Villa La Torretta - complesso
Sesto San Giovanni (MI)
Indirizzo: Via Caduti sul lavoro (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Sesto San Giovanni (MI)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: villa
Configurazione strutturale: La pianta della villa si articola in due corti, nobile e rustica, entrambe aperte sul giardino, che definiscono una forma assimilabile ad una "E" (o a U doppiata), con due bracci di pari lunghezza ed uno più corto. Le strutture verticali sono costituite, per la maggior parte, da muratura portante in laterizio, variamente disposto, con file di ciottoli in alcuni punti. In occasione dell'intervento per il riuso della villa, alcune parti della corte rustica sono state ricostruite, parzialmente o integralmente. Se si eccettuano le parti di recente costruzione, nelle quali si presume siano stati realizzati solai con tecnologie moderne, le strutture orizzontali sono in legno, con orditura primaria e secondaria, e presentano soffitti a cassettoni (in parte ancora originari). Alcune sale e parte del portico sono coperti con volte, strutturali o in cannucciato. Le coperture, con struttura in legno, sono rivestite in coppi.
Epoca di costruzione: fine sec. XVI - sec. XVII
Comprende
Descrizione
Si incontra villa Torretta appena superato il confine nord ovest di Milano, alla periferia di Sesto San Giovanni: 'celata' in parte da edilizia residenziale recente, lascia intravvedere l'abside dell'oratorio, oltre il muro di cinta, e la torre che da sempre le dà il nome; il contesto è totalmente cambiato nel giro di pochi anni e rispecchia la crescita industriale di quest'area urbana. La Torretta è chiusa tra arterie di traffico continuo, che perimetrano anche l'originario giardino, perduto, oggi uno spazio aperto, in corso di sistemazione, collegato alla distesa verde del Parco Nord.
Dopo anni di usi impropri e un periodo di totale abbandono, che l'hanno trasformata nella "cascina Torretta", è stata recentemente 'riscoperta': non più villa di delizia privata, ma moderno albergo a cinque stelle. Il recente intervento, nonostante gli intendimenti filologici dichiarati, ha comportato rifacimenti e completamenti sia nell'architettura sia nelle decorazioni, ma rimane il merito di aver reinserito in un ciclo vitale un bene di rilievo, forse la villa più suggestiva di Sesto, pur con l'immagine patinata, che la funzione e l'approccio al restauro hanno comportato.
Due corti, rustica e nobile, affiancate, disposte su tre lati e rivolte al giardino, ne definiscono la pianta a doppia "U"; ad un'estremità della corte nobile si innalza la torretta angolare. La struttura, di tre e quattro piani, è semplice; la movimentano le aperture, in parte a lungo tamponate, la successione di serliane al piano alto della facciata meridionale, riproposte nella torretta, il portico seicentesco a piano terra rivolto al giardino e le logge architravate superiori. Il restauro ha rivelato, all'interno, ciò che per anni era rimasto coperto sotto strati di calce e nascosto da soppalchi: affreschi estesi all'intera parete o alla sola fascia alta dei saloni, sotto volte o soffitti cassettonati dipinti.
L'interesse per gli affreschi impone una tappa obbligata all'oratorio, parallelo al fronte sud della villa: anticipato dal portale di forme barocche, è riconducibile al linguaggio di alcune chiese tardorinascimentali. Un'unica navata, conclusa da una cappella quadrata che accoglie l'altare, si distingue per un ciclo decorativo esteso a pareti e volte: molte sono state le ipotesi per identificare lo sconosciuto autore di affreschi di tale valore, riconducibili alla scuola dei Procaccini.
