Collegio Castiglioni
Pavia (PV)
Indirizzo: Via San Martino 20 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Pavia (PV)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: collegio
Configurazione strutturale: L'antica e monumentale struttura si sviluppa su tre piani fuori terra con livelli sfalsati e presenta muratura in laterizio lasciata a vista. L'edificio presenta una pianta ad U che definisce al suo interno un grande cortile rettangolare che confluisce in una successiva corte frutto dell'annessione avvenuta nel 1970 del fabbricato accanto. Notevole in questo edificio rimane l'oratorio, che presenta opere pittoriche di grande interesse databili al 1475, attribuite a Vincenzo Foppa e Bonifacio Bembo, operanti a Pavia presso il Castello Visconteo. L'oratorio è costituito da un vano a pianta quadrata coperto da volte a crociera al cui interno, entro corone di fiori e di frutti, sono quattro medaglioni con i simboli degli Evangelisti, mentre le cordonature sono fiancheggiate da festoni che spiccano sullo sfondo rosso cupo; alle pareti sono raffigurate la Resurrezione (parete settentrionale), la Natività e l'Adorazione dei Magi
Epoca di costruzione: 1426 - 1429
Autori: Foppa, Vincenzo, decorazione; Bembo, Bonifacio, decorazione; Bugatto, Zanetto, decorazione
Descrizione
Fondato nel Quattrocento dal cardinale Branda Castiglioni in due edifici di sua proprietà, il Collegio Castiglioni Brugnatelli, istituzione pubblica oggi gestita dall'Ente per il diritto allo studio dell'Università di Pavia, è la più antica residenza universitaria della città. Sorge in via San Martino, poco lontano dall'ateneo e dalle altre sedi dei collegi universitari pavesi.
L'edificio attuale è il risultato di diversi interventi progressivi che alterarono, in parte, la costruzione originaria, documentando la lunga storia dell'edificio, dei suoi passaggi di proprietà e di destinazioni d'uso, e di un intervento di restauro piuttosto arbitrario, portato a compimento negli anni Cinquanta. Il collegio, originariamente dedicato a Sant'Agostino, si configurava come una sistemazione comunitaria per 24 studenti dotata di refettorio, biblioteca e cappella. Lo stemma originario dei Castiglioni, con il leone rampante che sostiene con la zampa destra un castello, si conserva ancora oggi nella nuova sede. L'ala orientale e la facciata principale appartengono ad una fase di interventi realizzati in età barocca.
Di notevole interesse all'interno dell'edificio è l'oratorio decorato con opere pittoriche di grande qualità databili al 1475, variamente attribuite a Vincenzo Foppa o, più credibilmente, a Bonifacio Bembo, attivi a Pavia presso il Castello Visconteo. La cappella è costituita da un vano a pianta quadrata coperto da volte a crociera, su cui sono raffigurati, entro corone di fiori e di frutti, medaglioni con i simboli degli Evangelisti. Sulle pareti sono raffigurate la Resurrezione, la Natività e l'Adorazione dei Magi.
Notizie storiche
Il Collegio Castiglioni Brugnatelli fu fondato nel 1954 nell'edificio appartenuto a Luigi Brugnatelli, professore di chimica nell'ateneo pavese, che nel 1928 donò all'amministrazione comunale la proprietà di famiglia affinché ne disponesse in favore dell'Università. La costruzione insisteva sulle antiche case di proprietà del cardinale Branda Castiglioni, destinate dal prelato, a partire dal 1429, al collegio di Sant'Agostino noto in seguito come Collegio Castiglioni e attivo fino al 1803. Le case dovevano ospitare ventiquattro studenti, sei dei quali di provenienza non italiana. Il cardinale dotò la nuova istituzione di un numero considerevole di rendite e di beni, da lui appositamente acquistati, o ereditati o provenienti, per concessione di papa Martino V, dal convento di Sant'Apollinare di cui era abate commendatario. Il collegio conobbe un periodo di decadenza a partire dalla metà del Cinquecento. Nel 1803 fu aggregato al Collegio Ghislieri. Nel 1805 i caseggiati furono acquisiti dalla famiglia Brugnatelli che vi stabilì la propria residenza, fino al 1928, quando fu donato al Comune di Pavia. Nel 1954, completamente ristrutturato, fu inaugurato come Collegio femminile e nel 1970, su iniziativa dell'allora Rettrice professoressa Malcovati fu acquistato e ristrutturato anche lo stabile attiguo.
Uso attuale: intero bene: collegio
Uso storico: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Riferimenti bibliografici
Rotella A./ Viola A., Ospitalità pavese : i collegi universitari, Pavia 2011
Vicini E., Il palazzo Castiglioni Brugnatelli nel 20. secolo : un manufatto ridonato all'università e alla città, Pavia 2010
Albertario M., Pavia 1475 : gli affreschi della Cappella Castiglioni, Pavia 2004
Terraroli V./ Bonetti M., Pavia e la Certosa, Milano 2001
Milanesi A., I collegi universitari, Pavia 1995
Vicini D., Pavia e Certosa : guida storico-artistica, Pavia 1988
Per i 30 anni del Collegio Castiglioni Brugnatelli : 1954-1984, Pavia 1984
Malcovati E., l Collegio universitario femminile Castiglioni Brugnatelli, Pavia 1964
Rotella A./ Viola A., Ospitalità pavese : i collegi universitari, Pavia 2011
Vicini E., Il palazzo Castiglioni Brugnatelli nel 20. secolo : un manufatto ridonato all'università e alla città, Pavia 2010
Albertario M., Pavia 1475 : gli affreschi della Cappella Castiglioni, Pavia 2004
Terraroli V./ Bonetti M., Pavia e la Certosa, Milano 2001
Milanesi A., I collegi universitari, Pavia 1995
Vicini D., Pavia e Certosa : guida storico-artistica, Pavia 1988
Per i 30 anni del Collegio Castiglioni Brugnatelli : 1954-1984, Pavia 1984
Malcovati E., l Collegio universitario femminile Castiglioni Brugnatelli, Pavia 1964
Credits
Compilazione: Marino, Nadia (2004)
Aggiornamento: Marino, Nadia (2012); Marino, Nadia (2016)
Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina
Fotografie: Marino, Nadia
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/PV240-00225/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).