Villa Calderara, Origoni, De Capitani D'Arzago
Paderno Dugnano (MI)
Indirizzo: Via Gramsci, 14 (Nel centro edificato storico perimetrato al 1993) - Paderno Dugnano, Paderno Dugnano (MI)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: villa
Configurazione strutturale: E' un edificio settecentesco di foggia barocchetta, frutto di successive rielaborazioni che hanno reso più complessa l'originaria impostazione ad U. Il corpo principale presenta una lunga facciata verso strada e verso l'interno due brevi ali minori della medesima altezza dell'edificio padronale. A quest'ultimo è stata successivamente aggiunta una veranda terrazzata con colonne probabilmente provenienti dall'originario porticato centrale. Di rilievo gli interni, ben conservati. Il parco, il più esteso di Paderno e il più recente tanto che non compare sulla cartografia del Brenna del 1836, giunge sino alle rive del Seveso e si sviluppa prevalentemente secondo i canoni del giardino all'inglese, solcato da un lungo viale prospettico centrato sul fronte della villa e affiancato da carpinate a galleria. L'ala delle scuderie ha muratura portante perpendicolare al lato lungo di facciata. La costruzione è in mattoni pieni con coperture di tegole in cotto.
Epoca di costruzione: sec. XVIII
Descrizione
Si tratta di un edificio settecentesco di foggia barocchetta, frutto di successive rielaborazioni che hanno reso più complessa l'originaria impostazione ad U, composta da un corpo principale, sviluppato su una una lunga facciata verso strada e da due brevi ali minori, della medesima altezza dell'edificio padronale.
Il corpo delle scuderie viene costruito nel XIX secolo verso il 1870. Sull'antico nucleo principale, nel 1936 vengono alterati i due corpi di fabbrica laterali, uno adibito a scuderie e fienili, che prolunga l'ala sud all'interno del giardino; l'altro che si addossa al lato meridionale dell'ala sud e costituisce l'attuale ingresso dell'edificio, arretrato rispetto al filo della strada. (Questi due corpi sono stati con ogni probabilità semplicemente rimaneggiati in quest'epoca poiché già la mappa teresiana ne indica la presenza, in forme simili). Al centro della corte è stata aggiunta, nella prima metà del XX sec., una veranda coperta da una terrazza, con semicolonne inserite nelle pareti. Poichè alcune di esse sono inserite anche nelle ali laterali si può supporre che per questa costruzione siano state utilizzate le colonne di un porticato centrale tamponato dall'aggiunta della veranda.
Questi due corpi sono stati con ogni probabilità semplicemente rimaneggiati in quest'epoca poiché già la mappa teresiana ne indica la presenza.
Di rilievo gli interni, ben conservati. Il parco, è il più esteso di Paderno e il più recente, tanto che non comparire sulla cartografia del Brenna del 1836. Giunge sino alle rive del Seveso e si sviluppa prevalentemente secondo i canoni del giardino all'inglese, solcato da un lungo viale prospettico centrato sul fronte della villa e affiancato da carpinate a galleria. Esiste una stele votiva datata 1908 su lato ovest dell'ala nord e una seconda stele commemorativa della visita di Filiberto di Savoia del 1920. Proprietà privata.
Notizie storiche
La villa è sicuramente della prima metà del '700, come si deduce soprattutto dai balconcini in ferro battuto sagomati all'andalusa e dalle decorazioni delle finestre affrescate secondo un gusto non raro. Risulta di proprietà della famiglia Calderara.
Dalla mappa del catasto teresiano risulterebbe un'impianto planimetrico semplificato rispetto a quello attuale. Mancano per esempio le due ali che formerebbero la planimetria ad U. La mancanza di queste parti può tuttavia dipendere dalla scala molto grande in cui è stata disegnata la mappa, non adatta quindi a definere questi dettagli. L'edificio è presente nelle stesse mappe come "casa da Massaro".
La proprietà nella prima metà dell'800 passa alla famiglia Origoni (o Arrigoni)
Successivamente, le due sorelle Origoni (o Arrigoni) si spartirono l'eredità famigliare. La maggiore, sposata poi De Capitani, acquisì questa villa mentre all'altra rimase la villa divenuta Maga per matrimonio.
Uso attuale: intero edificio: abitazione
Uso storico: intero edificio: abitazione
Condizione giuridica: proprietà privata
Riferimenti bibliografici
Langé S., Ville della provincia di Milano. Lombardia 4, Milano 1972, pp. 486-487
Binaghi Olivari M.T./ Süss F./ Bagatti Valsecchi P.F., Le ville del territorio milanese, Milano 1989, v. II p. 142
Paderno Dugnano. L'architettura civile e religiosa, Paderno Dugnano 1997
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Giambruno, Mariacristina (1993)
Aggiornamento: Mozzi, Attilio (1998); Ceratti, Alessandro (2001); Magnani, Ada (2007); Marelli, Paolo (2007)
Descrizione e notizie storiche: Magnani, Ada; Marelli, Paolo; Ribaudo, Robert
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-05430/
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