Palazzo Ducale
Borgo Mantovano (MN)
Indirizzo: Piazza Castello, 12 (Nel centro abitato, in posizione dominante) - Borgo Mantovano (MN)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: castello
Configurazione strutturale: Il palazzo ducale è costituito da un volume ad U con due torri ai lati del corpo principale e con un cortile poticato centrale. Le strutture verticali sono costituite da murature portanti in laterizio. I solai sono: lignei a doppia orditura, in molti locali con la strutura lignea a vista, in alcuni casi con un cotrosoffitto intonacato al di sopra delle travi principali; solai lignei ad orditura semplice a vista nel p. p. dell'ala destra; solai piani intonacati; una volterrana in legno e laterizio in un locale a p. t. dell'ala destra. Vi sono alcune strutture voltate: il portico è costituito da una volta a botte unghiata nel corpo centrale e da volte a botte a tutto sesto nelle ali laterali; un'altra volta a botte unghiata si trova nella sala dei capitelli, mentre in una stanza al secondo piano dell'ala sinistra vi è una volta a botte a sesto ribassato. La copertura dei corpi centrale e laterali è a tetto a due falde simmetriche, nelle torri la copertura è a padiglione.
Epoca di costruzione: 1447 - 1459
Autori: Aldegatti, Pietro, direzione lavori (capomastro); Fancelli, Luca, direzione lavori
Descrizione
Il progetto originario del Palazzo prevedeva forse la chiusura con quattro torri, come un vero castello medioevale, disegno ridimensionato con l'intervento dell'architetto fiorentino Luca Fancelli che cercò il dialogo tra un'architettura di stampo umanista ed una precedente nel tempo con caratteri medioevali. Il Palazzo Ducale di Revere si mostra così al visitatore con un carattere del tutto peculiare: il dialogo tra medioevo e rinascimento. L'edificio si mostra sulla piazza con una facciata inserita tra due torrioni angolari. La massa muraria esposta in laterizio spicca rispetto alle dimensioni delle finestre che rivelano un numero di piani inconsueto: tre piani ed un ammezzato nella parte centrale cui se ne aggiunge un altro nei torrioni angolari. L'insieme è ingentilito dal portale marmoreo e dalle modanature in pietra intorno alle finestre. Il segno inequivocabile dell'intervento di Fancelli e della connessione tra i due linguaggi si trova nelle merlature cieche a livello del sottotetto, elementi architettonici che a buon occhio si trovano in altre fabbriche fancelliane. Varcato l'androne si giunge alla loggia coperta da volta con lunette appoggiate su capitelli pensili verso la facciata e su coppie di colonne verso il cortile. Questo è una perfetta opera quattrocentesca: porticato sui tre lati, con cinque arcate a tutto sesto su colonne binate per il portico controfacciata e sette arcate su singole colonne corinzie sugli altri lati. I prospetti interni presentano un minore numero di aperture ed alcuni interventi posteriori come l'abbassamento di un piano su parte dell'ala sud e del muro di chiusura del retro. Al centro del cortile è collocato un antico pozzo marmoreo. Altri linguaggi si uniscono a quello fiorentino. I disegni dei portali laterali di accesso al palazzo nel porticato richiamano a disegni del Mantegna, l'abilità di artisti locali si rivela nella scultura dei capitelli mentre i camini ottagonali richiamano all'architettura veneta.
Notizie storiche
La storia del Palazzo Ducale di Revere è fortemente intrecciata alla geografia del paese ed alla casata dei Gonzaga. Revere si affaccia sul Po in luogo talmente strategico da avere origini etrusche. Come spesso accade nei territori di confine, il castello venne espugnato, conquistato e ripreso alternativamente nelle liti tra confinanti: modenesi, reggiani, mantovani combatterono battaglie per la conquista fin dal XII secolo. Nel 1332 Revere entrò a far parte definitivamente del nucleo gonzaghesco. La storia del Palazzo Ducale nacque già all'epoca di queste contese. Nell'abitato di Revere si trovava infatti un castello della cui consistenza esatta non c'è documento certo. Probabilmente ne faceva parte la torre rimasta isolata davanti al palazzo ed è alquanto probabile che un'altra torre della fortezza sia stata inglobata all'interno della costruzione. Nella metà del Quattrocento il palazzo fu interessato dal rinnovamento intrapreso da Ludovico II Gonzaga che oltre ad intervenire nel capoluogo diede inizio alla trasformazione di alcune residenze dominicali. A Revere si rinforzano le mura per motivi militari e si ha notizia, fin dal 1447, di lavori al palazzo che sorse come un castello all'interno del castello, con torri angolari e struttura muraria possente, con uno schema più vicino a quello del Castello di S. Giorgio che a quello di una villa. Il committente si circondava all'epoca di artisti di notevole importanza e per le nuove architetture chiese consiglio a Cosimo de' Medici che a Firenze portava avanti grandi programmi di rinnovamento. E' così che arrivò a Mantova e a Revere Luca Fancelli, architetto fiorentino che aveva come obiettivo di trasformare il palazzo in prestigiosa residenza. Fu lui fin dal 1451 il nuovo direttore dei lavori della fabbrica. Il palazzo venne terminato dopo pochi anni, probabilmente già nel 1458. Di proprietà della Regia Ducal Camera nel periodo della dominazione austriaca passò infine di proprietà pubblica comunale.
Uso attuale: ala sinistra, p. 2: archivio comunale; corpo centr. ala dx p. 2: museo; corpo centrale p. t. , corpo centrale ala sx p. 1: uffici comunali; p. 1 (sale Ludovico II Gonzaga), ala dx: museo temporaneo; p. t., p. mezzanino, ala dx: uffici e sale espositive
Uso storico: intero bene: fortezza; intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Riferimenti bibliografici
Gioannetti Mola G., Il marchese Marsilio Gioannetti di San raffaele: stratega del secolo XVII nel palazzo ducale di Revere e nel Monferrato. La storia del palazzo Ducale di Revere, 1958, pp. 24-26
Marani E./ Perini C., Mantova. Le arti, Mantova 1961, V. II pp.70-78
Carpeggiani P., Il palazzo gonzaghesco di Revere, Mantova 1974, pp. 41-51
Fonti e Documenti
Archivio della Soprintendenza per i beni Architettonici e Ambientali di Brescia, Mantova e Cremona, Revere (MN) - Palazzo Ducale, fasc. n. 49/E1
Credits
Compilazione: Carlini, Federica (2002); Catalano, Mara (2002); Moioli, Rossella (2002)
Aggiornamento: Comin, Isabella (2014)
Descrizione e notizie storiche: Comin, Isabella
Fotografie: Comin, Isabella
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MN240-00012/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).