Compreso in: Villa Verri - complesso, Biassono (MB)
Villa Verri - complesso
Biassono (MB)
Indirizzo: Via Verri (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Biassono (MB)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: villa
Configurazione strutturale: Pianta a U, con corpo centrale che prosegue oltre le ali, prolungamenti eseguiti probabilmente in epoca successiva. Il corpo principale è caratterizzato da una zona centrale più alta rispetto agli estremi e le ali laterali, che creano una corte interna, sono a due piani. Le coperture sono a padiglione con manto in tegole a coppo in laterizio.
Epoca di costruzione: metà sec. XVIII
Autori: Galliari, Bernardino, decorazione; Galliari, Fabrizio, decorazione
Comprende
Descrizione
Ubicato nel centro storico, l'edificio presenta una pianta a u a due piani fuori terra ad eccezione del blocco centrale a tre piani. La fronte est si sviluppa intorno ad un cortile d'onore delimitato da cancellata moderna. Le aperture della fronte ovest, non tutte originali, sono prive di cornici e munite di mensole. Sulla facciata ad est, la principale, i piani sono scanditi da cornici, presenti anche nella parte terminale. Le aperture sono arricchite da cornici con andamento mistilineo nella porzione superiore. Nel corpo centrale sono disposti simmetricamente al centro e alle estremità tre balconcini. Tre analoghi occupano tutto il secondo piano. Al piano terreno si apre un portico con colonne doriche in pietra, a tre fornici, architravato. In prossimità delle due ali laterali, due aperture con arco a tutto sesto consentivano il collegamento con corti minori e con il giardino retrostante. Le superfici sono intonacate in colore rosa pesca. Tra i fabbricati adibiti originariamente ai servizi, spicca la scuderia (oggi biblioteca civica) costituita da un grande vano rettangolare, scandito da colonne con fusto liscio in granito su cui poggiano volte a crociera continue, intonacate. Il giardino pubblico, antistante alla facciata ovest, è connesso al viale prospettico assiale che conduce alla cancellata, arricchita da porzioni in muratura con vasi e cornici ornamentali in pietra. Da questa aveva inizio un viale che conduceva a Lissone, attraverso le proprietà dei Verri e oggi lungo il centro abitato di Biassono.
Notizie storiche
Il territorio su cui sorge l'attuale villa Verri faceva parte di una ampia proprietà fondiaria agricola Turconi, acquisita dalla famiglia patrizia milanese a partire dalla metà del XVI secolo. I primi possedimenti documentati risalgono al 1540, in occasione del matrimonio tra Pietro Antonio, giudice a Cremona e consigliere imperiale, e Lavinia de Mulduris. Alla fine del XVII secolo i Verri subentrarono ai Crevenna in qualità di feudatari di Biassono. L'esistenza di un'abitazione padronale è documentata, ma l'aspetto di residenza signorile di villeggiatura si deve agli interventi promossi dal giurista e presidente del Senato Gabriele Verri (1696-1782) e da suo fratello Antonio, canonico del Duomo, intorno alla metà del XVIII secolo. Gli esterni manifestano una sostanziale sobrietà, determinata dall'esiguità degli elementi decorativi, mentre l'interno, purtroppo del tutto perduto, era decorato, in varie sale, con elementi figurativi inseriti in finte architetture dipinte, che videro il coinvolgimento dei fratelli Galliari a più riprese. Nel 1749 fu richiesto Bernardino (1707-1794), che firmò la decorazione ad affresco di due sale (scomparsa, ma documentata da fotografie). Lavori di ampliamento e di ristrutturazione ebbero luogo ancora nel 1770-1775. In questa seconda fase i Galliari furono richiesti anche per dipingere le esedre del giardino "significativamente chiamate Teatri" e per fornire disegni per i parterres del giardino. Nel 1776 è documentata la presenza di Fabrizio (1709-1790) per fornire i disegni delle aiuole del giardino. Pietro Verri descrisse il giardino considerandolo alla moda, secondo il gusto francese à parterre delimitato da allées di portici verdi. Molto probabilmente esso subì trasformazioni all'inizio degli anni novanta del Settecento. L'edificio veniva utilizzato nella stagione autunnale, intesa nel senso più ampio, dalla fine dell'estate sino a tutto novembre-inizio dicembre, in connessione con la possibilità di seguire le attività agricole e di sfruttamento del territorio, legate alla vasta proprietà. In occasione della divisione ereditaria, dopo la morte del padre e a seguito di un lungo contenzioso, Pietro preferì conservare in Biassono parte della proprietà fondiaria, mentre cedette la residenza padronale ai fratelli. In tempi successivi Carlo Verri (1743-1823), anch'egli senatore, acquisì il complesso investendo soprattutto sulla vocazione agricola della stessa.
La famiglia Verri mantenne la proprietà sino al 1913. Con la successiva vendita da parte dell'ultima discendente, Sofia Sormani Verri, moglie del marchese Faa di Bruno, l'edificio fu oggetto di un veloce processo di decadenza, dovuto in parte a impropri utilizzi e in parte a vero e proprio abbandono. Nel 1960 il comune ne ha acquisito la proprietà, sottoponendola ad un consistente intervento di restauro (1969-1970, architetti Dario Borradori e Lucia Beato; 1975 campagna sulle ali del cortile) e adibendola a sede del Municipio. Accurato fu il ripristino degli esterni, con particolare attenzione alla facciata principale, nel tentativo di recupero dell'aspetto settecentesco. L'intervento sugli interni, già fortemente compromessi, ha prodotto drastiche alterazioni degli spazi originali, in particolare in corrispondenza del salone a piano terra e del loggiato originale, occluso da vetrate. Rilevanti anche i lavori sulle ali laterali e fabbricati di servizio. Nella scuderia settecentesca venne ricavata la Biblioteca Civica. Furono demoliti alcuni fabbricati minori per permettere una maggiore integrazione visiva e funzionale. Perduta la cancellata originale, trasferita nella villa Crivelli Sormani di Rovellasca, a fine Ottocento, sostituita da una in stile. Nel 2003-2004 è stata ristrutturata la ghiacciaia-vinaia del palazzo. Nello stesso 2003 è stata aperta la Biblioteca Civica nella sede della scuderia settecentesca.
Uso attuale: intero bene: servizi
Uso storico: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Accessibilità: In auto da Milano:
Prendere l'autostrada A4 direzione Venezia
Prendere l'uscita Cinisello Balsamo-Sesto San Giovanni verso Milano/Cinisello Balsamo/Viale Zara/Sesto San Giovanni
In treno: Sesto S.G.-Monza-Molteno-Lecco (FS 171)
In autobus: Vedano al Lambro - Lissone - Muggiò
(linea z234)
Gruppo Brianza Trasporti
www.brianzatrasporti.it
Sesto S.G.- Monza - Carate ¿ Giussano - Mariano C. (linea z221)
Gruppo Brianza Trasporti
www.brianzatrasporti.it
Besana B. - Biassono - Monza (Ospedale S.G.)
(linea z226)
Gruppo Brianza Trasporti
Per orari e mappe dei percorsi consultare il sito www.nordesttrasporti.it
Riferimenti bibliografici
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Fonti e Documenti
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Gibelli, Silvia (1995)
Aggiornamento: Colombo, Giusy (1998); Morandi, Claudia (2002); Bresil, Roberto (2009); Facchin, Laura (2009)
Descrizione e notizie storiche: Facchin, Laura
Fotografie: Bresil, Roberto
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-00961/
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