Compreso in: Corte S. Caterina - complesso, Vimercate (MB)
Corte S. Caterina - complesso
Vimercate (MB)
Indirizzo: Via S. Caterina, 4 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Oreno, Vimercate (MB)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: casa
Configurazione strutturale: Nucleo edilizio con impianto a corte quadrangolare elevato sino a tre piani con il corpo centrale, costituito da muratura continua in laterizio, solai su travatura di legno e metallo, copertura su capriate con tetto semplice a falde e manto a coppo in laterizio.
Epoca di costruzione: sec. XVII - ante 1721
Descrizione
Posta in felice posizione di lieve altura e nord-ovest di Vimercate, Oreno ha visto costituirsi un complesso sistema urbanistico tra edifici minori e maggiori, parchi e giardini, strade, viali e percorsi di connessione che strutturano un centro divenuto monumentale.
Dalla piazza dominata dall'ottocentesca chiesa di San Michele, opera di Giacomo Moraglia su un preesistente edificio del Cinquecento, il percorso si allunga sinuoso nel fitto tessuto edificato che, tra i maggiori sistemi di Villa Gallarati Scotti, Villa Borromeo, Villa Foppa e il Convento di San Francesco, si dispiega con episodi minori ed espressivi dell'unitarietà urbanistica e architettonica del nucleo storico.
Con un breve tratto percorso a piedi attraverso via Tommaso Gallarati Scotti, e superato il sito della Corte Crivelli, si giunge all'intersezione con la via Santa Caterina da Siena. Qui, volgendo il passo a destra, si arriva ben presto al nucleo localmente detto Curt del Barbun, già identificato anche come Corte Santa Caterina a ragione della localizzazione, al numero 4.
La cortina edilizia è di semplice architettura e si apre con un portale ad arco, leggermente arretrato a guisa d'invito, senza nulla concedere all'enfasi. Nell'andito carraio, si coglie l'immagine dipinta della Vergine col bambino, entro un'edicoletta votiva posta a ridosso della travatura lignea a soffitto.
Varcata la soglia del cortile, lo spazio uniformato dai semplici prospetti d'origine rurale si manifesta con architettura imponente sul lato a sinistra, dove un più alto fabbricato presenta la facciata aperta da un quadriportico a doppia altezza e dal soprastante loggiato. Su tre colonne doriche in pietra poggianti su basamento si impostano archi a tutto tondo raccordati da un parapetto in muratura, dal quale si elevano le colonnette del loggiato aperto sotto la copertura sostenuta da travatura lignea.
Dal portico, alterato nella composizione dall'introduzione di una piccola balconata con scala di accesso al piano mezzanino, uno stretto passaggio conduce ai restanti fabbricati rustici e agli orti posti a nord.
Evidente oltre ogni dubbio l'appartenenza dell'edificio ad una preesistenza più ampia, forse risvoltata ai lati, scomparsa in seguito a demolizioni e trasformazioni, e rivelata non solo dalla maggiore altezza sui corpi edilizi contigui, ma anche dalle murature sbrecciate ai limiti dell'edificio, quasi a memoria di più antichi sviluppi planimetrici.
Non è certa l'appartenenza di questa porzione di fabbricato all'antico monastero delle Agostiniane, peraltro indicato da Eugenio Cazzani che, pur nell'esiguità di fonti documentarie, vi fa riferimento indicando che "esso sorgeva sull'area oggi occupata dalla casa di via S. Caterina, 2".
Non mancano modifiche che nel corso della seconda metà del Novecento hanno interessato anche i prospetti minori affacciati alla corte, elevati su due piani, tra le abitazioni ad ovest, con balconata di legno, ai rustici ad est e a sud, con la trasformazione delle stalle in depositi e rimesse. Alterazioni compositive e funzionali che, tuttavia, non compromettono la consistenza del nucleo, pur nella vetustà strutturale mitigata da recenti interventi di risanamento.
Permangono integre su tre campate dei rustici a sud le belle griglie di aerazione dei fienili, con la particolare tessitura su due fasce di mattoni posati in verticale.
Notizie storiche
L'antica presenza romana nel territorio di Oreno è alla base dell'insediamento e dell'organizzazione territoriale dell'abitato, citato in documenti che risalgono all'anno 853. Saranno soprattutto i tempi successivi, tra il XVII e il XIX secolo, a sancire l'affermazione del centro più prossimo a Vimercate come luogo privilegiato del ricco patriziato milanese. Ville e palazzi di rappresentanza con il compendio di parchi e giardini sono stati la manifestazione più evidente di supremazia politica e culturale, con il fondamentale riflesso di una stagione artistica irripetuta, per la presenza nel territorio di Oreno di alcune delle più potenti e colte famiglie milanesi, dai Borromeo ai Gallarati Scotti, che vi elessero dimora in uno dei più celebrati centri di villeggiatura agreste. Accanto, la presenza meno appariscente di ampie corti rurali costruite attorno a dimore per i conduttori dei fondi agricoli, con le pertinenze di rustici, stalle e fienili.
