.
Attraverso rapporti di parentela acquisita per via matrimoniale, la villa fondata dai Pasqualini mutò in Malacrida. Il legame tra la nobildonna Angiola Maria Pasqualini, ultima in asse ereditario del capostipite, e Carlo Malacrida fu suggellato da matrimonio nel 1750. La famiglia generò sette figli che perpetuarono per secoli l'identità della storica dimora sino ai giorni nostri, assumendo ruoli e significati di gran rilievo nella piccola comunità, la quale ebbe con Giuseppe Malacrida il primo sindaco eletto.
Divenuta di proprietà pubblica, l'edificio è stato risanato e adattato ad ospitare la sede municipale con la modifica del portico che delimita la corte interna, chiuso con vetrate.
Il giardino che occupava lo spazio a nord della villa è andato perduto nel tempo, e oggi rimangono tracce riconducibili ad un originario disegno geometrico all'italiana.
Uso attuale: intero bene: municipio
Uso storico: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Accessibilità: In treno: la stazione più vicina è quella di Carnate, lungo le linee: Milano-Tirano/Ponte San Pietro-Carnate-Usmago. Dalla stazione si prosegue in autobus utilizzando la linea NET Z316
In autobus: autolinee NET - Z316 Carnate FS-Sulbiate-Busnago-Trezzo sull'Adda/Z319 Arcore FS-Vimercate-Ronco Briantino
Per orari e mappe dei percorsi consultare il sito www.nordesttrasporti.it
Riferimenti bibliografici
Bagatti Valsecchi P.F./ Cito Filomarino A.M./ Süss F., Ville della Brianza. Lombardia 6, Milano 1978
Beni architettonici ed ambientali della provincia di Milano, Milano 1985
Vivere Aicurzo. Periodico di informazione del Comune di Aicurzio, Villa Pasqualini-Malacrida-Aceti, Aicurzio 2008, anno XV n. 1
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Madoi, Roberta (1995)
Aggiornamento: Falsitta, Nicola (1998); Locatelli, Valeria (2001); Bresil, Roberto (2009); Garnerone, Daniele (2009)
Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele
Fotografie: Bresil, Roberto; Garnerone, Daniele
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00239/
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