Compreso in: Corte Crivelli - complesso, Vimercate (MB)
Corte Crivelli - complesso
Vimercate (MB)
Indirizzo: Via Tomaso Gallarati Scotti, 37 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Oreno, Vimercate (MB)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: casa
Configurazione strutturale: Edificio di forma regolare con impianto a U elevato su due piani, costituito da muratura continua in laterizio, solai su travatura di legno e metallo, copertura su capriate con tetto semplice a falde e a padiglione e manto a coppo in laterizio.
Epoca di costruzione: sec. XVII - prima metà sec. XVIII
Descrizione
Posto in posizione di leggera altura e nord-ovest di Vimercate, Oreno è un piccolo abitato che mantiene nel centro storico l'assetto urbanistico costituito da alcuni rilevanti dimore della nobiltà milanese in un sistema edificato costituito da aggregati a corte e cortine edilizie al margine delle strade di attraversamento.
La piazza dove si eleva l'ottocentesca chiesa di San Michele, opera di Giacomo Moraglia su un preesistente edificio del Cinquecento, è lo spazio pubblico al quale fanno riferimento urbanistico insediamenti e dimore storiche che strutturano il centro monumentale.
Poco discosta dalla Villa Gallarati Scotti è la Corte Crivelli, significativo episodio che emerge dal tessuto edilizio storico e oggi sede del Centro Diurno omonimo, immediatamente raggiunta seguendo il percorso che si stacca verso est lungo via Tommaso Scotti.
La strada delimitata da basse cortine edilizie piega poi a sinistra, con un breve tratto che inquadra al fondo il settecentesco palazzetto, preceduto dalla muratura di cinta nella quale è aperto il cancello d'ingresso, delimitato da due pilastri sormontati da pigne lapidee.
Dall'esterno, il luogo rivela caratteri architettonici di una composta dimora padronale, con la corte a rizada delimitata da fabbricati su tre lati, il cui nucleo principale è organizzato su una pianta a L, con corpo centrale di maggiore profondità. Elevato su due piani e concluso da una copertura a padiglione, l'edificio prospetta sulla corte con un portico aperto in tre campate per colonne di pietra di foggia dorica, e un loggiato soprastante con archi ribassati. L'ala a est presenta un prospetto di semplice composizione, con finestre talvolta murate e un ballatoio di distribuzione su mensole di legno.
Più basso, il fabbricato a ovest era prevalentemente destinato a pertinenza rustica, forse stalle e ricoveri di attrezzi, e ospita oggi i laboratori della Bottega di Nazareth. Ristrutturato secondo un programma unitario che ha coinvolto l'intera corte, l'edificio presenta una dignitosa immagine architettonica, della quale sono partecipi anche le sottolineature in facciata delle lesene corrispondenti alle originarie pilastrate e delle ghiere di mattoni posati di costa sopra talune porte e finestre.
Oggi alla Corte Crivelli gli ospiti, adeguatamente assistiti, possono socializzare anche negli spazi attrezzati a laboratori di falegnameria, cartotecnica, e tessitura con telaio a mano per le attività manuali supportate anche da corsi di decorazione su vetro e stoffa, corsi di tessitura e tecnica dell'arazzo.
Notizie storiche
L'abitato di Oreno, sede comunale sino al 1929 quando fu assorbito entro i confini amministrativi di Vimercate, ha mantenuto il tessuto edificato storico più significativo e unitario, nel quale emergono i complessi delle ville e dei palazzi edificati nei secoli scorsi, durante la lunga stagione culturale ed artistica della villeggiatura agreste del patriziato milanese. L'amenità del luogo, poco distante dal capoluogo e caratterizzato da una contenuta altura sulla campagna ben coltivata, è riconoscibile anche nel rapporto tra le sontuose dimore e il tessuto edilizio minore, aggregato a corte e distribuito a cortina lungo le tortuose strade di attraversamento interno.
L'origine del sito è legata all'insediamento di un convento francescano, della cui fondazione si ha notizia in documenti del 1251, poi ricostruito e ampliato nel XV secolo dai frati Amadeiti - soggetti alla riforma del Beato Amadeo Menez de Sylva - ai quali subentrarono i Frati Minori Conventuali, rimasti sino alla soppressione.
