Villa Sioli Legnani - complesso

Bussero (MI)

Indirizzo: Via Umberto I, 1,3,5,7,9,11,13,15,17,19,21 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Bussero (MI)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: villa

Configurazione strutturale: La conformazione planimetrica presenta una pianta a U chiusa da una cancellato che si innesta sul prolungamento ortogonale dei due bracci longitudinali La villa è inserita in un contesto comprendente la corte d'onore, il giardino e la corte rustica. Tipica villa signorile circondata da fondi agricoli. La facciata è scandita da due grandi lesene in pietra che creano una tripartizione ben visibile, ove il corpo centrale, è caratterizzato da un doppio ordine di portici, mentre i corpi laterali simmetrici presentano un'apertura voltata e cinque finestre rettangolari. .

Epoca di costruzione: post 1588 - ante 1619

Autori: Balzaretto, Giuseppe, modificazione e decorazione delle due facciate / ristrutturazione interna dell'ala ovest e arredo / sistemazione a verde della corte interna / trasformazione del parco

Comprende

Descrizione

Villa Sioli Legnani, sita lungo il versante ovest della vecchia strada comunale, sorse ai confini del paese, con lo sguardo rivolto verso la campagna. La natura dell'edificio fu infatti quella di essere edificato come "seconda casa", luogo privilegiato di riposo e dedito al diletto e alla meditazione, lontano dal mondo del lavoro e della fatica. Secondo alcuni storici, fu questa infatti la vera ragione per cui la villa inizialmente sorse senza i rustici, i due corpi laterali che oggi le conferiscono la tipica pianta a U a corte interna.
La residenza signorile diventò ben presto ritrovo famoso e ricercato per i letterati d'epoca, salotto mondano della nobiltà milanese.
Oggi si presenta elegante villa signorile, circondata da fondi agricoli, perfettamente inserita in un contesto comprendente la corte d'onore, il giardino e la corte rustica. Il parco che si distende alle sue spalle è un mirabile esempio, tutt'oggi conservato nelle linee e nei cannocchiali prospettici, dei tipici giardini "all'inglese" di impianto paesistico, armonicamente riprogettato insieme alla villa dal Balzaretto agli inizi del XIX sec.
La facciata è scandita da due grandi lesene in pietra che creano una tripartizione con il corpo centrale caratterizzato da un doppio ordine di portici e attico sovrastante.
Entrare all'interno è un dolce viaggio nel passato, ove tutto sembra come un tempo, arricchito da un gusto di vetustà e impreziosito da particolari che oggi ci lasciano malinconicamente il sapore di un irrecuperabile passato, che per noi "visitatori curiosi" si identifica con bellissimi oggetti d'arte o talvolta oggetti di brocantage, ma che per la famiglia Sioli rappresentavano e rappresentano ancora oggi oggetti della vita quotidiana, ed è così che li vivono e li usano, conferendo all'edificio il giusto equilibrio tra conservazione e utilizzo.

