Villa De Barzi, Manfredini, Ferrari Ardicini - complesso
Nova Milanese (MB)
Indirizzo: Via Marconi, 18 (Nel centro abitato, in posizione dominante) - Nova Milanese (MB)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: villa
Configurazione strutturale: La villa De Barzi è situata nel centro abitato in una posizione distinguibile dal contesto. Planimetricamente è caratterizzata da due corpi di fabbrica di forma rettangolare collegati da una galleria inferiore e una superiore e prospetta ad est su un vasto giardino paessaggistico. Le coperture sono a padiglione con colmi ad altezza diversa in quanto la galleria che collega i due corpi di fabbrica è più bassa. I manti di copertura sono in laterizio.
Epoca di costruzione: 1560
Descrizione
Nova Milanese è una cittadina a pochi chilometri da Milano, in direzione nord verso la Brianza, lungo la strada che segue l'antico tracciato che collegava il capoluogo a Carate. L'intensa edificazione, comune alla maggior parte dei comuni dell'hinterland milanese, cinge il nucleo storico di Nova, depositario di memoria storica ed identità spaziale. Qui si distinguono per caratteri architettonici specifici alcune dimore di origine nobiliare, poco discoste dalla piazza centrale, quella piazza Marconi riformata in anni recenti con un intervento di parziale pedonalizzazione che, al di là dei pur presenti elementi di interesse, ha avuto il positivo effetto di eliminare la sosta dei veicoli e limitare il transito automobilistico al perimetro.
Dalla piazza delimitata da basse cortine, in parte alterate nella seconda metà del Novecento dai consueti tipi edilizi a condominio, si scorge appena il sito della Villa De Barzi, al fondo del vicolo omonimo. Il breve percorso, risolto dapprima con rizzada e carradore in contiguità con la pavimentazione della piazza, prosegue oltre quattro cippi carrai con un prato sino al cancello d'accesso, semplice, con motivi a lancia in sommità e, centralmente, lo stemma del casato che raffigura un'aquila rampante coronata.
Dal cancello si allunga il percorso che conduce alla villa, il cui ingresso principale corrisponde ad un alto portale a tutto tondo svasato.
L'edificio si eleva su due piani lungo il bordo ovest dell'area di proprietà, affacciato ad un giardino in parte piantumato; ha un impianto ad H dalla forma non regolare, con corpi minori di pertinenza che allungano verso ovest le testate. Il corpo della villa presenta facciate principali composte secondo una prevalente regola di simmetria, cui sfuggono talune aperture, talvolta diverse per forma e numero, mentre in una delle due testate affacciate al giardino le finestrature risultano evidentemente decentrate.
Alle semplici cornici delle finestre si aggiungono pochi altri elementi decorativi, che si tratti dei due tondi a rilevo al centro delle testate rivolte ad est o delle lesene lobate che emergono da una delle facciate sulla corte d'onore, centrale all'impianto, dove svetta una magnolia.
Qui è lo spazio architettonico di maggior interesse, con il portico su colonne doriche a quattro arcate a sesto ribassato, originariamente una galleria passante, chiusa dapprima da muratura sul lato ovest e quindi tamponata verso il giardino con serramenti a vetrata. Ulteriori e contenuti elementi distintivi di questa porzione del fabbricato sono nel prospetto che, al primo piano, presenta fasce marcapiano e lesene allineate alle tre colonne.
Di rilievo sono anche gli ambienti interni della villa, in gran parte caratterizzati da apparati decorativi originari e dal cospicuo corredo di mobilio d'epoca e suppellettili; accanto, molte testimonianze documentarie che raccontano della plurisecolare storia dell'antico casato nobiliare De Barzi.
Notizie storiche
Uno dei casati più antichi di Nova è quello dei De Barzi, presente sin dal XV secolo e proprietario di una "casa di residenza" situata nel paese, non meglio identificata, come risulta dai censimenti del 1500.
Un documento del 1431 cita il passaggio di proprietà per assegnazione delle terre del Grugnotorto al capitano Baldassarre de Barziis, valoroso soldato agli ordini di Francesco Sforza. Le terre andarono così ad aggiungersi ai vastissimi possedimenti dei De Barzi nei feudi di Robecco e di Lugagnano, i cui nuclei si sono affermati nei secoli quali centri di villeggiatura della nobiltà milanese lungo il Naviglio Grande.
