Santuario della Beata Vergine della Sassella
Sondrio (SO)
Indirizzo: Piazza Sassella (Fuori dal centro abitato, distinguibile dal contesto) - Sondrio (SO)
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: chiesa
Configurazione strutturale: Edificio a navata unica scandita da tre campate con volte a crociera, terminante con abside semicircolare. Facciata preceduta da profondo portico
Epoca di costruzione: sec. XVI
Autori: De Passeris, Andrea, decorazione pittorica abside; Cogoli, Michele, realizzazione altare ligneo; Zotti, Giovan Battista, realizzazione altare ligneo
Descrizione
Per chi giunge dalla bassa Valle, le grandi arcate che reggono il sagrato del santuario della Sassella costituiscono un bellissimo colpo d'occhio inserito nell'eccezionale ambiente dei terrazzamenti coltivati a vite della media Valtellina. Poco dopo si intravedono le strutture della chiesa, posta in posizione panoramica tra montagna, fondovalle e fiume. Il santuario è uno scrigno d'arte che nei secoli si è arricchito grazie alla continua cura che le genti di Sondrio e dei paesi vicini gli hanno sempre dedicato. L'unica navata è scandita da tre campate con volte a crociera e termina con un'abside semicircolare rivolta a est, dietro l'edificio si intravede il campanile dalla rarissima e curiosa pianta pentagonale. Il seicentesco portico che la precede introduce al bel portale marmoreo d'ingresso dalle forme gotiche, decorato sotto l'arco con un rilievo che riproduce la Natività, attribuibile, almeno nella sezione centrale, all'ambito della bottega dei fratelli Rodari. All'interno l'attenzione è subito attratta dall'abside interamente affrescata nel 1511 da Andrea De Passeris: vi compaiono il Cristo Pantocratore, gli evangelisti e scene della vita di Maria. La finestra che illumina questo spazio contiene una preziosa vetrata cinquecentesca di fattura lombarda, anche in questo caso raffigurante la Nascita di Gesù, mentre nella cappella che si apre sulla destra è posto il bellissimo altare ligneo intagliato di Michele Cogoli e Giovambattista Zotti (1683-84), un tempo altare maggiore della chiesa.
Notizie storiche
Gli storici del passato, sulla scorta di tradizioni orali o di dubbie documentazioni, fecero risalire l'edificazione del Santuario dedicato alla Beata Vergine, che si incontra poco fuori la città di Sondrio, addirittura al 932: la chiesa venne costruita come voto alla Madonna apparsa all'arciprete della città. La cronologia così precoce non è confermata da alcun documento, certo è, però, che il tempio sorge lungo l'antica via Valeriana - cioè strada di valle - che nell'alto Medioevo, se non prima, costituiva il più importante percorso di collegamento tra i paesi di questo versante della valle. Le strutture più antiche attualmente visibili risalgono almeno al XV secolo, ma la chiesa venne rinnovata e arricchita continuamente nei secoli seguenti. In epoca rinascimentale un nuovo ciclo pittorico sostituì i vecchi affreschi dell'abside, tra il 1682 e il 1685 venne ideato il grazioso porticato addossato alla facciata e innalzato il campanile, mentre nei primi decenni del Settecento venne rifatto l'altar maggiore e aggiunte la sacrestia e la cappella della Madonna del Carmine. Un ambizioso progetto prevedeva la realizzazione di un Sacro Monte costituito da 15 cappelle dedicate ai Misteri del Rosario lungo la strada che dal borgo conduce al Santuario, purtroppo in gran parte l'idea rimase sulla carta.
Uso attuale: intero bene: chiesa
Uso storico: intero bene: chiesa
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Accessibilità: Solo in occasione della S. Messa
Riferimenti bibliografici
Chiese Torri, Chiese, torri, castelli, palazzi : i monumenti della Legge Valtellina, Sondrio 2004
Credits
Compilazione: Ballarino, Elena (2014)
Descrizione e notizie storiche: Bonetti, Luca
Fotografie: Ballarino, Elena
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/SO010-00004/
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