Chiesa dell' Assunzione della Beata Vergine Maria
Borgo Mantovano (MN)
Indirizzo: Piazza Antonio Gramsci - Borgo Mantovano (MN)
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: chiesa
Configurazione strutturale: La costruzione poggia su un basamento antico, anteriore all'anno 1000, rinvenuto durante gli scavi. La chiesa conserva ancora forti richiami architettonici e stilistici che la riconducono al ceppo comune delle chiese matildiche. La pianta è a tre navate che si chiudono in absidi decorate da affreschi rinascimentali. A seguito del terremoto del 20 e del 29 maggio 2012 nella chiesa, si sono gravemente danneggiate cinque volte. Dopo il restauro delle volte danneggiate dal sisma di Maggio, la chiesa è stata riaperta.
Epoca di costruzione: 1082 - ca. 1100
Descrizione
La pieve di Revere, citata nei documenti, e la romanica pieve di Coriano ancora esistente sono topograficamente la stessa cosa.
La pieve di S. Maria di Coriano, che con le sue cappelle era in origine in diocesi di Reggio Emilia, è una chiesa costruita in laterizio a tre navate.
Gli archetti della navata principale e di parte del fianco nord (già occultato dalle cappelle di età moderna) sono di restauro. Ogni fianco esterno della chiesa è suddiviso dai contrafforti in tre zone. Il bel portale bardellonato del campo centrale, a sud, è sicuramente originale (per quanto la ghiera sia per metà rifatta) e induce ad interrogarsi sulla relativa funzione, certo non secondaria. Un altro portale nel perimetrale nord conduceva al presbiterio, forse dalla domus del clero. Le absidi sono la parte più suggestiva e più conservata della chiesa, per quanto anch'essa non priva di integrazioni e ritessiture, che nell'abside centrale hanno interessato le zone di due finestroni moderni eliminati e parti di semicolonne ed archetti. Le archeggiature a triplice ghiera su semicolonne dell'abside maggiore sono certamente originali (Magri 1984) e sono assai simili a quelle del S. Lorenzo di Pegognaga e del S. Benedetto di Gonzaga. Tre sono le monofore originali dell'abside centrale, inserite nelle archeggiature a campi alternati.
All'interno le navate sono divise da arcature su pilastri cilindrici, come a Pegognaga. Soltanto il penultimo pilastro su ogni lato è polistilo. La semicolonna verso la navata centrale si prolunga in alto fino a sorreggere (assieme alla semicolonna simmetrica) un arcone trasversale, che delimitava lo spazio del presbiterio rispetto a quello dei fedeli. L'arcone si trova in altri casi (S. Agata a Sorbara, S. Giorgio di Guastalla), ma la caratteristica più peculiare della Pieve di Coriano è quella di avere altri due archi a est dei pilastri polistili (che interrompono la sequenza dei pilastri cilindrici): si tratta di un'ideale continuazione nel presbiterio della successione di archi della navata. è possibile che una soluzione analoga si trovasse nelle pievi di Sorbara e San Prospero sul Secchia, ma non esistono ancora elementi probanti.
Notizie storiche
Uno scavo archeologico sotto S. Maria a Pieve di Coriano potrebbe mettere in luce una chiesa preesistente, quella già citata nel 980, ma possibilmente anche molto più antica.
Del "restauro" novecentesco che riguardò la chiesa di Coriano resta documentazione nell'Archivio Centrale dello Stato di Roma (p.i., Direz. Gen. Antichità e Belle Arti, Divis. i, bb. 465 e 831) e nell'Archivio Storico Diocesano di Mantova (Faldone Guerreschi), ma le testimonianze più preziose sono le fotografie conservate nell'archivio della parrocchia di Pieve di Coriano (edite da Magri 1984). L'intervento poté iniziare solo nel 1925. L'aspetto che la chiesa aveva ricevuto in età moderna venne interamente cancellato. Si demolirono: all'interno, le volte della navata centrale (che ne nascondevano la parte superiore con relative monofore romaniche, sostituite da sette "irregolari finestroni") e quasi tutte le superfici affrescate, per evidenziare la mitica "muratura romanica a vista"; all'esterno, furono abbattute le cappelle a nord, la sacrestia la torre campanaria e la canonica a sud, l'ex casa curaziale verso ovest (Magri 1984).
Dal 1930 al 1934 fu edificato un campanile neoromanico in angolo alla facciata, anch'essa assai falsificata.
Tutti i contrafforti dei fianchi vennero nuovamente costruiti in forma poligonale (come i due angolari della facciata). I contrafforti delle navate laterali poggiavano su dei risalti della parete, a cui si collegavano le sequenze di archetti pensili.
A Coriano, la vivida muratura laterizia si aggira attorno all'anno 1100.
Uso attuale: intero bene: chiesa
Uso storico: intero bene: chiesa
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Riferimenti bibliografici
Mantova storia, Mantova : la storia, le lettere, le arti, Mantova 1958
Tellini P. C., Giuseppe Bazzani, Firenze 1970
Credits
Compilazione: Comin, Isabella (2005)
Aggiornamento: Ribaudo, Robert (2013)
Descrizione e notizie storiche: Piva, Paolo
Fotografie: BAMS photo Rodella/ Jaca Book; Lodigiani, Toni
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/MN360-01552/
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