Le fonti documentarie fanno risalire al 1560 la presenza di una dimora con caratteri architettonici di rilevo nel minuto tessuto edificato di Nova, in prossimità della piazza centrale. E' forse quello il primo nucleo della villa, come attesterebbe ancora oggi la datazione scolpita su una trave del sottotetto. In quel momento non sono forse i De Barzi i committenti, di cui si sa esser residenti nel 1721 a Grugnotorto (nucleo rurale ad est di Nova e centro autonomo sino alla dominazione austriaca), ma probabilmente i nobili Dugnani.
Nella prima metà del Settecento il borgo di Nova era sede di alcune importanti casate del milanese, annoverando cinque dimore con annessi giardini. Con l'indagine promossa dall'imperatore Carlo VI al tempo del dominio austriaco derivò la completa rappresentazione dello stato del territorio del Ducato di Milano. Nella mappa di campagna di Nova, rilevata nel 1721, la villa è individuata con l'impianto ad U e il compendio di un grande giardino dalla forma irregolare, esteso ad ovest con una pronunciata appendice e illustrato secondo un disegno di aiuole e percorsi.
Nella lettura del tessuto edificato vicino assumono rilievo anche la Villa Pezzi, confinante a nord, con il giardino e il torchio del vino, e ad ovest quella che poi diverrà certa pertinenza di Villa De Barzi costituita dalla corte del torchio dell'olio.
E' certo che alla fine del Settecento, la famiglia De Barzì entrò in possesso della dimora, acquisendola dai Dugnani ed avviando conseguentemente importanti opere di modifica e adattamento alle esigenze che coinvolsero anche il giardino, la cui sistemazione fu forse affidata alla progettazione di Luigi Cagnola, come risulterebbe da documenti conservati dalla famiglia e rinvenuti da Donna Mariannina De Barzi.
Nel secolo successivo la rappresentazione del sito contenuta nelle mappe del Catasto Lombardo Veneto vedrà ampliato l'edificio con l'aggiunta di due ali alle spalle dell'originario nucleo, verso ovest, derivando così un impianto complessivo ad H, conseguente all'edificazione di piccoli volumi di pertinenza, certo destinati alle attività della vasta tenuta agricola.
L'attuale configurazione della dimora è il risultato degli interventi più consistenti messi in opera a partire dalla fine del Settecento, poi estesi ai primi anni del secolo successivo con la riforma del giardino. Agli ultimi discendenti dell'antico casato si fanno poi risalire le ultime modifiche che hanno interessato i prospetti principali, realizzate alla metà del Novecento. Fra queste, la chiusura mediante vetrate del portico centrale e l'apertura di due finestroni in ampliamento di precedenti finestre sulle facciate secondarie.
Il complessivo mantenimento dell'impianto originario, la regolare composizione dei prospetti e una generale buona conservazione della villa e del giardino costituiscono i presupposti per il riconoscimento alla villa De Barzi, Ferrari Ardicini, Manfredini un preciso significato storico-artistico nel contesto del comune di Nova Milanese, con una influenza che ne supera agevolmente i confini territoriali, occupando di diritto un ruolo nel più vasto sistema di ville, palazzi e dimore storiche della Brianza.
Ben condotte anche le manutenzioni dell'intero complesso, nel quale, peraltro, sono in corso opere di ristrutturazione che interessano l'adiacente Corte del torchio.
Uso attuale: intero bene: abitazione
Uso storico: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà privata
Accessibilità: In autobus:
Linea z225 Sesto San Giovanni Primo Maggio - Nova Milanese
Linea z219 Paderno Dugnano/Palazzolo - Nova Milanese - Muggiò - Monza
Linea z209 Monza - Muggiò - Desio - Bovisio Masciago - Cesano Maderno
Linea z205 Varedo - Nova Milanese - Muggiò - Monza
Per orari e mappe dei percorsi consultare il sito www.brianzatrasporti.it
Riferimenti bibliografici
Banfi M./ Baldo A., La storia di Nova,
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Ferrario Mezzadri, Elisabetta (1995)
Aggiornamento: Falsitta, Nicola (1999); Bresil, Roberto (2009)
Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele
Fotografie: Bresil, Roberto; Panella, Antonio
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-05156/
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