Abbazia di Mirasole

Opera (MI)

Indirizzo: Strada Comunale per Mirasole, 0 (P) (Fuori dal centro abitato, distinguibile dal contesto) - Opera (MI)

Tipologia generale: architettura religiosa e rituale

Tipologia specifica: chiesa

Configurazione strutturale: L'edificio è a pianta rettangolare ad aula unica con abside quadrangolare; la facciata è in cotto, con cornici decorative ad archetti pensili, due monofore, un portale ad arco ribassato e un rosone centrale. La muratura perimetrale portante è in mattoni pieni in parte intonacata. La copertura sorretta da impianto strutturale ligneo è a due falde con manto in coppi. Accanto all'abside della chiesa è collocato il campanile a pianta quadrata con caratteristica bifora all'altezza della cella campanaria.

Epoca di costruzione: inizio sec. XIII - inizio sec. XV

Descrizione

L'abbazia di Mirasole (Comune di Opera), fondata all'inizio del Duecento dagli Umiliati fuori Porta Vigentina, è uno dei rari casi lombardi di edificio religioso parzialmente fortificato. Il complesso dell'antica grangia costituisce uno degli esempi meglio conservati di corte colonica medievale; gli edifici, disposti a quadrilatero, erano circondati da un fossato e difesi da una torre munita di ponte levatoio; due ingressi, uno dalla città, l'altro dai campi, immettevano nella corte circondata da abitazioni e laboratori per la lavorazione della lana. Accanto alla corte si trovava il chiostro, strutturato su due piani, sul quale si affacciavano altri ambienti di servizio.
La chiesa, dedicata a santa Maria, risale al periodo tra XIV e XV secolo. La pianta è ad aula unica con abside quadrangolare; la facciata è in cotto, con cornici decorative ad archetti pensili, due monofore, un portale ad arco ribassato e un rosone centrale. Nel coro, voltato a crociera, è un'Assunzione della Vergine, opera di un anonimo frescante lombardo attivo verso il 1460, ancora memore dei modi di Michelino da Besozzo.
Con la soppressione dell'ordine degli Umiliati (1571) la proprietà dell'abbazia passò al Collegio Elvetico di Milano, quindi, nel 1797, all'Ospedale Maggiore, per volontà di Napoleone. All'inizio degli anni Ottanta del Novecento sono stati intrapresi lavori di restauro tesi a ricuperare la funzionalità del complesso, che sarà destinato ad ospitare il patrimonio storico-artistico della Ca' Granda (in particolare la quadreria con i ritratti dei benefattori dell'Ospedale Maggiore).

Notizie storiche

La chiesa risale alla fine del 1300, inizio 1400 e venne costruita sull'area di una chiesa precedente più piccola. L'intera abbazia era di proprietà dell'ordine dei frati umiliati, che la costruirono nel XIII sec. sotto l'insegna di quello che oggi è stato scelto come stemma della Provincia di Milano. E' l'esempio più organico di corte rustica agricola, sede al tempo stesso di lavorazioni "industriali": si tratta di attività artigianali con laboratori per la lavorazione della lana, per la tessitura e tintura dei panni. In tutto il territorio milanese quella del monastero era la sola officina a possedere i magli adatti a trasformare la lana in feltro, divenedo così in breve tempo un polo commerciale notevole. Ma un posto di primo piano avevano anche le attività agricole sul fertile territorio circostante divenendo in breve tempo un monastero-cascina, con ingresso fortificato come il vicino Castello di Carpiano.
Con la soppressione degli Umiliati, nel periodo controriformistico, la casa di Mirasole, con le sue proprietà e i suoi beni, fu ceduta al nuovo seminario che si stava costruendo a Milano per la formazione dei futuri sacerdoti destinati all'apostolato nei paesi svizzeri protestanti. La bolla di Papa Gregorio XIII che assegna la prepositura di Mirasole al collegio elvetico è del primo marzo 1582.
Nel corso del '700 gli edifici circostanti la chiesa vennero in parte modificati.
Mirasole rimase per oltre due secoli proprietà del collegio elvetico, finchè l'8 giugno 1797 Napoleone Bonaparte, vinti gli austriaci nella campagna d'Italia, decretò la soppressione del collegio ed il passaggio della proprietà di Mirasole, con tutte le sue sostanze, all'Ospedale Maggiore di Milano, che la detiene ancora oggi.
Nel 1981 l'Amministrazione dell'Ospedale Maggiore deliberò il trasferimento della sua biblioteca storico-medica e della quadreria presso l'Abbazia e affidò l'intervento di restauro a famosi architetti.
La chiesa come tutto il complesso è stata interessata da lavori di restauro iniziati il 20 maggio 1980. La zona del chiostro è stata sistemata a verde cercando di ritrovare e ripiantare le essenze che si coltivavano al tempo della sua fondazione. Infatti, attualmente è una delle più tipiche e meglio conservate corti coloniche medievali.

Uso attuale: chiesa: chiesa; corpo principale: abitazione custode/ associazioni e archivio

Uso storico: intero bene: attività produttive agricole, convento

Condizione giuridica: proprietà Ente sanitario

Ente sanitario proprietario: Fondazione IRCCS Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico

Accessibilità: orario apertura:
orario estivo (mar-set): 08.00-12.00 13.00-17.00 sab dom 10.00-12.00 13.00-19.00 chiuso mar;
orario invernale (ott-feb): 08.00-12.00 13.00-17.00 chiuso mar.
chiuso il: 19 ago-12 sett

informazioni
telefono 02 55038308 (Unità operativa "Patrimonio")
Note
Attualmente è possibile visitare solo la chiesa e l'esterno, ripsettando gli orari d'apertura; il chiostro è chiuso per restauri. Prima di recarsi all'Abbazia contattare l'Associazione per la conferma.

In auto: da Milano: da Via Ripamonti si raggiunge Opera, alla rotonda prendere per Via Marcora e poi Strada consortile per Mirasole.

Riferimenti bibliografici

Guida d'Italia del Touring club italiano. Milano, Milano 2003

La cascina milanese, Milano 1988

Comune di Opera. Cenni storici attività produttive, Milano 1975

Carbone A., Comune di Opera, s.l. 1991

Fonti e Documenti

ASMi, Mappe del Catasto di Carlo VI, 1722

Credits

Compilazione: Sibra, Graziella (1991)

Aggiornamento: Sampietro, Micaela (1998); Andreoli, Ombretta (2001); Ribaudo, Robert (2009)

Descrizione e notizie storiche: Balzarini, Maria Grazia; Ribaudo, Robert

Fotografie: BAMS photo Rodella/ Jaca Book

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).