Torre del Maino

Pavia (PV)

Indirizzo: Piazza Leonardo da Vinci (Nel centro abitato, isolato) - Pavia (PV)

Tipologia generale: architettura fortificata

Tipologia specifica: torre

Configurazione strutturale: A base quadrata di circa 5 metri di lato, ha muratura in laterizio dal grosso spessore (2 m) e, con i suoi 51 metri di altezza, conserva la misura originaria. E' affiancata ad un portale medievale in cotto con arco a tutto sesto, unico avanzo della cinta muraria del giardino del settecentesco Palazzo del Majno. L'interno era diviso da solai in legno collegati da scale. In origine doveva avere scopo di avvistamento e non di difesa, visto il ridotto spazio interno. Sul prospetto orientale si trova l'originario ingresso munito di serramento in legno. Gli esterni sono caratterizzati da diverse aperture: a settentrione si trovano due finestre con arco a tutto sesto e spalle diritte; a oriente una finestra con arco a tutto sesto e una sottile feritoia; sul lato meridionale tre finestre centinate ed una feritoia rettangolare. Ad occidente una finestra ad arco a tutto sesto, una rettangolare e tre archi voltati, ora tamponate.

Epoca di costruzione: sec. XI - sec. XII

Descrizione

Tutte queste torri presentano caratteristiche analoghe, esemplificate dalle tre torri di piazza Leonardo da Vinci: pianta quadrangolare, dimensione del lato pressoché unitaria (cinque/sei metri all'incirca), struttura quasi sempre in mattoni, talvolta rinforzata da conci di pietra lavorata posta a rinforzo degli spigoli o nella parte basamentale, notevole sviluppo in altezza (beninteso per quelle non cimate in epoche successive).
Apparteneva in sostanza alla stessa tipologia anche la Torre Civica di Pavia, eretta nell'XI secolo e poi coronata, nel 1578, da una cella campanaria. La pianta era quadrangolare; l'altezza si sviluppava per 72 metri, scandita in vari piani marcati da archetti pensili, secondo lo stilema utilizzato per i campanili della stessa epoca. Le sue condizioni erano giudicate universalmente buone (e come tali erano indicate in un censimento di pochi anni precedente al crollo). Invece, senza segni premonitori e senza cause apparenti, la torre rovinò al suolo, sembra per collasso delle strutture, il 17 marzo 1989. È tuttora in corso, sia pure in toni assai attenuati dal passare del tempo, il dibattito sulla eventuale ricostruzione dell'edificio "com'era e dov'era", in analogia a quanto già fatto per il campanile veneziano di S. Marco.

Notizie storiche

In piazza Leonardo da Vinci, in pieno centro di Pavia, s'innalzano tre torri, a distanza ravvicinata, l'una dall'altra. Databili al XII secolo, alte e slanciate, sono monumenti di notevole interesse storico e di elevato valore ambientale e urbano, caratterizzando uno degli ambienti più singolari della città.
Queste torri sono anche le più cospicue testimonianze di una fioritura un tempo vastissima, quasi impressionante, di edifici analoghi. Pavia può tuttora vantare entro il perimetro della città romana (il nucleo storico di Pavia), o poco fuori da questi limiti, ben 32 torri. A loro volta queste sono soltanto una relativamente modesta frazione delle torri esistenti tra Duecento e Cinquecento all'interno dell'abitato.
L'origine di queste architetture è uguale a quella delle analoghe costruzioni cittadine di molte città d'Italia, da San Gemignano a Bologna, da Asti ad Alba e così via. Si tratta di edifici di cospicue casate cittadine o del contado, erette per ragioni di difesa nelle frequenti lotte civiche, ma anche come dimostrazione di forza, prestigio e ricchezza.

Uso storico: intero bene: difensivo

Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale

Riferimenti bibliografici

Merlo M., Castelli, rocche, case-forti, torri della provincia di Pavia, Pavia 1971

Conti F./ Hybsch V./ Vincenti A., I castelli della Lombardia, Novara 1990

Pavia e la Certosa, Pavia e la Certosa, Milano 2001, p. 83

Credits

Compilazione: Mascione, Maria (1999)

Aggiornamento: Marino, Nadia (2005); Marino, Nadia (2012); Marino, Nadia (2014)

Descrizione e notizie storiche: Conti, Flavio

Fotografie: Marino, Nadia

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