Villa Casati, Stampa di Soncino - complesso
Muggiò (MB)
Indirizzo: Piazza Matteotti, 1 - Muggiò, Muggiò (MB)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: villa
Configurazione strutturale: L'edificio ha pianta ad l e fa parte della cortina edilizia che da sulla piazza Matteotti. Ha due piani fuori terra. La facciata principale è rivolta sulla piazza ed è caratterizzata da un portico con colonne e trabeazione in stile neo-classico e timpano in sommità. Il retro, che prospetta sul parco è evidenziato da un corpo centrale a pianta circolare più alto del resto del complesso. La copertura è a padiglione con manto in tegole a coppo in laterizio.
Epoca di costruzione: sec. XVI - sec. XVIII
Autori: Pollack, Leopold, progetto
Descrizione
La villa si sviluppa con fronte lievemente arretrato rispetto alla strada, nel cuore del centro abitato, poco discosta dal complesso di palazzo Isimbardi. A pianta a "U", chiusa nella facciata sud da un portico, sorretto da sei grandi colonne lisce con capitello ionico, sovrastato da una fila di finestre e dal timpano. Al piano rialzato e al primo piano si trovano, in posizione centrale, due sale ellittiche con volta a cupola e pavimenti in seminato veneziano, con decoro centrale e greca perimetrale in pietre policrome. La sala ellittica si ripete su quattro livelli, all'ultimo dei quali, si innalza una torretta poggiante, in parte, su colonne doriche in arenaria e che probabilmente fungeva da osservatorio. La struttura a Rotonda centrale aggettante, con "lanterna" superiore è rivolta verso il parco. Di tipo paesaggistico o all'inglese, la destinazione pubblica è ancora leggibile nelle sue linee essenziali, non solo per la presenza di specie arboree originali e per l'andamento del terreno e dei sentieri, ma anche per gli elementi d'arredo dei vasi in pietra a forma di coppa.
Notizie storiche
L'esistenza di una villa in parte dell'area occupata dall'attuale edificio, è documentata almeno dal XVII secolo. Sin dal 1544 i Casati risultano aver acquisito beni in Muggiò. Almeno dal 1579 è documentata l'esistenza di una casa da nobile ove fu alloggiato il cardinale e arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, in occasione della visita pastorale. Anche il cugino Federico, nelle visite del 1604 e 1611, fu ospitato presso la medesima sede. Non è nota la data esatta di ricostruzione e riqualificazione in direzione neoclassica, su disegni dell'architetto arciducale Leopold Pollack (Vienna, 1751 - Milano, 13 marzo 1806); è presumibile che i disegni siano stati eseguiti entro il 1796, ultimo anno di permanenza dell'architetto in Lombardia. L'intervento fu richiesto nell'ultimo decennio del Settecento, da parte del conte Agostino, (1739-1820) deceduto senza eredi. Primogenito di Gabrio Casati, personaggio assai legato alla corte arciducale di Ferdinando d'Asburgo, fu anch'egli strettamente legato alla corte imperiale di Vienna. Formatosi come giurista, fece parte dei dodici di provvisione, si dedicò all'orientalistica e viaggiò in tutta Europa, Siria, Palestina ed Egitto. La famiglia proseguì con i figli maschi del fratello secondogenito Gaspare, deceduto nel 1808, avuti da Luisa de Capitani di Settala. Gli inventari patrimoniali, compilati a tutela della prole in quello stesso anno, descrivono i beni mobili delle varie residenze di famiglia che appaiono fortemente aggiornati al gusto neoclassico, specialmente nella residenza milanese. Tuttavia non forniscono elementi relativi alla ricostruzione della villa, pur contenendo numerosi riferimenti alle proprietà di Muggiò. Illustri proprietari della villa furono gli stessi figli di Gaspare, tra cui si possono ricordare Gabrio Casati, primo Ministro della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia e Teresa con il consorte Federico Confalonieri. All'inizio degli anni Ottanta del Novecento l'edificio è stato oggetto di un globale intervento di restauro, finalizzato all'utilizzo come sede comunale (dal 1982) che mantiene ancora oggi. L'impianto della villa di Muggiò, caratterizzato da una forte attenzione alla funzionalità, in linea con i principi di cultura classicista e illuminista, evidente nella rinuncia ad uno scalone aulico, nelle sobrietà dell'ornato, nell'utilizzo di inserti a pianta ellittica, è stato messo in relazione con il pressoché coevo progetto per la "Rotonda" di Borgovico, certamente ultimata nel 1797 quando vi alloggiò Napoleone. Il modello utilizzato per villa Casati non mancò di influenzare il giovane Carlo Amati nella progettazione di una casa con giardino, forse da identificarsi con la casa parrocchiale, su committenza del parroco Carlo Spreafico.
Uso attuale: intero bene: servizi
Uso storico: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Accessibilità: In auto da Milano:
Prendere A4 verso E66/Venezia/A51 uscita Cormano
In treno: Dalla stazione di Monza o dalla stazione di Lissone (Muggiò) con collegamenti alle stazioni ferroviarie di Milano Centrale e di Milano Porta Garibaldi.
In autobus:
Linea Z204 Vedano (Lissone) - Cinisello Balsamo
Linea Z205 Limbiate - Monza FS
Linea Z209 Cesano Maderno - Monza FS
Linea Z218 Sesto S. Giovanni - Monza Ospedale Nuovo
Linea Z219 Paderno Dugnano/Palazzolo FNM - Monza FS
Linea Z227 Sesto S. Giovanni FS - Muggiò
Per orari e mappe dei percorsi consultare il sito www.brianzatrasporti.it
Riferimenti bibliografici
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Girovagando... Monza e la Brianza, la prima guida a una provincia... tutta da scoprire. 2007-2009, Piacenza 2007, pp. 413-414
Spiriti A./ Facchin L., Monza e Brianza. Arte, natura e cultura di una provincia da scoprire, Milano 2009, p. 111
Muggiò: storia, arte, cultura, Parma, Sesto San Giovanni 1994
Muggiò: la storia e le persone, notizie dal Registro storico municipale, s.l. 2009
Ganna A., Il Fondo Amati del Castello Sforzesco, Scheda II.1, Venezia 1997, v. II p. 90
Fonti e Documenti
Eredità del fu don Gaspare Casati, Relazione dell'ing. Ercole Stagnoli concernente la stima de' beni stabili di compendio dell'eredità del fu Gaspare Casati
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Spataro, Annamaria (1995)
Aggiornamento: Mozzi, Attilio (1998); Bresil, Roberto (2009); Facchin, Laura (2009)
Descrizione e notizie storiche: Facchin, Laura
Fotografie: Bresil, Roberto
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-05057/
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