La grandiosa opera di censimento delle proprietà fondiarie del Ducato di Milano, condotta sotto il dominio austriaco nel corso di quasi mezzo secolo, tra il 1718 e il 1760, portò alla perfetta conoscenza dello stato del territorio. Nella mappa di Oreno il sito della corte risulta nettamente individuato al margine sud occidentale della proprietà ed identificato come "casa da massaro con l'orto", proprietà dei Reverendi Padri di San Francesco. A quel tempo, Oreno contava circa 800 abitanti.
Alla soppressione del 1769 col decreto di Maria Teresa d'Austria l'intero complesso conventuale fu alienato, restando a lungo nei possedimenti della famiglia Borromeo.
Il fabbricato a U aperto su corte ha mantenuto immutato l'impianto planimetrico nelle tavole ottocentesche del Catasto Lombardo Veneto, poi confermato nelle successive soglie storiche di indagine sino ai giorni nostri.
Fu solo alla metà del Novecento che l'antico convento tornò a pulsare di vita, con la donazione del Conte Giancarlo Borromeo all'Ordine dei Frati Minori Cappuccini. Successivamente l'edificio è stato concesso in comodato d'uso dai Padri Cappuccini all'Amministrazione comunale di Vimercate, affinché fosse utilizzato come sede di assistenza per anziani e bisognosi. Dal progetto di risanamento è derivato il centro diurno per anziani, strutturato per fornire assistenza qualificata ad una ventina di ospiti autosufficienti o inabili e punto di aggregazione per persone con deficit di socialità.
Con la sentita partecipazione della cittadinanza, il 31 marzo 2001 l'allora sindaco Enrico Brambilla e Padre Rocco, superiore dei frati Cappuccini di Oreno, hanno celebrato la cerimonia di inaugurazione del Centro Diurno Corte Crivelli.
Uso attuale: intero bene: centro assistenziale
Uso storico: intero bene: convento; intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Accessibilità: l'accessibilità al bene è totale, nei limiti determinati dalla destinazione a servizio sociale.
Vimercate, principali collegamenti:
trasporto privato su strada:
Tangenziale Est A51, uscita Vimercate;
trasporto pubblico su ferrovia e strada:
Milano, Stazione FS Porta Garibaldi, Linea S8 e R,, Carnate FS interscambio autobus, Nord Est Trasporti Linea z3216 (Carnate, Mezzago, Trezzo d'Adda), Linea z319As (Vimercate-Ronco Briantino);
Metropolitana linea 2, direzione del capolinea Cologno Nord, quindi autobus Nord Est Trasporti Linea z322 (Cologno Nord - Trezzo sull'Adda), Linea z323 (Cologno Nord - Vimercate);
trasporto pubblico su strada:
Nord Est Trasporti, Linea z 320 Arcore Stazione Fs-Vimercate-Porto d'Adda; z321 Monza Stazione Fs-Vimercate-Trezzo Porto d'Adda-Mezzago; z221 Milano Bicocca-Sesto Stazione Metropolitana M1 FS Monza-Carate Brianza-Giussano-Mariano Comense;
trasporto pubblico urbano su strada:
linee Circolare Destra e Circolare Sinistra, Vimercate-Centro Polivalente Usmate Velate, Velasca-Stazione FS Arcore.
Riferimenti bibliografici
Dozio G., Notizie di Vimercate, Agnelli, Milano 1853
Cazzani E., Storia di Vimercate, Penati, Vimercate 1975
Merati A., Antichità vimercatesi, Pro cultura 1968
AA.VV., Lombardia, Touring Club Italiano, Milano 1985
Barzaghi L., Corti e cascine nei territori di Vimercate ed Oreno fra il 1750 e il 1900 (tesi di laurea, Università degli Studi di Milano, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 1990-1991,
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Gibelli, Silvia (1993)
Aggiornamento: Salerni, Patrizia (1998); Bresil, Roberto (2009); Vicini, Emanuele (2009); Garnerone, Daniele (2011)
Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele
Fotografie: Bresil, Roberto; Garnerone, Daniele; Vicini, Emanuele
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-09371/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).