Edificio di casa Radici Di Stefano
Milano (MI)
Indirizzo: Via Giorgio Jan, 15 (Nel centro abitato, integrato con altri edifici) - Milano (MI)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: casa
Configurazione strutturale: L'edificio presenta una pianta a C a chiusura di un lotto d'angolo con affaccio su tre vie. Le facciate sono definite da una suddivisione orizzontale in tre fasce e dalla particolare soluzione d'angolo che propone articolati bay window ruotati di 45°. Sui prospetti come anche negli interni si riconosce il personale linguaggio del progettista, che rimanda al gusto novecentesco e Art Déco
Epoca di costruzione: 1929 - 1931
Autori: Portaluppi, Piero, progetto; impresa Di Stefano Radici, costruzione
Descrizione
La Casa-Museo Boschi di Stefano rappresenta una straordinaria testimonianza della storia dell'arte italiana del XX secolo dal primo decennio del Novecento fino agli anni Settanta. La collezione di Antonio Boschi e Marieda Di Stefano esposta nei locali dell'abitazione abitata in vita dai due coniugi si trova in una palazzina in via Giorgio Jan, costruita negli anni Trenta su progetto dell'architetto Piero Portaluppi.
L'appartamento, suddiviso in undici spazi espositivi, accoglie una selezione di circa trecento opere delle oltre duemila donate dai proprietari al Comune di Milano nel 1974.
Le opere sono state distribuite nei vari ambienti rispettando un criterio di successione cronologica e di selezione qualitativa, a cura dell'ex Direttore delle Civiche Raccolte d'Arte di Milano, Maria Teresa Fiorio. Gli arredi disposti lungo il percorso espositivo sono stati selezionati per la loro consonanza storica con l'edificio e le opere. Alcune delle sale sono inoltre dedicate ad un singolo autore, come la stanza che accoglie la sala da pranzo ideata da Mario Sironi nel 1936 in occasione della VI Triennale di Milano o la sala riservata a 20 lavori di Lucio Fontana. Nella sala centrale alcune opere di de Chirico, Campigli, Savinio e Paresce figurano come testimonianza dell'apporto italiano alla Parigi degli anni trenta. Nelle ultime due stanze infine è esposta una selezione di opere di acquisizione più recente che comprende esemplari ascrivibili a diverse correnti artistiche: dallo spazialismo, alla pittura nucleare, all'informale, tra cui i celebri Achrome di Piero Manzoni.
Notizie storiche
Riaperta al pubblico dal 5 febbraio 2003 la Casa-Museo Boschi di Stefano in via Jan 15, oggi parte integrante del circuito Case Museo di Milano, ha avuto origine grazie al lascito testamentario dell'ingegner Antonio Boschi (1896-1988) il quale donò al Comune di Milano la raccolta di opere collezionate in oltre un cinquantennio, da lui e dalla moglie Marieda Di Stefano (1901-1968). Un primo nucleo, composto da pitture, sculture e disegni fu acquisito dal Comune nel 1974 e un secondo lotto entrò a far parte del patrimonio civico nel 1988, insieme alle sculture in ceramica realizzate dalla stessa Marieda, fondatrice nel 1962 della "Scuola di Ceramica Marieda di Stefano", sita nello stesso stabile di via Jan e diretta alla sua morte e fino al 2011 dall'amica e figlia del suo maestro, Migno Amigoni.
Oltre alla donazione della collezione il testamento conteneva la precisa volontà dei coniugi di aprire al pubblico, come sede espositiva, proprio l'appartamento dove avevano a lungo vissuto.
Gli ambienti della casa ripristinati dal Comune di Milano sono stati allestiti ed arredati a cura della Fondazione Boschi di Stefano, costituita nel 1998. All'apertura del museo, per motivi di sicurezza e di conservazione, non fu possibile mantenere l'integrità originaria della collezione né dell'arredo. Ai mobili recuperati, tra cui un tavolino disegnato da Piero Portaluppi e il pianoforte Bechstein, furono così aggiunti, altri elementi coerenti rispetto all'epoca di costruzione dell'edificio e alle opere esposte.
Uso attuale: appartamento 2° piano: museo
Uso storico: intero bene: abitazione
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Riferimenti bibliografici
Molinari L./ Fondazione Piero Portaluppi (a cura di), Piero Portaluppi. Linea errante nell'architettura del Novecento, Milano 2003
Percorsi tematici:
Credits
Compilazione: Varalli, Francesca (2010)
Aggiornamento: Marino, Nadia (2016)
Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina
Fotografie: Marino, Nadia
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/RL490-00012/
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