Villa Foppa
Vimercate (MB)
Indirizzo: Piazza San Michele, 5 - Vimercate (MB)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: palazzo
Configurazione strutturale: La villa presenta una pianta ad L aperta verso il giardino. Il corpo di fabbrica principale che da sulla piazza S. Michele è caratterizzato dalla presenza di un portico al piano terreno a tre arcate a sesto ribassato posizionato non in mezzeria della prospetto ma su un lato, e ai piani superiori da una rigorosa disposizione delle finestre. La copertura è a padiglione con manto in tegole a coppo in laterizio.
Epoca di costruzione: sec. XVIII
Descrizione
Posta in felice posizione d'altura e nord/ovest di Vimercate, Oreno ha visto costituirsi un complesso sistema urbanistico tra edifici minori e maggiori, parchi e giardini, strade, viali e percorsi di connessione che strutturano un centro divenuto monumentale.
Qui si erge la ottocentesca chiesa di San Michele, opera di Giacomo Moraglia su un preesistente edificio del Cinquecento, alta di facciata sul sagrato, platea con la quale hanno riferimento urbanistico e monumentale il complesso di villa Gallarati Scotti, di poco arretrata e preceduta dal viale di accesso, Villa Borromeo con il Casino di Caccia, il Convento di San Francesco e la vicina Villa Foppa, episodio significativo che emerge dal tessuto edificato del nucleo storico.
Il palazzo è delimitato ad ovest, verso lo spazio pubblico, da una muratura intonacata nella quale si aprono porzioni provviste di inferriata a punta di lancia. Accanto all'ingresso pedonale si apre il passo carraio, arretrato entro una muratura ad esedra, con un cancello in ferro battuto inquadrato da pilastri sormontati da vasi in pietra.
All'interno di un lotto di forma trapezoidale l'edificio si allunga complessivamente con una pianta ad L appena pronunciata, con il corpo principale arretrato dal limite stradale su cui si allinea la muratura di bordo, piazzetta interna e cortile d'onore cui fa da fondale la facciata principale, alta su tre piani.
Pur con elementi compositivi che sfuggono alla regola di simmetria, il prospetto presenta una equilibrata e coerente composizione nel rapporto tra pieni e vuoti. Decentrato a sinistra è un triportico su colonne con archi ribassati, atrio di ingresso al palazzo al quale si accede salendo una contenuta gradinata di pietra. Ai due livelli superiori si ripetono regolarmente finestre e porte finestre, incorniciate da fasce modanate con chiave di volta, lievemente sporgenti, che la finitura in contrasto cromatico rende nettamente evidenti.
Due balconcini in ferro battuto posti a lato consentono l'affaccio al terzo livello, concluso da una fascia sottogronda che riprende il colore delle cornici delle finestre.
L'intervento di risanamento e restauro realizzato negli ultimi anni è stato condotto con una attenta valutazione delle molteplici valenze architettoniche ed artistiche, garantendo altresì una funzione polivalente degli ambienti interni, dove oggi trovano spazio il Centro Sociale Parrocchiale, un circolo ACLI ed un istituto di credito.
La facciata principale ha così recuperato l'antico respiro sopito nel tempo, con la rimozione dei serramenti vetrata che chiudevano il portico e la riapertura dell'infilata delle tre finestre tamponate alla metà del Novecento.
All'interno sono tutt'ora presenti e restaurati alcuni soffitti dipinti ed uno stacco di affresco raffigurante San Gregorio e il drago.
Rimangono nel cortile interno del palazzo alcuni reperti archeologici, concrete testimonianze dell'antica presenza romana nel territorio di Vimercate.
Non fa difetto alla percezione della compiuta architettura del nobile palazzo il contiguo edificio su due piani, quantomeno per la sua porzione addossata a nord, le cui due facciate sviluppate ad L presentano un portico su colonne di pietra che sorreggono una trabeazione lignea.
Notizie storiche
Le origini del nucleo abitato di Oreno si fanno risalire alla presenza romana; documenti attestano ruolo e consistenza dell'abitato sin dall'anno 853, ma è soprattutto nel volger dei successivi secoli che il luogo si è affermato come riferimento privilegiato del ricco patriziato milanese.
