Compreso in: Seminario Vescovile - complesso, Pavia (PV)
Seminario Vescovile - complesso
Pavia (PV)
Indirizzo: Via Menocchio 26 (Nel centro abitato, integrato con altri edifici) - Pavia (PV)
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: seminario
Configurazione strutturale: Si tratta di un antico monastero articolato in diversi fabbricati. Il corpo principale è il chiostro che si sviluppa su due ordini: l'ordine inferiore è caratterizzato da un porticato con ampie arcate su esili e slanciate colonne a fusto liscio che conservano alcune ghiere originarie in terracotta; l'ordine superiore presenta un loggiato solo sul lato sud. In questo lato del chiostro si apre il refettorio con volte a vela poggianti su capitelli pensili in terracotta. Nel lato nord ci sono i resti di una poderosa torre altomedievale, collegata all'Oratorio di S. Michele, edificio longitudinale a navata unica e tre absidi. Sul lato est del chiostro si trova l'Oratorio di S. Salvatore: è un sacello del XV sec. a pianta centrale con cripta. La Cappella grande, chiesa esterna, già dedicata alla Madonna, e ora a S. Andrea, un tempo doppia, poi demolita in parte per creare l'ingresso e le camere superiori con affaccio su via Menocchio, presenta una navata unica adorna di affreschi
Epoca di costruzione: sec. XV - sec. XVI
Comprende
- Chiostro del Seminario Vescovile, Pavia (PV)
- Chiesa di S. Maria della Pusterla, Pavia (PV)
- Collegio di S. Agostino, Pavia (PV)
Descrizione
L'attuale sede del Seminario Vescovile, sorto all'interno dell'ex monastero femminile di Santa Maria Teodote, di origine longobarda, si configura come un complesso di diversi fabbricati edificati in epoche diverse. Il corpo principale è costituito da un chiostro quattrocentesco su due ordini, quello inferiore porticato con ampie arcate su esili e slanciate colonne a fusto liscio che conservano alcune ghiere originarie in terracotta. L'ordine superiore presenta invece un loggiato solo sul lato sud, dove si apre il refettorio con volte a vela poggianti su capitelli pensili in terracotta. Nel lato nord si possono osservare i resti di una poderosa torre altomedievale (gli unici fuori terra) sorta accanto all'Oratorio di S. Michele (VIII sec.), abbattuto nel XIX secolo e di cui è stato ricostruito il perimetro, grazie agli scavi condotti nell'area negli anni Settanta. Quest'ultimo, era un edificio longitudinale a navata unica e tre absidi. Sul lato est del chiostro si trova l'Oratorio di S. Salvatore, un sacello del XV secolo a pianta centrale, con cripta, riccamente decorato intorno al 1506-07 da Bernardino Lanzani da San Colombano e dalla sua bottega. A nord, la Cappella grande, chiesa esterna edificata nel Seicento, già dedicata alla Madonna e ora a S. Andrea e un tempo doppia, fu in parte demolita per creare l'ingresso e le camere superiori dei seminaristi con affaccio su via Menocchio. Ha impianto a navata unica e conserva al suo interno, pregevoli affreschi.
Notizie storiche
L'ex monastero benedettino femminile di Santa Maria Teodote, detto anche della Pusterla perché sorto vicino ad un accesso pedonale presente nelle antiche mura urbiche, fu fondato, secondo lo storico longobardo Paolo Diacono, nell'VIII secolo per volere di un pio pavese di nome Gregorio ed è oggi sede del Seminario Vescovile. Il monastero, secondo la tradizione, avrebbe preso il nome dalla giovane Teodote, violata dal re longobardo Cuniperto e poi lì rinchiusa. Ampi benefici furono concessi alle monache da pontefici e sovrani per tutto il Medioevo. Documenti del XII secolo registrano nel dettaglio la consistenza delle ricche donazioni di terreni in favore del Monastero che, sulla fine del XIV secolo, poteva contare su un patrimonio dalle proporzioni enormi, tali da comprendere paesi interi con diritti di giurisdizione da parte della badessa, oltre a sedimi e case nei pressi del Monastero stesso.
Il rinnovamento del complesso, attuato del XV secolo fu messo in atto rispettando il vincolo della clausura e così si procedette demolendo e riedificato un lato del chiostro alla volta, sostituendo progressivamente le strutture antiche con le nuove. In questa fase il monastero ottenne la protezione della duchessa Bianca Maria, moglie di Francesco Sforza ed importanti cicli di affreschi furono realizzati nelle sale del monastero, tra il XV e il XVI secolo. Nel 1604 furono terminati i lavori della Cappella Grande (oggi Sant'Andrea), demolita in parte durante i lavori effettuati nella seconda metà dell'Ottocento per adattare le antiche strutture al Seminario Diocesano, attivo in questa sede a partire dal 1868.
Uso attuale: intero bene: seminario diocesano
Uso storico: monastero: convento; monastero: abitazione
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Credits
Compilazione: Marino, Nadia (2004)
Aggiornamento: Marino, Nadia (2012); Marino, Nadia (2016)
Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina
Fotografie: Marino, Nadia
Scheda completa SIRBeC (formato PDF)
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/PV240-00058/
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