Documentazione di fondamentale importanza è fornita dalle mappe del Settecento, quando fu promossa da Carlo VI la monumentale indagine sul territorio del Ducato di Milano che condusse alla perfetta conoscenza dello stato dei luoghi e, sotto il governo dell'imperatrice Maria Teresa, al regime censuario del catasto teresiano. Il territorio di Oreno fu misurato nel 1721 e nel disegno l'abitato risulta strutturato dai complessi delle ville Gallarati Scotti e Borromeo, col compendio dei vasti giardini e parchi rappresentati con le articolate forme mistilinee tipiche delle mappe di campagna settecentesche. Lungo il margine orientale del paese, attestato al bordo della strada che conduce al Convento di San Francesco, è nettamente individuato il sito della corte.
Il nucleo, dal profilo quasi perfettamente quadrato, è costituito da fabbricati a cortina di fronte al brolo del convento, con le pertinenze di orti e rustici a nord, mentre un ampio appezzamento tenuto a prato si estende verso levante e a meridione. Le Tavole del Nuovo Estimo del catasto teresiano identificano il sito come "Casa da massaro con li orti alli numeri 48 e 50", possessione del Conte Scotti Giovan Battista.
Il luogo è forse quello che in antico ospitava gli spazi di un monastero di Agostiniane, intitolato a San Nazaro, la cui fondazione risulta di assai difficile precisazione. Il Dozio ne fa menzione indicando frammentarie notizie: "nudi ed accidentali ricordi in qualche carte del dodicesimo secolo".
Egli stesso rileva che nel 1425 il monastero di San Nazaro versava in cattive condizioni e le poche monache ospitate, "non più di due o tre", non erano in grado di intervenire per il suo mantenimento. Fu così soppresso da Martino V e aggregato col compendio dei beni al monastero di Sant'Apollinare di Milano, retto da monache francescane.
Nel corso dell'Ottocento la corte mantenne la configurazione quadrangolare con un contenuto ampliamento del caseggiato sul lato a levante, riportato nella cartografia del catasto Lombardo Veneto. Solo più tardi, durante il Novecento, il nucleo rurale fu ampliato con un fabbricato allineato al perimetro orientale, determinando la completa chiusura della corte.
Uso attuale: intero bene: abitazione
Uso storico: intero bene: convento; intero bene: abitazione
Accessibilità: l'accessibilità al bene, a destinazione residenziale di condizione privata, è limitata agli spazi esterni.
Vimercate, principali collegamenti:
trasporto privato su strada:
Tangenziale Est A51, uscita Vimercate;
trasporto pubblico su ferrovia e strada:
Milano, Stazione FS Porta Garibaldi, Linea S8 e R,, Carnate FS interscambio autobus, Nord Est Trasporti Linea z3216 (Carnate, Mezzago, Trezzo d'Adda), Linea z319As (Vimercate-Ronco Briantino);
Metropolitana linea 2, direzione del capolinea Cologno Nord, quindi autobus Nord Est Trasporti Linea z322 (Cologno Nord - Trezzo sull'Adda), Linea z323 (Cologno Nord - Vimercate);
trasporto pubblico su strada:
Nord Est Trasporti, Linea z 320 Arcore Stazione Fs-Vimercate-Porto d'Adda; z321 Monza Stazione Fs-Vimercate-Trezzo Porto d'Adda-Mezzago; z221 Milano Bicocca-Sesto Stazione Metropolitana M1 FS Monza-Carate Brianza-Giussano-Mariano Comense;
trasporto pubblico urbano su strada:
linee Circolare Destra e Circolare Sinistra, Vimercate-Centro Polivalente Usmate Velate, Velasca-Stazione FS Arcore.
Riferimenti bibliografici
Dozio G., Notizie di Vimercate, Agnelli, Milano 1853
Cazzani E., Storia di Vimercate, Penati, Vimercate 1975
Merati A., Antichità vimercatesi, Pro cultura 1968
AA.VV., Lombardia, Touring Club Italiano, Milano 1985
Barzaghi L., Corti e cascine nei territori di Vimercate ed Oreno fra il 1750 e il 1900/ Tesi di laurea, Università degli Studi di Milano, Facoltà di Lettere e Filosofia, A.A. 1990-1991,
Credits
Compilazione: Gibelli, Silvia (1993); Mercuriali, Cristiana (1993)
Aggiornamento: Salerni, Patrizia (1999); Garnerone, Daniele (2011)
Descrizione e notizie storiche: Garnerone, Daniele
Fotografie: Garnerone, Daniele
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MI100-09376/
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