Villa Citterio
Cologno Monzese (MI)
Indirizzo: Via Galileo Galilei, 2 (Nel centro edificato storico perimetrato al 1989) - Cologno Monzese (MI)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: villa
Configurazione strutturale: Blocco compatto a due piani, costituito da quattro corpi di fabbrica attorno a un cortile rettangolare, porticato sul lato settentrionale. A nord del complesso si estende l'area del giardino, tuttora esistente e adibito a parco pubblico, sebbene privo del muro di cinta Nella parte settentrionale del fronte ovest, si apre un portale ad arco ribassato, dal quale si accede, tramite un androne, direttamente al cortile. Sulla testata orientale del portico - coperto da un soffitto ligneo e composto da cinque arcate a sesto ribassato su colonne tuscaniche, monolitiche, in granito - parte lo scalone a due rampe, che raggiunge il primo piano. .
Epoca di costruzione: sec. XVII - sec. XVIII
Descrizione
Villa Citterio si presenta come un blocco compatto a due piani, costituito da quattro corpi di fabbrica attorno a un cortile rettangolare, porticato sul lato settentrionale.
A nord del complesso si estende l'area del giardino, tuttora esistente e adibito a parco pubblico, sebbene privo del muro di cinta.
I prospetti esterni sono interessati da due file, non perfettamente regolari, di finestre rettangolari, prive di qualunque tipo di incorniciatura. Nella parte settentrionale del fronte ovest, si apre un portale ad arco ribassato, dal quale si accede, tramite un androne, direttamente al cortile.
Sulla testata orientale del portico - coperto da un soffitto ligneo e composto da cinque arcate a sesto ribassato su colonne tuscaniche, monolitiche, in granito - parte lo scalone a due rampe, che raggiunge il primo piano.
L'unico elemento di decorazione pittorica è costituito da due pavoni, dipinti sul muro di fondo del portico, non in perfetto stato di conservazione e difficilmente risalenti a prima del XIX secolo
Notizie storiche
Dal Catasto, elaborato all'inizio del terzo decennio del XVIII secolo durante il regno di Carlo VI, risulta che la villa, all'epoca di proprietà della nobile famiglia dei Capitani d'Arzago, avesse grosso modo già l'impianto attuale con quattro corpi di fabbrica attorno a un cortile quadrangolare. Era, però, lambita sul fronte ovest, dove attualmente si trova l'ingresso principale, dal corso del fontanile, che passava per Cologno.
Sullo scorcio del XVIII secolo, la villa passò in proprietà alla famiglia Bellan, che ne accentuò l'aspetto residenziale, e, verso la metà del XIX secolo, fu adibita a sede di una manifattura di passamanerie e ricami preziosi, nei quali venivano impiegati anche fili d'oro. Ricevette, per tale motivo, l'appellativo popolare di "la ca' de l'or". Tale attività continuò, anche dopo il passaggio di proprietà della villa ai Citterio, fino verso il 1930, quando fu chiusa perché non riuscì a reggere la concorrenza della moderna produzione industriale.
Il complesso venne restaurato verso la metà degli anni '80 del XX secolo, dopo essere passato in proprietà al Comune di Cologno Monzese e fu adibito a sede di un centro per anziani
Uso attuale: intero edificio: abitazione/ servizi
Uso storico: intero edificio: abitazione
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Accessibilità: Come arrivare
In auto da Milano: Tangeziale Est, uscita Cologno
metropolitana M2 fermata Cologno.
Note
Di proprietà del Comune di Cologno. Rivolgersi allo stesso per le visite.
Riferimenti bibliografici
Beni architettonici ed ambientali della provincia di Milano, Milano 1985, p. 51
Binaghi Olivari M.T./ Süss F./ Bagatti Valsecchi P.F., Le ville del territorio milanese, Milano 1989, v. II p. 128
Severi G., Cologno Monzese. Dalle origini ai nostri giorni, Monza 1985, pp. 90-94
Langé S., Ville della provincia di Milano. Lombardia 4, Milano 1972, p. 327
Credits
Compilazione: Ferrario, Elisabetta (1991)
Aggiornamento: Salerni, Patrizia (1998); Montani, Anna Chiara (2006); Tolomelli, Davide (2006)
Descrizione e notizie storiche: Montani, Anna Chiara; Tolomelli, Davide
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-02413/
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