Accademia Carrara
Bergamo (BG)
Indirizzo: Piazza Giacomo Carrara (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Bergamo (BG)
Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi
Tipologia specifica: museo
Configurazione strutturale: Palazzo ottocentesco con pianta ad U, sviluppato su tre livelli. Il corpo centrale accoglie le sale espositive, mentre le ali laterali ospitano i locali dell'amministrazione e della direzione.
Epoca di costruzione: sec. XIX - sec. XX
Autori: Elia, Simone, costruzione
Descrizione
Il grande palazzo di gusto neoclassico, che ospita la Pinacoteca dell'Accademia Carrara, si affaccia sulla piazza omonima. Qui il busto del Conte Giacomo Carrara ricorda la volontà, di questo colto nobiluomo bergamasco, di creare una scuola di disegno e una galleria d'arte da donare alla città ispirandosi ai valori illuministi. La piazza è occupata da un giardino, con alberi ad alto fusto, che contribuiscono a creare uno spazio riservato proprio ai piedi del grande complesso, quasi a creare una sorta di filtro con Via San Tomaso, che è un'importante strada di penetrazione da est per il centro storico di Bergamo Bassa. L'Edificio è isolato sul lato nord della piazza e presenta una pianta ad U con un'appendice rettangolare sul retro. Il fabbricato principale ha tre piani, con un corpo centrale aggettante, ornato da semicolonne con capitello corinzio e concluso da un timpano triangolare. Le due ali laterali sono a due piani, con tre ordini di aperture, si concludono anch'esse con un timpano triangolare. Le sale non hanno particolari caratteristiche decorative, salvo la dodicesima con ampio lucernario e soffitto ornato a grottesche, con voltine laterali e ritratti di pittori nelle lunette. Notevole la grande cancellata in ferro battuto che chiude il complesso verso la piazza. La Pinacoteca conserva pregevoli opere, che vanno dal XV al XIX secolo, delle principali scuole italiane e straniere con artisti quali Pisanello, Botticelli, Antonello da Messina, Bellini, Mantegna, Lotto, Raffaello, Moroni, Baschenis, Moretto, Romanino, Tiziano, Tiepolo, Piccio, Canaletto, Guardi, Donatello, Canova, Dürer, Rubens, Brueghel. Ai dipinti si affiancano una raccolta di disegni e stampe, bronzi, sculture e porcellane, mobili ed oggetti di arredamento e una raccolta di medaglie.
Notizie storiche
L'origine della Pinacoteca si deve al conte Giacomo Carrara (1714-1796), mecenate e collezionista di stampo illuminista, con un generoso lascito alla città di Bergamo alla fine del Settecento. Il palazzo dell'Accademia, compiuto nel 1810, è sorto per iniziativa del nobile bergamasco, che nel 1780 acquistò in borgo S. Tomaso uno stabile per sistemarvi una galleria di opere d'arte con annessa scuola di disegno; nel 1795 egli dichiarò l'istituzione erede universale di ogni sua sostanza. Nel 1793, contemporaneamente alla prima apertura pubblica della propria galleria, il conte Giacomo Carrara volle che nello stesso luogo si iniziassero i corsi di disegno e di pittura. Alla sua morte, nel 1796, tutti i suoi beni furono dati in gestione a una Commissarìa a favore dell'Accademia che li gestì fino al 1958, quando tutto passò nelle mani del Comune di Bergamo. La Commissaria ai primi dell'800 deliberò di ampliare la sede e, dopo aver esaminati i progetti presentati da L. Pollak e da Simone Elia, scelse il disegno di quest'ultimo, che fu eseguito, con qualche variante, tra il 1807 e il 1810.
Tra il 1804 e il 1810 fu costruito il nuovo edificio in forme neoclassiche. Il conte Carlo Marenzi, voluto dallo stesso Carrara nella gestione, ebbe una grande influenza sullo sviluppo dell'accademia di cui fu, più volte, presidente fino al 1851, anno della sua morte. A lui si deve l'acquisizione di grandi capolavori conservati nella pinacoteca. Un altro personaggio strettamente legato alla storia dell'Accademia fu il conte Guglielmo Lochis, che succeduto al Marenzi vi apportò un'ampia conoscenza ed esperienza artistica e iniziò i contatti in ambito internazionale, lasciando parte della sua enorme raccolta di opere pittoriche al Comune di Bergamo che poi le assegnò all'Accademia. Il museo negli anni ha continuato ad incrementare il proprio patrimonio con acquisizioni e donazioni. Nel 1912 la scuola, che era ospitata nell'edificio ottocentesco assieme alla pinacoteca, venne spostata in un edificio adiacente. Una prima ristrutturazione dell'immobile venne effettuata tra il 1951 e il 1953 e completata tra 1957 e il 1962 con trasformazioni interne e sopraelevazione delle coperture. A partire da giugno 2008 la pinacoteca è chiusa per importanti lavori di ristrutturazione dell'edificio. Nel 2013 sono stati completati i lavori di ristrutturazione, la riapertura al pubblico è attualmente prevista nel 2015.
Uso attuale: intero bene: museo
Uso storico: intero bene: accademia e spazio espositivo
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale
Accessibilità: Visibile dall'esterno fino alla riapertura della sede museale
Credits
Compilazione: Tiraboschi, Diego (2003)
Aggiornamento: Scaburri, Luca (2007); Morandini, Lucia (2014)
Descrizione e notizie storiche: Morandini, Lucia
Fotografie: Morandini, Lucia
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/RL560-00002/
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