Palazzo Ducale
Sabbioneta (MN)
Indirizzo: Piazza Ducale, 1 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Sabbioneta (MN)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: palazzo
Configurazione strutturale: Il Palazzo si affaccia su piazza Ducale dove prospettano la chiesa di S.Maria Assunta e il Palazzo della Ragione.Sul lato meridionale si apre un lungo porticato con pilastri e archi rivestiti in bugne di marmo bianco.Distribuito su due piani principali presenta nella facciata un porticato con cinque aperture arcuate interamente bugnato e rialzato rispetto al piano stradale.Si accede all'ingresso per mezzo di una scalinata sempre in marmo bianco di Verona.L'edificio è sovrastato da un'altana con finestre arcuate e paraste angolari. Il corpo allungato dell'edificio presenta al centro il cortile d'onore, percorso al primo piano da un ballatoio con ringhiera semplice in ferro.Dall'androne d'ingresso si accede ad un ampio atrio da cui si distribuiscono le diverse sale riccamente decorate del piano terra.Di fronte una porta e quindi una scalinata immettono nel cortile d'onore.Sul lato opposto del cortile un portico retto da colonne in marmo bianco conduce in un corpo secondario e al cortile.
Epoca di costruzione: sec. XVI
Autori: Trussardi, Pietro, progetto; Trussardi, Bassano, progetto / costruzione; Bottazzi, Giovan Pietro, costruzione; Campi, Bernardino, decorazione; Cavalli, Alberto, decorazione; Pesenti, Pietro Martire, decorazione; Fornaretto, Mantovano, decorazione; Veronese, Michelangelo, decorazione
Comprende
Descrizione
Palazzo Ducale si colloca sull'omonima piazza della quale occupa interamente il lato nord-ovest e da cui si eleva per mezzo di una scalinata in marmo bianco. La luminosa facciata, a bugnato nella parte inferiore, è scandita dalle cinque arcate del loggiato aperto su tre lati. Al primo piano cinque finestroni con cornici a mensola sono sovrastati da busti marmorei. L'apertura al centro presenta un balconcino in marmo bianco come la balaustra tra le arcate del piano terra. La facciata termina con una cornice sporgente sorretta da mensoloni tra i quali si aprono le finestre del sottotetto. Sulla copertura a padiglione, poggiante su capriate, si eleva l'altana centrale finestrata sui lati che si affaccia sulla piazza e sui vicoli laterali. Il cortile interno rivela un elegante loggiato, con arcate a tutto sesto su esili colonne doriche, che introduceva al salone dei cavalli distrutto dall'incendio nel 1815. Sul cortile prospetta anche un lungo balcone con piano e mensole in marmo e semplice parapetto in ferro, in forme similari al balcone sito nel Palazzo di S. Sebastiano di Mantova. All'interno più di venti sale dai diversi temi. Notevoli i camini in marmo, gli affreschi opera di Bernardino Campi ed altri artisti locali e le statue equestri sopravvissute all'incendio. Splendidi i soffitti lignei in cedro del libano che in parte mantengono la doratura originaria. Tanti gli stemmi dei Gonzaga e degli Aragona eseguiti con l'impiego di diverse arti applicate: intagliati in legno, modellati in stucco o scolpiti nel marmo al pari delle incisioni sugli architravi delle porte riportanti il nome di Vespasiano.
Notizie storiche
Il Palazzo Ducale - o Palazzo Grande - fu il primo edificio costruito all'interno della città murata di Sabbioneta. Voluto dal Duca Vespasiano Gonzaga, la sua costruzione iniziò nel 1554 ma alcune fonti narrano che fu distrutto da un incendio pochi anni dopo. Dal 1560 venne riedificato ad opera dei capomastri cremonesi Nicolò della Noce e Antonio della Torre. A decorare le pareti e per la doratura dei famosi soffitti lignei, recentemente restaurati, vennero chiamati artisti locali. Durante la riedificazione il Duca Vespasiano si trovava alla corte di Spagna ma non mancò di apportare modifiche al suo ritorno, nel 1578, quando Sabbioneta diventò ducato autonomo. Il Palazzo venne in questa fase ampliato e sembra da ascriversi a questo periodo anche il loggiato nel cortile. Fu sede della vita politica e amministrativa ma venne altresì utilizzato come residenza. Fino al 1584 al piano nobile era conservata una galleria di marmi antichi che si distribuiva intorno al cortile mentre fino al 1626 fu sede della Libreria grande che venne quell'anno trasferita al Convento dei Servi di Maria ed è ora dispersa. All'inizio dell'Ottocento un secondo incendio distrusse il salone dei cavalli e quanto vi era contenuto: delle dieci statue equestri raffiguranti i Gonzaga si salvarono le quattro ora collocate nella Sala delle Aquile. Al posto del Salone dei Cavalli, non ricostruito, vi è ora il secondo cortile verso la Chiesa dell'Incoronata. La planimetria venne ulteriormente variata dalla demolizione dell'ala prospettante su vicolo Pozzo. Con il dominio francese il palazzo venne alienato insieme ad altre proprietà e acquisito dalla Repubblica Cisalpina. Il 22 gennaio 1814 il Comune di Sabbioneta lo acquistò. Ora è sede museale.
Uso attuale: intero bene: museo
Uso storico: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Riferimenti bibliografici
Carpeggiani P., Sabbioneta, Mantova 1972
Tardito R., Sabbioneta una stella e una pianura, Sabbioneta: la pittura, Milano 1985, pp. 67-112
Sarzi Amadè L., Sabbioneta una stella e una pianura, Alla scopera di Sabbioneta, Milano 1985, pp. 169-211
Mazzoni S./ Guaita O., Sabbioneta una stella e una pianura, Il teatro di Vespaziano Gonzaga, Milano 1985, p. 157
Guida Italia, Guida d'Italia, Lombardia, TCI, Milano 1987, p. 804
Gandolfi F., Sabbioneta città d'arte, Mantova 1989, pp. 27-31
Tellini Perina C., Sabbioneta, Milano 1992, pp. 20-35
Sartori G., Festival di Sabbioneta, I luoghi dei concerti, Mantova 2001, pp. 78-79
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Catalano, Mara (2002); Marino, Nadia (2002); Vergani, Cristina (2002)
Aggiornamento: Comin, Isabella (2014)
Descrizione e notizie storiche: Comin, Isabella
Fotografie: BAMS photo Rodella/ Jaca Book; Comin, Isabella
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MN200-00007/
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