Palazzo Sassi De' Lavizzari

Sondrio (SO)

Indirizzo: Via Maurizio Quadrio, 27/ p (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Sondrio (SO)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: palazzo

Configurazione strutturale: Edificio in muratura di pietra intonacata a pianta trapezoidale, si sviluppa su quattro piani più sottotetto. All'interno l'androne lastricato voltato a crociera immette nel cortile rettangolare acciottolato e porticato su due lati, coperto da volte a crociera. Dal portale posteriore si accede ad una larga gradinata coperta da un'ampia volta a botte. I locali che si trovano sulla sinistra del cortile sono coperti da volte unghiate. Dal porticato sud, sulla sinistra, sale la scala principale. Al p.1 i corridoi sono coperti da volte a crociera e a botte. Una stanza presenta soffitto a cassettoni e, altre due, soffitti in legno. Il sottotetto è coperto da capriate in legno. Il tetto è a padiglione con manto in ardesia.

Epoca di costruzione: sec. XVII

Uso attuale: intero bene: museo

Uso storico: intero bene: abitazione; intero bene: municipio; intero bene: scuola

Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale

Accessibilità: Il Museo è aperto dal martedì alla domenica, gli uffici dal lunedì al venerdì.
Informazioni: museo 0342.526553, uffici: 0342.526269
www.comune.sondrio.it

Riferimenti bibliografici

Bascapè G. C./ Perogalli C., Palazzi privati di Lombardia, Milano 1964

Monteforte F./ Pedrini U., Sondrio : volti di una città, Bergamo 1990

Benetti A., Ca' de sass, Palazzo Sassi, nuovo museo storico-artistico del capoluogo valtellinese, Sondrio 1990, pp. 68-71

Gianasso M., Guida turistica della provincia di Sondrio, Sondrio 2000, pp. 187-188

Romegialli F., Lo Stelvio, A zonzo per le vie di Sondrio nel 1500, 1872

Gianoli G. B., La Valtellina, Per la nuova destinazione di Palazzo Sassi, Sondrio 1922

Fonti e Documenti

Archivio storico del comune di Sondrio, busta 37, fasc. 1. Progetto di sopraelevazione del prospetto ovest, 1840.

Credits

Fotografie: Ballarino, Elena

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