Villa Annoni, Cicogna, Bellora
Cuggiono (MI)
Indirizzo: Piazza XXV Aprile (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Cuggiono, Cuggiono (MI)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: villa
Configurazione strutturale: Complesso articolato in diversi corpi di fabbrica disposti a U che descrivono una corte interna con fontana circolare al centro e aiuole agli angoli. Il corpo principale della villa è un fabbricato imponente su quattro piani fuori terra, aperto a piano terra in un porticato a tre fornici retto da colonne e pilastri in granito di Baveno. Le ali laterali sono costituite da edifici minori di servizio alla villa su due piani fuori terra che racchiudono il cortile d'ingresso a cui si accede da una cancellata in ferro scandita da pilastri. Dietro la villa si estende l'ampio parco paesaggistico all'inglese con piante monumentali e punteggiato da architetture come la coffee house e il tempietto
Epoca di costruzione: inizio sec. XIX
Autori: Zanoia, Giuseppe, progetto; Pollack, Leopoldo, progetto
Descrizione
Immersa nella vegetazione di un grande parco di 23 ettari suddiviso in due sezioni, una all'italiana e l'altra all'inglese, la Villa Annoni, oggi sede del Comune di Cuggiono, costituisce un pregevole esempio di villa lombarda costruita in forme neoclassiche all'inizio dell'Ottocento. L'impianto, realizzato su progetto dell'architetto Giuseppe Zanoia, riproduce il tipico schema ad "U" diffuso alla fine del XVIII e per tutto il XIX secolo, nell'architettura delle ville di campagna lombarde. Al corpo di fabbrica centrale di altezza maggiore, si appoggiano i due laterali più bassi che accolgono il visitatore nel grande cortile d'ingresso, al cui centro si colloca un'elegante fontana. La facciata principale è austera e scandita solo dalle aperture delle finestre del piano terra, del piano nobile e da quelle dei mezzanini. Al centro del prospetto risaltano le grandi colonne dell'atrio di ingresso in granito di Baveno, nel quale si accede superando la preziosa cancellata in ferro battuto. Al piano terra e in alcuni ambienti dei piani superiori si conservano notevoli cicli pittorici affrescati. Il grande parco, progettato probabilmente dallo stesso Zanoia e modificato nel corso del XX secolo, ospita al suo interno una serie di strutture armonicamente inserite nel paesaggio naturale, come il tempietto, l'ingresso per le carrozze (Casa Rossa), la coffee house, la cosiddetta "casa dei caprioli", la casa dei daini e la Cascina Leopoldina (chiamata così in onore della madre di Francesco Annoni e moglie di Alessandro, committente del complesso).
Notizie storiche
Edificata su iniziativa del milanese Alessandro Annoni (1767-1825), figlio di Gian Pietro già proprietario di alcuni terreni a Cuggiono sul finire del XVIII secolo, la villa fu commissionata a Lepoldo Pollack il più illustre architetto della Milano dell'epoca, alla cui morte, avvenuta nel 1806, succedette Giuseppe Zanoia che portò a compimento la progettazione dell'intero complesso formato dalla villa e dal parco circostante e si occupò della sua realizzazione. La fabbrica fu completata entro il 1809 e il 24 ottobre 1810 l'arciprete di Cuggiono Paolo Gnocchi benedì la cappella privata, a coronamento dei lavori di costruzione iniziati quattro anni prima. Anche il disegno del parco, il secondo più grande della Lombardia dopo quello della Villa Reale di Monza disegnato da Luigi Canonica, fu presumibilmente tracciato dallo stesso Zanoia che dal modello monzese prese ispirazione.
Alla morte di Alessandro Annoni (1825) la proprietà passò all'unico erede del conte, Francesco (1804-1872). Da quest'ultimo, il complesso passò al figlio naturale Aldo Cassia Ferri, che, una volta riconosciuto acquisì il cognome del padre. Morto l'ultimo proprietario senza eredi diretti, la villa passò ad un cugino, Giampietro Cicogna Mozzoni e successivamente al figlio Carlo, che intraprese alcuni lavori di rinnovamento dell'edificio. Nel 1947 l'intera area venne venduta all'imprenditore tessile gallaratese Pietro Bellora, che utilizzò lo spazio del parco per la piantumazione dei gelsi destinati alla coltivazione del baco da seta. Nel 1979 il Comune di Cuggiono acquistò la proprietà con lo scopo di restaurare la ville e recuperare l'area verde circostante per farne un parco pubblico. Dal 2007 la Villa Annoni accoglie gli uffici del Comune di Cuggiono.
Uso attuale: ala est: biblioteca; ala ovest: museo; nucleo centrale: cerimoniale; rustici a ovest: centro sociale
Uso storico: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Riferimenti bibliografici
Bagatti Valsecchi P.F./ Cito Filomarino A.M./ Süss F., Ville della Brianza. Lombardia 6, Milano 1980
Binaghi Olivari M.T./ Süss F./ Bagatti Valsecchi P.F., Le ville del territorio milanese, Milano 1989
Langé S., Ville della provincia di Milano. Lombardia 4, Milano 1972
Mezzanotte G., Architettura neoclassica in Lombardia, Napoli 1966
Credits
Compilazione: Giambruno, Mariacristina (1995)
Aggiornamento: Moretti, Micaela (2002); Marino, Nadia (2016)
Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-02840/
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