Palazzo della Provincia

Sondrio (SO)

Indirizzo: Corso XXV Aprile 20-22 (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Sondrio (SO)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: palazzo

Configurazione strutturale: Il palazzo presenta una pianta trapezoidale che si dilata, nella porzione nord, in un'esedra e in un'ala a pianta rettangolare. Al centro dell'edificio si apre un cortile; a sud e a nord si trovano due giardini. Il palazzo si sviluppa su tre piani; ad est e ad ovest si elevano due torri squadrate, una delle quali è sormontata da un'alta lanterna coperta da un tetto conico. I due ampi ingressi arcuati, l'uno sulla via XXV Aprile, l'altro su corso Vittorio Veneto, conducono in un lungo porticato, coperto da ampie volte a crociera e, verso l'ingresso est, da un soffitto a cassettoni, che attraversa l'intero edificio e dà sul cortile interno acciottolato nel quale si trova una fontana in granito. Nell'angolo sud-est è addossata all'edificio una fontana in pietra. I piani superiori sono fruibili tramite due larghe scale.

Epoca di costruzione: 1933 - 1935

Autori: Muzio, Giovanni, progetto; Usellini, Gianfilippo, decorazione; Majocchi, Antonio, decorazione

Descrizione

Nell'assetto urbanistico di Sondrio il Palazzo del Governo si situa in posizione baricentrica.
Negli anni trenta del Novecento l'architetto milanese Giovanni Muzio riuscì con il suo progetto a rispondere alla richiesta della committenza pubblica di un edificio imponente, funzionale alla non facile planimetria di un'area lunga e stretta, delimitata da due corsi stradali. Il palazzo è a pianta trapezoidale, disposto su tre piani sopraelevati e provvisto di due facciate, su via Vittorio Veneto e su corso XXV Aprile. Due torri, dette l'una della Provincia, l'altra della Prefettura, si alzano sopra i due ingressi incorniciati da colonne, connessi da una galleria con funzione di passaggio pubblico coperto che lambisce il cortile interno posto a cavallo delle aree verdi integrate nella struttura. All'esterno la partizione geometrica delle superfici è data dall'accostamento di pietra e decorazione a graffito alternato alle grandi finestre, che alleggeriscono la pesantezza di granito e serpentino. L'ampia fontana del cortile e quella monolitica della facciata orientale rimandano alla ricchezza idrica del territorio. Pure gli spazi interni sono scanditi e disegnati dai materiali; i massicci arredi, anch'essi progettati dall'architetto milanese, sono opera di artigiani e ditte locali. Nell'aula absidata del Consiglio della Provincia si dispiegano sulle pareti sei grandi scene figurate dipinte da Gianfilippo Usellini a completamento di un progetto decorativo complesso.

Notizie storiche

A Sondrio nel 1927 una disastrosa alluvione del torrente Mallero danneggiò gravemente l'edificio dove avevano sede gli uffici provinciali. Ben presto fu presa la decisione di costruire un nuovo grande palazzo dove ospitare anche la Prefettura, la Questura ed altri uffici provinciali. Nel 1930 fu indetto un concorso nazionale, vinto dal milanese Giovanni Muzio, architetto tra i più in vista del momento, all'epoca impegnato nella progettazione dell'Università Cattolica di Milano. Funzionalità ed estetica, solidità e durata per "un palazzo semplice e nobile, materiato dello spirito della valle", così scrisse Muzio, e queste le convinzioni dalle quali scaturì il progetto per il nuovo stabile, ben presto ribattezzato "Palazzo del Governo". Prima di progettarlo, però, l'architetto percorse a lungo le strade valtellinesi per indagare direttamente la tradizione costruttiva locale. Forme, materiali, spazi e misure furono accuratamente studiati e selezionati. In questo contesto anche l'aspetto delle due torri, più alta quella della Prefettura, più bassa quella della Provincia, assumeva il significato del rispetto della scala gerarchica istituzionale.
Rimandano all'identità locale anche i sei grandi pannelli a encausto che raffigurano le attività agricole e artigianali tradizionali della provincia di Sondrio, realizzati nel 1934 sulle pareti della Sala consiliare da Gianfilippo Usellini, già collaboratore di Muzio alla Triennale di Milano l'anno precedente.

Uso attuale: appartamento Prefetto: abitazione; intero bene: uffici

Uso storico: intero bene: uffici

Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale

Riferimenti bibliografici

Credaro B./ Benetti D./ Stefanoni B., Sondrio, Lecco 1954

Monteforte F., L'età Liberty in Valtellina, Sondrio 1988

Monteforte F./ Pedrini U., Sondrio : volti di una città, Bergamo 1990

Grisanti E. F., Un palazzo materiato dello spirito della valle. Giovanni Muzio a Sondrio, Sondrio 1991

Gianasso M., Guida turistica della provincia di Sondrio, Sondrio 2000, p. 190

Chiese Torri, Chiese, torri, castelli, palazzi : i monumenti della Legge Valtellina, Montagna in Valtellina 2004, pp. 201-202

Fonti e Documenti

Archivio della Provinica di Sondrio, Lavori Pubblici, anno 1936.

Credits

Compilazione: Sassella, Maria (1995)

Aggiornamento: Marino, Nadia (2005); Ballarino, Elena (2014)

Descrizione e notizie storiche: Perlini, Silvia

Fotografie: Ballarino, Elena

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).