Villa Corbella Martinelli Sioli
Senago (MI)
Indirizzo: Via San Bernardo, 9 (Nel centro edificato storico perimetrato al 1993) - Senago, Senago (MI)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: villa
Configurazione strutturale: La villa presenta uno schema ad U con l'apertura verso il parco. Le attuali condizioni rendono difficoltosa la percezione d'insieme, soprattutto delle due corti collocate in rapida successione, le quali presentano ancora dei lacerti di affreschi. Poco distante dalla villa si trova la Chiesa di san Bernardo, un tempo parte del complesso. Sul retro si apre il parco ora destinato a verde pubblico, il quale non conserva più alcuna traccia dell'originario giardino all'italiana di epoca settecentesca.
Epoca di costruzione: sec. XVIII
Descrizione
La villa sorge in una posizione esterna rispetto al nucleo originario di Senago, centro che vede la realizzazione di non poche dimore nobiliari, grazie alla sua particolare conformazione geomorfologica ed alla sua posizione al margine delle Groane.
Quello che vediamo oggi purtroppo non corrisponde ai fasti che la villa deve aver vissuto in epoca settecentesca, quando la si poteva scorgere poco a poco, procedendo in quella sorta di labirinto che si veniva a creare dallo stretto andito d'accesso che conduceva ad un primo e poi ad un secondo cortile. Il corpo di fabbrica presenta uno schema ad U aperto verso il parco ed è impostato su due piani. Presenta però alcune particolarità: vi è una sporgenza sopra il tetto in posizione asimmetrica rispetto alla facciata principale, e anche sulla facciata interna si nota un ulteriore sopralzo, probabilmente innestato in epoca recente. Sulla fronte interna permangono dei lacerti di quella che doveva essere la maestosa cornice di un finto portale dipinto, chiara espressione dell'illusionismo prospettico che troviamo in numerose dimore lombarde di matrice barocca, che presentano spesso facciate esterne sobrie e lineari e sorprendenti affreschi all'interno, già nelle corti. Gli ambienti interni sono stati ampiamente rimaneggiati durante il periodo della presenza degli arcivescovi milanesi, i quali dal 1820 la impiegano la villa come residenza estiva dopo averla ricevuta in dono dalla famiglia Martinelli. Le sale conservano ancora delle decorazioni che andrebbero riportate in luce e studiate, soprattutto quelle collocate nelle ariose ali laterali. I giardini all'italiana che comparivano in una stampa ottocentesca sono andati irrimediabilmente perduti. Poco distante dall'ingresso si trova la chiesetta di S: Bernardo, un tempo parte della villa.
Notizie storiche
I numerosi appellativi con cui è tradizionalmente denominata la villa indicano gli altrettanto molteplici passaggi di proprietà a cui il monumento ha dovuto sottostare nel corso dei secoli.
In origine apparteneva ai Corbella, e nelle mappe catastali effettuate all'epoca di Carlo VI negli anni venti del Settecento risulta appartenere a Ludovico Corbella, mentre nel 1760 è di proprietà di un prelato, Ludovico, altro esponente della medesima dinastia. In quest'epoca l'edificio è già caratterizzato da un giardino, e appare denotato da un corpo ad L verso la strada, e da un fabbricato sul retro, elementi che secondo la bibliografia di riferimento si mantengono nella successiva realizzazione della struttura dalla forma ad U. Queste peculiarità servirebbero a spiegare la disarmonia e la disomogeneità avvertibili nel corpo mediano del complesso.
La famiglia Martinelli subentra ai Corbella e successivamente lascia la dimora agli Arcivescovi di Milano, affinché ne ricavino la loro residenza estiva. In seguito alle leggi emanate nel 1866 si assiste alla deleteria vendita all'asta del complesso che diviene proprietà di Angelo Sioli. Da questo momento in poi il palazzo perde ogni connotazione di edificio nobiliare. Poco distante dal corpo principale vengono infatti edificati opifici e viene sacrificata un'ampia parte di giardino.
Il complesso è attualmente interessato da un vasto restauro. Acquisito dal Comune di Senago verrà successivamente adibito ad uffici municipali (ospiterà tra l'altro la sede della polizia municipale e dei servizi sociali).
Uso attuale: villa: servizi
Uso storico: intero edificio: abitazione
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Accessibilità: Come arrivare
In auto da Milano: Strada Statale dei Giovi, uscita Senago
Tram: Milano Affori - Limbiate fermata Senago Castelletto da cui è possibile prendere la linea GTM H306 Palazzolo-Cesate
autobus: Da Milano Stazione Centrale bus 620 Milano-Senago
Info Utili
orario apertura: lun, mer, ven 08.30>11.30; mar e gio 10.00>13.00 e 16.00>18.00
Note
Per informazioni sulla visita contattare l'Ufficio Cultura Comune di Senago
Riferimenti bibliografici
Langé S., Ville della provincia di Milano. Lombardia 4, Milano 1972, pp. 532-533
Vazzoler G.M., Senago, testimonianze storiche, Le ville di Senago, breve sguardo, Senago 1991, p. 382
Fonti e Documenti
ASMi, Catasto, Mappe del Catasto Teresiano, 3409, f. 11
ASMi, Catasto, Mappe del Catasto Lombardo Veneto, 2798, f. 7
ASMi, Catasto, Mappe, Nuovo Catasto Terreni, 423, f. 7
Credits
Compilazione: Mascione, Maria (1993)
Aggiornamento: Mozzi, Attilio (1998); Bolandrini, Beatrice (2006); Sotgia, Chiara (2006)
Descrizione e notizie storiche: Bolandrini, Beatrice; Sotgia, Chiara
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-06699/
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