Villa Cotta

Varedo (MB)

Indirizzo: Vicolo Maurizio e Lazzaro, 30 (Nel centro abitato, integrato con altri edifici) - Varedo (MB)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: casa

Configurazione strutturale: Aggregato edilizio con impianto a corte rettangolare elevato sino a tre piani, costituito da muratura continua in laterizio, solai su travatura di legno e latero-cemento, copertura su capriate con tetto semplice a falde e manto a coppo in laterizio.

Epoca di costruzione: sec. XVIII - 1855

Descrizione

Il nucleo storico di Varedo è riconoscibile nel fitto tessuto edificato a cortina lungo la viabilità di attraversamento principale, dalle vie Umberto I e via Vittorio Emanuele II lungo la direttrice di collegamento tra Limbiate, Desio e Nova Milanese. Contrapposto è l'asse stradale che si diparte dalla centrale piazza della Pace, simbolica rappresentazione dell'autorità civica con il Municipio, negli spazi dell'antica Villa Medici di Marignano, e religiosa con la Chiesa dei SS. Apostoli Pietro e Paolo.
Dalla piazza, riformata in anni recenti, si allunga verso nord la via San Giuseppe sino a piazza Volta, dove un tempo era una foppa. Proseguendo con la via Gaetana Agnesi, dopo un breve tratto s'imbocca a sinistra il vicolo Maurizio e Lazzaro, antichissimo percorso che si addentra nello spazio della corte conosciuta localmente come la Lazzara, tra case di abitazione e rustici di pertinenza.
Lo spazio è organizzato sull'allineamento delle cortine edilizie a due piani disposte ai bordi dei lotti, all'interno dei quali si aprono cortili un tempo anima dei rapporti di vicinato, orti e giardini. Addentrandosi nel vicolo e superata la prima corte a sinistra, si giunge attraverso un andito carraio ad arco ribassato alla corte di Villa Cotta, dimora di antichi connotati signorili che emergono tra le pesanti alterazioni del prospetto principale. L'ambiente di cortile oggi risulta alquanto modesto, ma questo di per sé non sarebbe motivo di detrimento se a ciò non si accompagnassero le testimonianze negative del recente intervento di ristrutturazione dell'edificio principale allineato a destra, elevato su tre piani, il cui infelice esito si legge nel prospetto deturpato dall'infilata di due massicce balconate chiuse da muratura che ha sostituito il preesistente ballatoio a ringhiera che distribuiva i locali al primo piano. Rimangono a memoria le undici mensole in pietra scolpite a disegno mistilineo.
La facciata alterata mantiene il dato storico delle aperture ad arco ogivale che, in qualche caso, singolarmente conservano i serramenti più antichi, accanto ai piedritti in pietra delle porte d'ingresso agli alloggi derivati dall'ultimo passaggio di proprietà.

Notizie storiche

I documenti più antichi oggi rinvenuti individuano la proprietà della corte alla casata Cotta, una delle più antiche del patriziato milanese, fra i principali proprietari terrieri di Varedo fra il XVI e il XIX secolo. Già nel Cinquecento la presenza della famiglia Cotta nel paese ha grande rilievo per le ampie possessioni, seconde solo a quelle di D. Alessandro Gallina; in un documento del 1556, infatti, D. Pomponio Cotta risulta proprietario di 1783,36 pertiche di terreni, la maggior parte delle quali, 1278, tenute ad aratorio, 339 a vite e 114 a bosco. Porzioni minori sono registrate a orto.
Nella mappa Carlo VI disegnata nel 1721 a seguito della misurazione del territorio del Ducato di Milano, poi confluita nel censo del catasto teresiano entrato a regime sotto Maria Teresa d'Austria, il sito risulta edificato solo in parte, con l'evidenza della cortina edilizia lungo il tracciato che ha preso poi il nome di vicolo Maurizio e Lazzaro. È peraltro individuato il lotto rettangolare in seguito edificato al bordo, dando forma definitiva alla Villa Cotta sul luogo che è stato per secoli sede della dimora principale della famiglia, e da questa agli eredi.
La tavola del nuovo estimo riporta l'assetto proprietario dei luoghi nella prima metà del Settecento, identificato nel Signor Corti erede Cotta, il quale deteneva la propria abitazione al numero 249, mentre l'edificio al numero 248 corrisponde a una casa da massaro, occupata dal conduttore dell'azienda agricola della proprietà, ampliata con alcune campagne in affitto dall'Ospedale Santa Corona di Milano.
A quel tempo i fratelli Cotta erano proprietari anche di alcuni edifici allineati alla via Longa, di fronte alla proprietà dei baroni Bagatti e in corrispondenza dell'attuale cortina edilizia che delimita la Villa Bagatti Valsecchi, e della corte interna all'edificio attestato tra via Vittorio Emanuele II e via Madonnina.
La famiglia ebbe eredi diretti sino alla fine del XIX secolo, quando per successione ereditaria caseggiati e terreni passarono dapprima ai discendenti collaterali fratelli Corti e in seguito ai signori Borrona, Buzzi e Riva Andreotti in seguito al matrimonio con le figlie dell'ultima discendente della famiglia Corti, la signora Maria Antonia maritata Borrona.
Nel XIX secolo la villa, ormai definita nella sua forma e nettamente rilevata nella cartografia del catasto Lombardo Veneto, fu in parte proprietà dell'imprenditore tessile Luigi Redaelli, al quale subentrò nel 1847 Gaspare Maggioni che rilevò il laboratorio localizzato nella seconda corte, rimasto in attività per alcuni decenni sino alla morte dell'ultimo proprietario.
Alla metà del Novecento gli affittuari che da anni occupavano le due corti e Villa Cotta divennero proprietari, acquistando gli immobili dagli eredi Maggioni.

Uso attuale: intero bene: abitazione

Uso storico: intero bene: abitazione

Condizione giuridica: proprietà privata

Accessibilità: l'accessibilità al bene, a destinazione residenziale di condizione privata, è limitata agli spazi esterni.

Vimercate, principali collegamenti:

trasporto privato su strada:
Tangenziale Est A51, uscita Vimercate;
trasporto pubblico su ferrovia e strada:
Milano, Stazione FS Porta Garibaldi, Linea S8 e R,, Carnate FS interscambio autobus, Nord Est Trasporti Linea z3216 (Carnate, Mezzago, Trezzo d'Adda), Linea z319As (Vimercate-Ronco Briantino);
Metropolitana linea 2, direzione del capolinea Cologno Nord, quindi autobus Nord Est Trasporti Linea z322 (Cologno Nord - Trezzo sull'Adda), Linea z323 (Cologno Nord - Vimercate);
trasporto pubblico su strada:
Nord Est Trasporti, Linea z 320 Arcore Stazione Fs-Vimercate-Porto d'Adda; z321 Monza Stazione Fs-Vimercate-Trezzo Porto d'Adda-Mezzago; z221 Milano Bicocca-Sesto Stazione Metropolitana M1 FS Monza-Carate Brianza-Giussano-Mariano Comense;
trasporto pubblico urbano su strada:
linee Circolare Destra e Circolare Sinistra, Vimercate-Centro Polivalente Usmate Velate, Velasca-Stazione FS Arcore.

Riferimenti bibliografici

Merico F., Varedo la sua storia la sua gente, Varedo 1986

Merati M., Varedo dalle origini ai nostri giorni, Mazzotta, Milano 2001

Credits

Compilazione: Correggi, Monica (1994); Salerni, Patrizia (1994)

Aggiornamento: Garnerone, Daniele (2011)

Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele

Fotografie: Garnerone, Daniele

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