Palazzo del Mayno
Pavia (PV)
Indirizzo: Via Mentana, 4(P) (Nel centro abitato, integrato con altri edifici) - Pavia (PV)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: palazzo
Configurazione strutturale: Affacciato col prospetto nord su Piazza Leonardo da Vinci, Palazzo del Mayno è tra i migliori esempi di architetture settecentesche di Pavia e conserva anche importanti elementi rinascimentali della sua prima fondazione come il portale bramantesco su via Mentana. Si tratta di una costruzione su tre piani fuori terra che definisce al suo interno una corte quadrata, con porticato sul lato di ingresso situato a sud su via Mentana. Verso Piazza Leonardo da Vinci si conserva l'antica torre appartenuta al palazzo e un portale medievale ad arco in cotto, addossato alla torre, unico resto del muro di cinta del giardino del palazzo che qui si apriva al posto della piazza
Epoca di costruzione: primo quarto sec. XVIII
Descrizione
Oggi sede universitaria affacciata a nord su Piazza Leonardo da Vinci, Palazzo del Majno è uno dei migliori esempi di dimora nobiliare settecentesca presenti a Pavia. Inglobate nella nuova costruzione si conservano tracce della sua precedente fondazione, databile tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo, come l'elegante portale bramantesco che si può osservare nel fronte su via Mentana ricollocato in questa posizione nel 1769 e che, insieme ai frammenti di terrecotte decorative ora murate nell'atrio, testimonia la preesistente fabbrica rinascimentale dovuta, come si evince dallo stemma, a Silvestro Bottigella (1490 ca.). Verso Piazza Leonardo da Vinci, dove il prospetto del palazzo è arricchito da profili virili sotto i davanzali delle finestre (come su via Galliano), si conserva anche un'antica torre romanica e un portale medievale ad arco in cotto, addossato alla torre, unico resto del muro di cinta del giardino dell'antico palazzo che qui si apriva al posto della piazza attuale, estendendosi fino alle tre torri medievali. L'ingresso principale era in origine aperto sulla piazzetta antistante l'edificio, creata proprio per dare respiro all'entrata, grazie ad un porticato adorno di nicchie, chiuso da una balaustra che consentiva una veduta parziale dello scenografico cortile. La costruzione si sviluppa su tre piani fuori terra articolati intorno ad una corte quadrata, con porticato sul lato di ingresso situato a sud e, in origine, un giardino. Il piano terra è caratterizzato da sale voltate e affrescate. Il piano nobile accoglie invece il grande salone di rappresentanza al quale si accede attraverso un imponente corridoio, fino a qualche tempo fa, impreziosito dalla quadreria dell'ospedale, con i ritratti dei più importanti benefattori dell'antica istituzione.
Notizie storiche
Tra il 1727 e il 1738, Carlo Antonio Busca diede avvio ad una radicale riforma dell'edificio quattro cinquecentesco edificato da Silvestro Bottigella. Le modifiche apportate al complesso originario proseguirono pochi anni dopo, tra il 1750 e il 1770, su iniziativa del nuovo proprietario, Giasone del Majno. Quest'ultimo, dopo aver acquistato il palazzo, comprò anche i locali di fronte, appartenuti al soppresso convento di Santa Maria di Giosafa, detto Monastero Nuovo, per demolirli e creare uno slargo davanti al nuovo ingresso, collocato sull'attuale via Mentana, dove fu riposizionato il portale rinascimentale conservato dalla fabbrica precedente.
Nel 1863 la costruzione fu donata all'ospedale di San Matteo. Negli anni Trenta del Novecento, a causa della risistemazione urbanistica della piazza Leonardo da Vinci, il palazzo perse il giardino retrostante.
L'edificio, concesso in comodato dall'Ospedale all'Università di Pavia, accoglie oggi gli uffici dell'Area Servizi Tecnici.
Uso attuale: intero bene: università
Uso storico: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Riferimenti bibliografici
Vicini D., Pavia e Certosa : guida storico-artistica, Pavia 1988
Terraroli V./ Bonetti M., Pavia e la Certosa, Milano 2001
Fagnani F., Guida storico artistica di Pavia, Pavia 1976
Vicini D., Pavia e Certosa : guida storico-artistica, Pavia 1988
Terraroli V./ Bonetti M., Pavia e la Certosa, Milano 2001
Fagnani F., Guida storico artistica di Pavia, Pavia 1976
Credits
Compilazione: Marino, Nadia (2005)
Aggiornamento: Marino, Nadia (2012); Marino, Nadia (2016)
Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina
Fotografie: Marino, Nadia
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/PV240-00279/
NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).