Villa Bianchi Galluzzi Meraviglia Osculati - complesso
Lainate (MI)
Indirizzo: Via Luigi Meraviglia, 24 (Nel centro abitato, in posizione dominante) - Lainate (MI)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: villa
Configurazione strutturale: La villa si sviluppa con un corpo principale a blocco lineare sul quale si innesta, definendone la pianta a L, una seconda ala protesa nel parco. La struttura è in laterizio a pareti portanti; colonne in pietra sostengono il portico affacciato verso il giardino, mentre la loggia orientale a piano nobile è retta da pilastri in muratura. Solai in legno e volte di varie forme costituiscono le strutture orizzontali. La copertura è a falde, con rivestimento in coppi.
Epoca di costruzione: sec. XVIII
Comprende
Descrizione
La villa, oggi inserita in un contesto sempre più urbanizzato, emergeva isolata nella pianura, affacciata sulla via principale di Barbaiana, l'attuale via Luigi Meraviglia (nome di uno dei proprietari), asse sul quale nei secoli si è andato strutturando l'intero abitato.
La configurazione dell'edificio si rivela solo dopo aver superato l'androne di accesso e raggiunto il giardino: un impianto ad "L", determinato dall'affiancarsi di due corpi rettangolari, tra loro perpendicolari, uno dei quali separa la parte nobile dalla corte rustica. Incuriosisce la posizione del portone, disassato nell'affaccio pubblico, ma pressochè baricentrico rispetto alla facciata posteriore. I fronti sono animati da decorazioni che rivelano influenze barocche: le mosse cornici delle aperture, i ferri battuti e la balaustra della loggia che si apre al piano nobile del lato orientale, forse aggiunta tra la fine del Settecento e gli inizi dell'Ottocento, recuperando il parapetto decorato.
Il corpo nobile prospetta sul giardino con un portico a tre arcate, sostenuto da colonne e coperto con volte a crociera, che introduce alla piccola cappella gentilizia, posizionata sotto la loggia, e, attraverso un cancello in ferro battuto, allo scalone monumentale dipinto. Al piano nobile, una galleria, affrescata su pareti e volte a crociera, corrispondenti al sottostante portico, disimpegna i saloni.
Gran parte della decorazione è andata perduta, ma rimangono, in qualche sala a piano terra e piano nobile, affreschi su fregi e volte, solai e infissi dipinti e parte dell'arredo originale, accanto a pavimenti che sembrano appartenere all'epoca di fondazione dell'edificio.
Nella parte meridionale si estende ancora una porzione del vasto parco che, ridotto nei secoli, in origine si prolungava, lungo un asse ortogonale alla villa, fino alla via del Sempione. Una parte è stata ceduta, nella seconda metà del Novecento, per la costruzione delle scuole.
La villa mostra ancora oggi tutta la ricchezza della sua storia, nonostante la difficoltà della manutenzione di un bene di tale valore, minacciato costantemente da gravi danni per infiltrazione di umidità.
Notizie storiche
Frazione di Lainate dal 1872, Barbaiana, tra XVII e XVIII secolo, si arricchisce della presenza di dimore di campagna, edificate da proprietari allettati dai sicuri investimenti nella proprietà fondiaria: in epoca Teresiana, in particolare, vengono adattati edifici e giardini seicenteschi o se ne costruiscono di nuovi. Ne è un esempio villa Osculati.
L'edificio è riportato nella mappa del catasto Teresiano, del 1721; si conosce molto poco della sua storia, ma, secondo fonti orali, fino a poco tempo fa, si conservava un coppo, sul quale, secondo una consuetudine diffusa, era impressa una data (forse 1719), corrispondente all'inizio dei lavori; altre voci ipotizzano, sulla base di alcuni ritrovamenti nel giardino, che, nel Seicento, l'area ospitasse un convento.
Nel corso del XVIII secolo, il proprietario è Carlo Bianchi, ricco possidente di Rho, che realizza il portico e commissiona i saloni di stile settecentesco, privilegiando la sontuosità degli interni, per i quali è stato avanzato, in mancanza di studi puntuali, il nome dei Galliari. La dimora è abitata per circa un secolo, quando gli ultimi fratelli Bianchi, nel 1851, la rivendono a Camillo Galluzzi. Nelle mappe catastali della seconda metà del secolo, la forma dell'edificio rispecchia l'impianto attuale; vi è indicata anche la cappella privata, ancora utilizzata per funzioni religiose.
Le vicende di Barbaiana, a partire da metà Ottocento, si legano ad una famiglia di origini molto antiche: i Meraviglia. Luigi, nel 1868, compra la villa, dopo aver concesso ingenti prestiti al precedente proprietario, Gaetano Galluzzi, costretto ad ipotecare i suoi beni. Intraprendente ingegnere, fu sindaco di Lainate e promosse iniziative e interventi sul territorio. L'opera più nota è però la realizzazione del canale Villoresi, a fianco dello zio, Eugenio Villoresi, ideatore del grandioso progetto.
Attuali proprietari gli Osculati, eredi di Antonio, che riceve la villa alla fine degli anni cinquanta. Da qualche anno è tornata ad essere residenza stabile della famiglia, che si adopera nel conservare una delle permanenze storiche più significative del paese.
Uso attuale: intero bene: abitazione
Uso storico: intero edificio: abitazione
Condizione giuridica: proprietà privata
Accessibilità: Come arrivare:
In auto da Milano: Autostrada A8, uscita Lainate
autobus Da M1 Molino Dorino + autobus STIE per Legnano-Parabiago.
Note:
La villa si trova in località Barbaiana ed è di proprietà privata.
Riferimenti bibliografici
Momenti di un incontro, Barbaiana di Lainate 1983
Langé S., Ville della provincia di Milano. Lombardia 4, Milano 1972, p. 366
Lainate. Storia e attività produttive, 1983, p. 20
Benzo E./ Canegrati M.P./ Conti M., Lainate. La sua gente, la sua storia, Lainate 1990, p. 84
Fonti e Documenti
ASMi, Catasto, Mappe del Catasto Teresiano, 3454, f. 3
ASMi, Catasto, Mappe del Catasto Lombardo Veneto, 2902, f. 4
ASMi, Catasto, Mappe del Catasto Lombardo Veneto, allegato di rettifica, 2902, f. 1
ASMi, Catasto, Mappe, Nuovo Catasto Terreni, 25, f. 4
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Pergami, Francesca (1991)
Aggiornamento: Sampietro, Micaela (1998); Laviscio, Raffaella (2002); Piccolo, Olga (2006); Varalli, Francesca (2006)
Descrizione e notizie storiche: Piccolo, Olga; Varalli, Francesca
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-03411/
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