Palazzo dell'Accademia Nazionale Virgiliana
Mantova (MN)
Indirizzo: Via Accademia, 47 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Mantova (MN)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: palazzo
Configurazione strutturale: L'edificio è caratterizzato da un impianto planimetrico rettangolare con cortile centrale articolato su due livelli principali. Se esternamente l'aspetto conferito dalle facciate neoclassiche è unitario, diverso è l'assetto distributivo del bene: nettamente distinto dal resto appare il volume del Teatro Bibiena.Con pianta a campana svasata verso la tribuna (palcoscenico), si sviluppa a tutta altezza con quattro ordini di palchetti, con apertura variabile tra 1,2 e 1,5 metri, incorniciati da archi portanti a tutto sesto e scanditi da semicolonne doriche, ioniche e corinzie.Ogni palco è protetto da un balconcino lievemente in aggetto e presenta l'interno decorato con tempere monocrome di soggetto mitologico, paesaggistico o talvolta architettonico. I materiali usati, mattoni, legno e stucco, sono dipinti ad imitazione della pietra e del marmo. I lati lunghi attorno al cortile sono strutturati con portico, in parte chiuso da vetrate, al piano terra e vari locali al piano superiore.
Epoca di costruzione: terzo quarto sec. XVIII
Autori: Pozzo, Paolo, progetto; Bibiena, Antonio, progetto teatro / decorazione; Somazzi, Stanislao, decorazione; Bottani, Giuseppe, disegno decorazioni; Piermarini, Giuseppe, progetto facciata
Descrizione
Due anni dopo l'edificio era compiuto. Seguendo uno schema tardobarocco e un'impostazione sperimentata pochi anni prima per il Nuovo Teatro Pubblico di Bologna, la sala mantovana presenta una pianta a campana molto aperta e palchi a quattro ordini sovrapposti: toscano, dorico, ionico e corinzio. Al piano terreno c'è un porticato bugnato. Fra quest'ultimo e i palchi corre una balaustrata lungo entrambe i lati della sala. Nel passaggio verso il palcoscenico una coppia di colonne addossate alle pareti, reggenti l'architrave dell'arcoscenio, scandisce l'incontro cavea-proscenio. Fungono allo stesso scopo le due nicchie decorate da statue e sormontate da un frontone triangolare, speculari fra loro. Si tratta di elementi che, con una semplice ma ricercata pausa, interrompono la soluzione di continuità e l'idea di unità fra lo spazio destinato al pubblico e quello della scena inventata dal Bibiena. Tutto l'apparato architettonico è realizzato in legno. Il gusto dominante è il tardo barocco fatto di forme e disegni generosi, apprezzabili soprattutto nei palchi dove si trovano decorazioni a tempera con soggetti di paesaggi arcadici realizzati dal Bibiena stesso con l'aiuto dei suoi collaboratori.
Notizie storiche
Nel 1767 Antonio Galli Bibiena accolse la richiesta dell'Accademia dei Timidi che gli affidò la realizzazione del nuovo teatro cittadino. Due anni dopo l'edificio era compiuto.
Sebbene il teatro suscitò l'entusiasmo dei contemporanei (in particolare quello testimoniato dal padre del tredicenne Wolfgang Amadeus Mozart che si esibì in questo ambiente il 16 gennaio 1770), in un breve volgere di mesi il consenso verso il Bibiena mutò radicalmente. Quando si trattò di mettere a punto il progetto per la facciata del teatro, il conte Firmian innescò un'estenuante disputa con l'architetto bolognese invitandolo a riprendere e a rifare più volte i disegni; alla fine, su consiglio di Luigi Vanvitelli, Firmian finì per accogliere il progetto di Giuseppe Piermarini orientato verso un linguaggio molto diverso e che ormai prediligeva quell'austera sobrietà neoclassica destinata ad affermarsi.
Uso attuale: corpi su via Ardigò e piazza Dante: conservatorio di musica; corpo su via Accademia p. 1: teatro/ museo/ biblioteca; corpo su via Pomponazzo: teatro
Uso storico: intero bene: sede dell'Accademia degli Invaghiti; poi Timidi
Condizione giuridica: proprietà privata
Riferimenti bibliografici
Restori V., Mantova e dintorni. Guida storico-artistica-topografica, Mantova 1937, pp. 236-237
teatro Antonio, Il teatro di Antonio Bibiena in Mantova e il Palazzo Accademico, Mantova 1979
Guida Italia, Guida d'Italia, Lombardia, TCI, Milano 1987, pp.767-768
Guaita O., Ca de' Sass, Una sala accademica nella Mantova di Maria Teresa Lo "scientifico" del Bibiena, Milano 1988, pp. 80-82, n. 102
Mantova, Mantova, Milano 1992, p. 69
Credits
Compilazione: Catalano, Mara (2002); Marino, Nadia (2002); Vergani, Cristina (2002)
Aggiornamento: Comin, Isabella (2014)
Descrizione e notizie storiche: Bianchi, Federica
Fotografie: Comin, Isabella
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MN200-00008/
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