Villa Biffi, Sormani - complesso
Cornate d'Adda (MB)
Indirizzo: Via San Pietro, 11 - Cornate d'Adda, Cornate d'Adda (MB)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: villa
Configurazione strutturale: L'edificio ha pianta rettangolare e fa parte della cortina edilizia che da su via San Pietro. Ha due piani fuori terra e il prospetto principale che si affaccia sulla via è caratterizzato da due corpi aggettanti che ne evidenziano la forma La copertura è a padiglione con manto in tegole a coppo in laterizio.
Epoca di costruzione: inizio sec. XIX
Autori: Amati, Carlo, progetto
Descrizione
L'edificio sorge nel centro storico con la fronte principale su strada con struttura due piani fuori terra e pianta a monoblocco, con due modesti avancorpi simmetrici sulla fronte verso strada, sottolineati, nella parte inferiore, da un rivestimento a bugnato. La fronte esterna è stretta tra fabbricati minori determinando un andamento lievemente concavo del profilo. In quello di sinistra è ricavato lo stesso androne di ingresso da cui si accede allo scalone. L'apertura simmetrica sulla destra è tamponata e con una finestra. Il corpo centrale è scandito da sette finestre dotate di semplice cornice e davanzale a mensole. Una sottile cornice marcapiano divide il piano terreno dal superiore. Al piano nobile, in posizione centrale, si apre un balcone in ferrobattuto. Sulla fronte verso giardino la porzione centrale è parzialmente aggettante. In essa si apre un triportico architravato con colonne doriche a tre fornici. Al di sopra, le tre finestre sono dotate di davanzale con mensole e di cappello. L'avancorpo è concluso da un cornicione con mensole, sovrastato da un attico privo di decorazioni. I due blocchi laterali sono caratterizzati da una zoccolatura liscia e da finestre prive di ornato. I due piani sono suddivisi da una cornice marcapiano. La finestra del piano superiore è dotata di mensola. Le due parti laterali sono completate da un cornicione. Gli interni di alcune sale presentano decorazioni di gusto neoclassico e monumentali camini nello stesso stile. Il cortile interno è delimitato lateralmente da rustici. Presenta tracce della sistemazione a giardino con viale assiale prospettico, che proseguiva oltre la prima recinzione fino ad una seconda cancellata, che si apriva sulla campagna.
Notizie storiche
L'edificio è stato collegato, a partire dagli studi della metà del Novecento, ad una serie di disegni progettuali dell'architetto Carlo Amati (Monza, 22 agosto 1776 - Milano, 23 marzo 1852), conservati presso il Fondo Amati delle Civiche Raccolte del Castello Sforzesco di Milano, datati al 1802-1804, nonostante l'iscrizione presente su alcuni di essi riporti come indicazione di luogo "Coronate" anziché Cornate, denominazione per altro presente anche nella guidistica e letteratura di viaggio ottocentesca. È certa la committenza della famiglia Sormani. Dai disegni progettuali, privi di contestualizzazione, emerge l'esistenza di una residenza preesistente. La severa struttura è stata letta dalla storiografia come un caratteristico esempio di edificio neoclassico, pur di piccole dimensioni. L'opera è stata considerata dalla critica fortemente debitrice dell'insegnamento dell'abate Giuseppe Zanoja, docente dell'accademia di Brera, ove Amati si formò seguendo anche i corsi di Leopold Pollack e di Giocondo Albertolli, e al quale successe nel 1817. Lo Zanoja, infatti, aveva codificato una tipologia di villa che prescriveva la presenza, come unico segno di decoro, di una serie di quattro colonne doriche al centro della fronte interna, come avviene nel caso in esame e come il religioso realizzò nella villa Amati a Cuggiono. L'essenzialità degli elementi d'ornato caratterizza anche la di poco precedente (1805) casa Melzi di Albertolli. È a tutt'oggi considerato il primo progetto di villa eseguito dal celebre architetto, precedentemente sperimentatosi solamente nell'architettura sacra, attento alla funzionalità degli ambienti, piuttosto che alla tradizione accademica, come denota la collocazione del salone principale fuori asse rispetto al triportico verso giardino. I disegni furono sostanzialmente rispettati, benché nella fronte verso strada sia stato introdotto un balcone in ferro battuto e il secondo androne, in corrispondenza dell'avancorpo di destra sia stato tamponato. Nella facciata interna il portico al piano terreno è stato chiuso da vetrata, piccole modifiche furono operate sulle finestre dei blocchi laterali e anche il cortile interno è stato oggetto di trasformazioni, al fine di sistemarlo a giardino. Amati dovette rimanere in contatto con la famiglia Sormani, acquisendo il ruolo di architetto di fiducia. Alla morte del conte Carlo (1816) si occupò della progettazione del suo catafalco funebre. Nel 1850 passò alla famiglia Biffi. All'interno, sino agli anni Ottanta del Novecento, la villa presentava ancora tracce di decorazione di gusto biedermeier.
Uso attuale: intero bene: abitazione
Uso storico: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà privata
Accessibilità: In auto da Milano:
Seguire le indicazioni per Lecco/Tangenziale Nord/Tangenziale Est/Usmate Velate/Venezia/A52/A4/A51/E64/E70 ed entra in A51/Tangenziale Est
Non esiste una stazione ferroviaria, per la quale è necessario riferirsi ai comuni di Paderno d'Adda o Carnate. In compenso la zona è servita da un servizio di autopullman che collega Cornate con le città di Gessate (sede del capolinea della Metropolitana Milanese) oppure con Vimercate e Milano. Al confine sud del territorio comunale è inoltre presente la linea di autobus che collega Trezzo sull'Adda con Monza e Milano. Il casello autostradale più vicino è quello di Trezzo sull'Adda, sulla A4 Milano - Venezia, che dista circa 8 chilometri.
In autobus da Monza: linea Z321 Monza Fs-Vimercate-Mezzago-Trezzo sull'Adda-Porto d'Adda.
Per orari e mappe dei percorsi consultare il sito www.nordesttrasporti.it
Riferimenti bibliografici
Porro A., Cornate d'Adda dai Longobardi ad oggi, Le ville patrizie, Cornate d'Adda 1987, pp. 238-241
Borroni T., Il Fondo Amati del Castello Sforzesco, Scheda II.14-20, Venezia 1997, v. II pp. 99-102
Spiriti A./ Facchin L., Monza e Brianza. Arte, natura e cultura di una provincia da scoprire, Milano 2009, p. 161
Salvini A., Memorie storiche artistiche intorno a Carlo Amati, (contributo allo studio della architettura neoclassica lombarda): tesi di laurea, Milano 1936, p. 34
Mezzanotte G., Architettura neoclassica in Lombardia, Napoli 1966, p. 398 figg. 271-275
Bagatti Valsecchi P.F./ Cito Filomarino A.M./ Süss F., Ville della Brianza. Lombardia 6, Milano 1980, pp. 415-416
Binaghi Olivari M.T./ Süss F./ Bagatti Valsecchi P.F., Le ville del territorio milanese, Milano 1989, v. I p. 114, v. II p. 129
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Garnerone, Daniele (1993)
Aggiornamento: Falsitta, Nicola (1998); Bresil, Roberto (2009); Facchin, Laura (2009)
Descrizione e notizie storiche: Facchin, Laura
Fotografie: Bresil, Roberto
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-02709/
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