Notizie storiche

La villa fu probabilmente costruita per volontà della famiglia Corio, anche se non vi è testimonianza scritta che attribuisca con chiarezza l'edificazione. E' certo che i Corio furono già proprietari di un'altra villa a Bussero (villa Casnati) e diedero disposizione per la permuta di alcuni terreni nel tentativo di trovare luogo ideale per la costruzione di una "casa da nobile nuova", che decisero di erigere con specifiche funzioni di rappresentanza.
La prima edificazione constava di un corpo semplice a pianta rettangolare, sormontato nella parte mediana da un attico, senza le due ali di rustici, in merito alla costruzioni dei quali esistono due diverse tesi: la prima tende ad affermare che la planimetria a U fosse già prevista nel progetto dei Corio, ma che per varie ragioni, non ultima quella economica, si costruì dapprima solo il corpo rettangolare parallelo alla strada. La seconda sostiene che inizialmente la villa fu costruita come "seconda casa" senza esigenze rurali. Soltanto quando anche la villa venne utilizzata per l'attività agricola si diede inizio alla costruzione dei rustici. Quest'ultima tesi, da noi condivisa, sembra trovare conferma anche dall'uso, che la vide, nel corso della prima metà del settecento, salotto letterario della nobiltà locale, grazie anche alla passione per le arti e la letteratura di Giuseppe Gorini Corio, allora proprietario, e alle amicizie da lui strette con personalità eccellenti tra cui i fratelli Verri.
Per tutto il XVIII sec. fu segnata da una successione di proprietari, fino a diventare patrimonio del conte Pietro Bertoglio nel 1792. Questi andò presto in rovina e la villa, messa all'asta, fu acquistata nel 1822 da Giovanni Legnani per 92.000 Lire. Nel 1824 passò subito in eredità ai figli Francesco e Antonio, causa la morte prematura del padre.
Fu grazie a Luigi Legnani, nipote di Giovanni che la villa potè tornare a splendere dopo il lento declino iniziato nel 1792 con la proprietà dei Bertoglio. Luigi Legnani decise difatti di utilizzare la villa come dimora stabile e non solo come residenza estiva; promosse così numerosi lavori di restauro e riqualificazione assegnando tra l'altro il progetto di sistemazione della casa e del parco al Balzaretto.
Oggi è intelligentemente gestita e curata dal proprietario Stefano Sioli, nipote di Stefano Sioli Legnani, cugino di secondo di Luigi, che lo nominò suo erede, forse proprio per l'amore e l'affetto profondo dimostrato nei confronti di Bussero e le sue terre. È con lo stesso affetto che la villa è amorevolmente curata e accompagnata nel suo naturale viaggio nel tempo, senza parodiaci interventi e tantomeno impropri ripristini funzionali.

Uso attuale: intero bene: abitazione

Uso storico: intero bene: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Accessibilità: Come arrivare:
In auto da Milano: Tangenziale Est, uscita Carugate e poi proseguire per Bussero

Metropolitana: M2 fermata Bussero.
Note:
La villa è privata ed è visibile solo dall'esterno.

Riferimenti bibliografici

Langé S., Ville della provincia di Milano. Lombardia 4, Milano 1972

Zanca A., Commemorazioni Luigi Legnani, Milano 1987

Bussero la sua gente, Milano

Fonti e Documenti

ASMi, 1763, Testamento di Giuseppe Gorini Corio

ASLB, 1768, cart. Bussero doc.n.7, Documenti dell'antico possesso Corio e seguenti, Testamennto di don Giuseppe Gorini Corio con inclusa la supplica al tribunale

ASLB, 1821, Cart. Bussero. Documenti dell'antico possesso Corio e seguenti, Doc. n.24

ASLB, 1824, Cart. Famiglia Legnani successione Giovanni Legnani, Angiola Vimercati De'Capitani. Atto notorio con cui gli eredi entrano in possesso dell'eredità

ASMi, Cart. 2842, fg. 5 , Catasto Lombardo Veneto

ASMi, cart. 76, Allegato A, fg.3 Nuovo Catasto Terreni

APB, 1588, Cambio di fondi fatto con l'approvazione della curia Arc.le di Milano fra Giulio Cesare Corio e il Reverendo di Bussero

ASLB, 1792, Cart. Possesso Giuseppe Gorini Corio. Realzione fatta dagli Ingegneri Pissina e Lavelli in cui vengono elencati con precisione i beni immobili

ASMi, 1722, Fondo U.T.E. Mappe Piane Serie I, Catasto Teresiano, Mappa n. 3130, microfilm, bobina 5, Comune di Bussero V di Gorgonzola

ASLB, 1619, Cart. Bussero. Documenti dell'antico possesso Corio e seguenti, Doc. n.2, Testamento di Alessandro Corio del 9 dicembre, rogato dal dr. Pietro Antonio Sassi, notaio di Milano

ASLB, 1628, cart. Bussero doc.n.3, Documenti dell'antico possesso Corio e seguenti, Divisione fra eredi

Credits

Compilazione: Ferrario, Elisabetta (1990)

Aggiornamento: Salerni, Patrizia (1998); Aldeghi, Corrado (2002); D'Ascola, Simona (2006); De Francesco, Anna (2006)

Descrizione e notizie storiche: D'Ascola, Simona; De Francesco, Anna

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