Notizie storiche
Alcune leggende, non supportate da testimonianze, circondano le origini della Torretta: si narra che fu proprietà della regina Teodolinda e che fu un luogo fortificato annesso alla vicina Bicocca degli Arcimboldi, alla quale la collegherebbe un lungo cunicolo. Le strutture architettoniche e due lapidi (una delle quali ancora posizionata sulla facciata dell'oratorio), datate 1607, inducono, tuttavia, a ritenere che villa e oratorio siano state costruite, o ricostruite su strutture precedenti, tra gli ultimi anni del XVI secolo e i primissimi del XVII. Le lapidi sono dedicate alla contessa Delia Spinola Anguissola: sua la volontà di edificare una villa di campagna, facilmente raggiungibile in giornata da Milano. Presto, accanto alla casa padronale, si costituì una comunità autonoma, composta da contadini e artigiani, favorita dalla lontananza dai centri abitati di Milano e Sesto San Giovanni. Gli affreschi dell'oratorio sarebbero stati realizzati tra 1610 e 1621, per iniziativa del successivo proprietario, Giovan Girolamo Marino; intorno agli stessi anni, o poco dopo, si collocherebbero anche gli affreschi dei saloni principali, al piano nobile della villa. L'edificio, oggetto di interventi diversi nel corso degli anni, ebbe vari proprietari (tra gli altri, i Serbelloni, poi Serbelloni-Busca, gli Stanga, i De Ponti, note famiglie milanesi e sestesi), fino al passaggio, nel 1903, alla società Ernesto Breda, che prelude a una lunga fase di decadenza. La Torretta è utilizzata come edificio rurale e come dormitorio per le maestranze; i saloni sono controsoffittati, le stanze frazionate in locali più piccoli, logge e portici chiusi per sfruttare al massimo gli spazi. Si aggiungono i due incendi del 1925 e della primavera 1933, che degradano ulteriormente il complesso e costringono i residenti a spostarsi. Segue l'abbandono. Fino al vincolo della Soprintendenza, del 1961, e fino all'acquisto, venti anni più tardi, da parte del Consorzio Parco Nord Milano e agli interventi provvisionali per salvare quanto rimaneva della ricchezza della villa, nell'attesa di definirne le sorti. Una convenzione con il Consorzio ha, infine, previsto, per un tempo determinato, il godimento in diritto di superficie dell'immobile ad un operatore privato, che, dal 1997, ha avviato la trasformazione del bene nell'hotel Villa Torretta.
Uso attuale: intero bene: albergo
Uso storico: intero bene: abitazione; intero bene: abitazione collettiva, cascina
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Accessibilità: Come arrivare
In auto da Milano: percorrere l'intero Viale Fulvio Testi, all'ingresso del territorio del Comune di Sesto, svoltare a sinistra.
Ferrovia Treno FS da M2 Garibaldi o Lambrate, fermata Sesto San Giovanni.
Metropolitana M1 Sesto San Giovanni.
Autobus: ATM (723) da M2/M3 Centrale.
Note
Il complesso è in gestione ad un albergo e centro congressi omonimo.
Per informazioni sull'accesso: www.villatorretta.it
Riferimenti bibliografici
Lincoln Cadioli P., Sesto S. Giovanni. Quindici secoli di storia sestese, Sesto San Giovanni 1954, pp. 61-70
Lincoln Cadioli P., Sesto San Giovanni dalle origini ad oggi, Sesto San Giovanni 1964, pp. 41-46
Langé S., Ville della provincia di Milano. Lombardia 4, Milano 1972, pp. 540-542
Immagini di Sesto antica, Sesto San Giovanni 1980, pp. 49, 52, 92, 100
Spampinato A.G., Profili di Sesto antica. Storia aneddotica di fatti, personaggi, ricordi e curiosità, Sesto San Giovanni 1980, pp. 89-91
Geminiani A./ Geminiani A./ Macchi R., Sesto S. Giovanni immagini di una storia, Sesto San Giovanni 1981, pp. 36, 295, 316-317
Geminiani A./ Nicolini T., Cultura e paesaggio a Sesto. Le ville, Milano 1984, pp. 42-53
Binaghi Olivari M.T./ Cereghini B./ Coppa S., Affreschi a Sesto San Giovanni. Cicli decorativi nelle ville del territorio, Sesto San Giovanni 1988, pp. 94-113
Sesto San Giovanni storia arte cultura, Cinisello Balsamo 1989
Binaghi Olivari M.T./ Süss F./ Bagatti Valsecchi P.F., Le ville del territorio milanese, Milano 1989, v. II p. 146
La Torretta, Sesto San Giovanni 1997
Enciclopedia Sesto San Giovanni, 2000
Villa Torretta Milano, Roccafranca 2002
Azzi Visentini M./ Cassanelli R./ Langè S./ Malovini C., Ville di delizia nella provincia di Milano, Milano 2003, pp. 90-97, 235
Fonti e Documenti
ASMi, Catasto, Mappe del Catasto Teresiano, 3441, ff. 7-12
ASMi, Catasto, Mappe del Catasto Lombardo Veneto, 2814, f. 9
ASMi, Catasto, Mappe del Catasto Lombardo Veneto, allegato di rettifica, 2814, foglio unico
ASMi, Catasto, Mappe, Nuovo Catasto Terreni, 427, f. 9
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Ceratti, Alessandro (2002)
Aggiornamento: Piccolo, Olga (2006); Varalli, Francesca (2006)
Descrizione e notizie storiche: Piccolo, Olga; Varalli, Francesca
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-06841/
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