Ville e palazzi di rappresentanza sono state la manifestazione più evidente di una stagione artistica, ma anche il riflesso di supremazia politica e culturale per la presenza nel territorio di Oreno di una delle più potenti e colte famiglie milanesi, quella del conte Gallarati Scotti che vi elesse dimora in una delle più celebrate ville agresti del milanese.
Villa Foppa fu edificata nel corso del XVIII secolo su commessa del marchese Cesare Augusto Foppa che qui volle la propria sede di villeggiatura, e dell'epoca mantiene gli elementi tipici barocchetti, mantenuti nel successivo intervento di adattamento di metà Ottocento che conferirì all'edificio l'impronta tardo neoclassica giunta sino a noi.
A quel tempo, il marchese volle un sontuoso palazzo che prese forma con gli elementi tipici della stagione del barocchetto lombardo. L'impianto allungato in forma di L appena accennata si sviluppava con un triportico disassato sulla facciata principale, rivolta ad ovest, verso la piazza su cui si eleva la chiesa di San Michele, su colonne ad arco ribassato con 21 stanze d'abitazione di varia dimensione, con saloni di rappresentanza al piano terra e stanze per il riposo ai piani superiori.
Attraverso l'indagine promossa dall'imperatore Carlo VI al tempo del dominio austriaco derivò la completa rappresentazione dello stato del territorio del Ducato di Milano. Nelle mappe di campagna di Oreno, rilevate nel 1721, il sito della villa risulta edificato col compendio di un grande giardino esteso a sud, illustrato secondo un disegno a comparti di aiuole e percorsi all'italiana.
La vicenda della villa individua nel 1833 il passaggio di proprietà, unitamente ad altri beni e fondi terrieri, dal marchese Cesare Augusto Foppa al nobile Giulio Mozzoni. All'acquisizione seguirono poi gli interventi di modifica e adattamento alle esigenze e diverse destinazioni della nuova proprietà.
I sontuosi ambienti interni erano un tempo arredati con mobilio di pregiata fattura artigianale e riccamente decorati, con pitture a soffitto e a parete, cui si aggiungevano tele e stampe, in parte provenienti dal palazzo milanese della famiglia.
Alla metà del Novecento si conclude un nuovo passaggio di proprietà, quando l'edificio, venuta meno la sua funzione primaria di luogo di residenza privilegiata, versa in precarie condizioni. E' il 1948 quando è sancito l'acquisto da parte della Parrocchia di Oreno che ne manterrà il possesso per alcuni decenni. Risale al 1984 l'ultima variazione nell'assetto proprietario, occasione nella quale subentra l'Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero.
Uso attuale: intero bene: abitazione
Uso storico: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà privata
Accessibilità: In auto da Milano:
Seguire le indicazioni per Lecco/Tangenziale Nord/Tangenziale Est/Usmate Velate/Venezia/A52/A4/A51/E64/E70 ed entra in A51/Tangenziale Est
Prendere l'uscita 19-Vimercate Sud verso Via Bergamo/SP2
Da Milano: Dalle stazioni Fs di Porta Garibaldi e Centrale, treni in direzione Carnate, Bergamo o Lecco (sempre via Carnate). Scendere alla stazione Fs di Arcore. Da lì, la linea Z319 o Z320
MM2 (metropolitana linea 2 verde) fino al capolinea di Cologno Nord. Da lì, autobus NET linea Z322 (Cologno Nord - Trezzo sull'Adda) o Z323 (Cologno Nord - Vimercate).
Da Lecco: Treni Fs in direzione Milano. Scendere alla stazione Fs di Arcore. Da lì, la linea Z319 o Z320
Da Bergamo e da Brescia: Treni Fs in direzione Milano, via Carnate. Scendere alla stazione Fs di Arcore. Da lì, la linea Z319 o Z320
Da Monza e da altre località: consultare il sito www.trasporti.regione.lombardia.it
Per orari e mappe dei percorsi consultare il sito www.nordesttrasporti.it
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Gibelli, Silvia (1993)
Aggiornamento: Salerni, Patrizia (1999); Bresil, Roberto (2009); Vicini, Emanuele (2009)
Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele
Fotografie: Bresil, Roberto; Vicini, Emanuele
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-09372/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).