Chiesa di S. Maurizio
Ponte in Valtellina (SO)
Indirizzo: Piazza Luini (Nel centro abitato, isolato) - Ponte in Valtellina (SO)
Tipologia generale: architettura religiosa e rituale
Tipologia specifica: chiesa
Configurazione strutturale: Edificio a pianta basilicale a tre navate, suddivise da colonne. Copertura con capriate a vista
Epoca di costruzione: prima metà sec. XV
Autori: Rodari, Tommaso, progetto abside; Rodari, Giacomo, decorazione plastica abside; Luini, Bernardino, affresco lunetta in facciata; Corti, Jacopo di Valsolda, progetto facciata; Malacrida, Battista detto Battista da Musso, affreschi cappella sinistra; Gavazzeni, Giovanni, affreschi volta; Scotti, Felice, affreschi cappella destra
Descrizione
Del primitivo edificio sopravvive solo il campanile romanico, forato da monofore, bifore e trifore; il resto è da ascrivere alla metà del Trecento ma soprattutto all'ampliamento intrapreso a metà del Quattrocento, quando la Valtellina ancora apparteneva al ducato di Milano e la nobiltà pontasca aveva rapporti con i principali centri padani di produzione artistica. La cultura architettonica lombarda si respira nel ritmo cadenzato delle monofore con cornicetta a torciglione, negli archetti ciechi dei sottogronda e nel profilo spezzato della facciata che lascia indovinare l'articolazione interna in tre navate. Protagonista di tale fase fu Jacopo Corti di Valsolda: suo il disegno della facciata, del rosone e del portale di linee tardogotiche.
La chiesa conserva dipinti, sculture e arredi di epoche diverse, che l'occhio istintivamente riunifica in un insieme di assoluta armonia. Nella prima cappella di sinistra gli affreschi di Battista Malacrida (1501) convivono con i dipinti del Gavazzeni (1899), nella cappella di fronte i raffinati affreschi di Felice Scotti dialogano con l'ancona lignea di Giaomo Del Maino e bottega (1491-1505 ca.). Sono arredi di gusto squisito e colto il coro intarsiato di Pietro Brasca, il tabernacolo a muro (1536), il ciborio in bronzo dei fratelli Guicciardi (1578) e il fonte battesimale (1585). Il coprifonte, il pulpito e la cassa d'organo sono figli di un clima mutato, segnato dall'apporto di artisti del legno di lingua tedesca, provenienti dal Trentino o dal Bresciano.
Notizie storiche
Quando con esattezza sia stata fondata la Chiesa di S. Maurizio, non è dato sapere; le sue origini sono tuttavia riconducibili al XIII secolo e all'intraprendenza dei Quadrio che da Como si erano stabiliti a Ponte: il loro emblema è scolpito sopra un portalino laterale e nei secoli saranno sempre munifici benefattori della parrocchiale.
Il primitivo edificio fu ampliato nel 1347 e poi ancora entro il 1460 a seguito del distacco dalla chiesa matrice di Tresivio (1426). Lo attestano tre lapidi murate in facciata, mentre una quarta affissa all'interno, datata 1500, si riferisce al termine del biennio di lavori per il rifacimento dell'abside, progettata dal grande Tommaso Rodari e impreziosita da brani scultorei del fratello Giacomo.
L'abside semiottagonale di Ponte segna l'esordio del linguaggio architettonico rinascimentale in Valtellina e negli anni a cavallo fra Quattro e Cinquecento si alternano sul cantiere artisti di notevole livello, che contribuiscono a definire il volto della chiesa, primo fra tutti Bernardino Luini, autore della lunetta rinascimentale affrescata sopra l'ingresso; a lui è intitolata la splendida piazza su cui si affaccia la chiesa, spazio denso di memorie religiose e civili ad un tempo.
Diversamente da quanto accaduto altrove in Valtellina, l'epoca barocca ha lasciato un segno lieve in S. Maurizio. Intorno al 1770 Giuseppe Porro intervenne con sapienza sulle pareti absidali e le sue quadrature oggi convivono felicemente con i medaglioni di Giacomo Rodari.
Uso attuale: intero bene: chiesa
Uso storico: intero bene: chiesa
Condizione giuridica: proprietà Ente religioso cattolico
Accessibilità: La chiesa è aperta solo in occasione della S. Messa
Riferimenti bibliografici
Chiese Torri, Chiese, torri, castelli, palazzi : i monumenti della Legge Valtellina, Sondrio 2004
Credits
Compilazione: Ballarino, Elena (2014)
Descrizione e notizie storiche: Bormetti, Francesca
Fotografie: Ballarino, Elena; Bormetti, Francesca
Link risorsa: https://lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/SO010-00008/
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