Oratorio di S. Stefano
Lentate sul Seveso (MB)
Indirizzo: Piazza San Vito, 24 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Lentate sul Seveso (MB)
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: oratorio
Configurazione strutturale: Edificio in muratura di mattoni pieni con volta a crociera sull'abside e capriate lignee sulla navata unica. L'oratorio ha impianto organizzato in due ambienti spazialmente e architettonicamente ben definiti: un'aula rettangolare, riservata ai fedeli, coperta da un tetto a capriate, e un presbiterio quadrangolare coperto da una volta a crociera. Architettura e tipologia sono semplici, così come è frequente nei numerosi oratori sorti nell'antichità nella campagna lombarda. Sorge accanto alla parrocchiale di Lentate sul Seveso e risulta collegato alle mura di un antico nucleo abitativo fortificato detto Castello dei Porro: una costruzione con molti ambienti, disposti intorno a un cortile centrale, il cui accesso era posto direttamente sulla piazza del paese
Epoca di costruzione: 1369
Autori: Porro, Stefano, committente; Landriani, Gaetano, restauro; Pelliccioli, Mauro, restauro pittorico
Descrizione
Ad aula unica, è costruito in laterizio e presenta una semplice facciata a capanna con spioventi decorati da una cornice ad archetti intrecciati e scandita in tre zone da due contrafforti angolari e da due sottili lesene. Il portale architravato e la bifora al centro sono inseriti entro un arco acuto a sua volta riquadrato da un motivo decorativo a rombi. Tipicamente lombardo è il valore "pittorico" della decorazione di facciata, evidente nel gusto per il contrasto cromatico fra il cotto e la pietra bianca di alcuni elementi quali l'architrave del portale, la colonnina della bifora e gli stemmi in alto ai lati della facciata. Il fianco nord è decorato con motivo ad archetti pensili a intreccio e ritmato da sottili paraste. All'incrocio fra la zona presbiteriale e la navata è impostato un campanile quadrangolare, con copertura piatta.
Nonostante le ripetute campagne di risanamento (1936-37; 1962-67), l'oratorio ha subito un notevole degrado soprattutto a causa della forte umidità; la ricca decorazione a fresco, restaurata da Mauro Pelliccioli nel 1952, appariva in cattive condizioni di conservazione, in particolare a causa delle ingenti efflorescenze gessose. Gli apparati decorativi sono stati oggetto di un restauro conservativo nel 2007, che li hanno portati all'antico splendore. Le vele della volta del presbiterio ospitano due coppie di Evangelisti, i Santi Ambrogio e Agostino, dottori della Chiesa, e l'Incoronazione della Vergine; di recente è stato proposto di identificare con Anovelo da Imbonate il responsabile di questa parte della decorazione, di qualità stilistica più sostenuta rispetto alle altre zone per la maggior coerenza prospettica, le solide volumetrie, la raffinata gamma cromatica e per quei valori, tipicamente lombardi, di morbida definizione pittorica e luministica già osservati nelle Storie della Genesi di Solaro. Questi caratteri presuppongono una conoscenza dei più alti esempi del "giottismo" lombardo, dalla magnifica Assunta di Chiaravalle, alle opere di Giusto de' Menabuoi e del Maestro del 1349 a Viboldone. Si tratterebbe di una prova della prima maturità di Anovelo, che segnerebbe il passaggio dalla prima fase, quella di Solaro, alle opere milanesi degli anni Ottanta del secolo (in S. Marco e S. Eustorgio).
Nelle rimanenti zone della decorazione è attivo un diverso frescante: nel presbiterio il consueto episodio della Crocifissione è risolto con sapienza compositiva quasi "registica", ricco com'è di particolari e spunti narrativi; sulla parete sud si incontra una scena di omaggio feudale, con la rappresentazione de La famiglia Porro nell'atto di presentare a santo Stefano il modellino dell'oratorio, dove le figure si dispongono in ranghi serrati a formare una sorta di "sfilata" o processione votiva, il cui carattere profano è accentuato dalla cura eccezionale posta nella descrizione dei sontuosi abiti alla moda; sull'arco trionfale è raffigurato un grandioso Giudizio universale, mentre sulle pareti della navata si svolgono le quarantatré Storie di santo Stefano, narrate in tono vivacemente realistico, ed anzi quasi popolaresco, all'interno di spazi definiti come piccole scatole cubiche aperte nella direzione dello spettatore. Ancora anonimo e indicato dalla critica come "Maestro di Lentate", questo artista, pur risentendo da vicino del magistero di Anovelo, non raggiunge l'intensità plastica né la caratterizzazione psicologica dei personaggi di quello. Presenta invece forti analogie con la coeva miniatura, in particolare con la produzione di Giovanni di Benedetto da Como, per la vivezza del colore, la maniera descrittiva e gli intenti soprattutto illustrativi. Lo stile di questo anonimo ricomparirà poco dopo a Milano, in S. Eustorgio, nuovamente accanto ad Anovelo e più tardi, forse, in alcune zone della decorazione dell'oratorio visconteo di Albizzate.
Notizie storiche
Eretto intorno al 1369 su commissione del nobile Stefano Porro, diplomatico alla corte di Bernabò e Galeazzo Visconti e creato conte palatino da Carlo IV nel 1368, l'oratorio di S. Stefano sorge accanto alla parrocchiale di Lentate sul Seveso e risulta collegato alle mura di un antico nucleo abitativo fortificato, nonché sopraelevato rispetto all'attuale piano stradale; la scala di collegamento fu realizzata nell'Ottocento.
Uso attuale: intero bene: spazio espositivo
Uso storico: intero bene: cappella funeraria; intero bene: oratorio
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Accessibilità: Possibilità di visite guidate a cura dell'ASSOCIAZIONE AMICI DELL'ARTE.
Per informazioni e prenotazioni:
ASSOCIAZIONE AMICI DELL'ARTE
via Monte Santo, 2-fraz. Camnago-20030 Lentate sul Seveso (MI)
Tel. 3664511175
Informazioni: Email: amiciarte.lentate@libero.it
Sito internet: www.amiciarte.it
Prenotazione obbligatoria per gruppi (minimo 15 - massimo 30 persone)
L'apertura del monumento è gestita dall'Associazione nazionale Carabinieri in Congedo.
Visite guidate da Aprile a Ottobre: TUTTE LE DOMENICHE dalle ore 15,00 alle ore 18,00
Visite guidate: ore 15,00 - 16,00 - 17,00.
Chiusura: mese di agosto - S. Pasqua e festività Natalizie
INFORMAZIONI UTILI:
In autubus: Autolinee AIRPULLMAN S.P.A.
In treno: Trenord, linea S11 (Rho-Milano-Como-Chiasso) stazione di Camnago Lentate
e linea S4 ( Milano-Camnago)
Non è accessibile ai portatori di handicap
Riferimenti bibliografici
Novarese E., Pitture trecentesche a Lentate sul Seveso, Torino 1929
Chiesa I., Oratorio di Santo Stefano a Lentate sul Seveso (tesi di laurea), Milano 1992
Guida d'Italia del Touring club italiano. Lombardia, Milano 2005
Fonti e Documenti
ASMi, Mappe del Catasto di Carlo VI, 1722
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Frangi, Cecilia (1995)
Aggiornamento: De Bernardi, Cristina (1998); Moretti, Micaela (2001); Ribaudo, Robert (2009); Garnerone, Daniele (2014)
Descrizione e notizie storiche: Balzarini, Maria Grazia
Fotografie: BAMS photo Rodella/ Jaca Book; Garnerone, Daniele
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-03746/
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