Mulino di Bottonera

Chiavenna (SO)

Indirizzo: Vicolo Bottonera (Nel centro abitato, distinguibile dal contesto) - Chiavenna (SO)

Tipologia generale: architettura industriale e produttiva

Tipologia specifica: mulino

Configurazione strutturale: Il mulino di Bottonera, situato nel vecchio quartiere artigiano di Chiavenna, da cui prende il nome, tra il fiume Mera e piazza Castello, è un fabbricato a pianta rettangolare che si sviluppa su tre piani più un seminterrato. Una struttura simmetrica, che ospita un ampio vano, è destinata alla sala macchine, mentre un vano laterale più piccolo serviva per le operazioni di pulitura e lavaggio dei cereali. Il seminterrato ospitava la turbina e vi erano collocate alcune macchine per la pulitura. Il tetto ha struttura in legno con copertura a due falde e manto in laterizi

Epoca di costruzione: seconda metà sec. XIX

Descrizione

Il mulino di Bottonera è situato nel vecchio quartiere artigiano di Chiavenna da cui prende il nome, tra il fiume Mera e piazza Castello. Al suo interno sorsero in passato varie attività produttive basate sull'utilizzo della forza motrice dell'acqua tra le quali mulini, diversi birrifici, una cartiera, un maglio, un pastificio e due fabbriche di ovatta. Oggi la Bottonera, per quanto modificata, mostra ancora le tracce delle attività che un tempo vi si svolgevano nonostante la riconversione di buona parte degli edifici adattati oggi a nuove destinazioni d'uso. Vi hanno sede infatti la Comunità Montana, il centro scolastico per le scuole superiori, la Biblioteca centrale ed il Museo di valle. Il Mulino dell'ex pastificio Moro, preservato quasi integralmente nella sua forma originaria, ospita oggi la sezione di archeologia industriale del Museo della Valchiavenna ed è uno degli edifici più interessanti della Bottonera. A pianta rettangolare, si sviluppa su tre piani più un piano seminterrato. All'interno ogni livello era dedicato ad una specifica funzione. Al piano terra si trova la sala Macchine, la sala della pulitura e quella del lavaggio dei cereali; al primo piano i laminatoi; al secondo e al terzo piano si trovano i "plansister", le semolatrici e i vari macchinari per il recupero dei prodotti secondari della lavorazione e per l'insaccaggio. Il seminterrato ospitava la turbina e alcune macchine per la pulitura.

Notizie storiche

Il pastificio fu fondato da Carlo Moro nel 1867 a Chiavenna, anche se già nel 1851 è segnalata dalla Camera di Commercio la presenza di una "fabbrica di pasta non dolce" che nel 1890 assume la denominazione di "molino da grano e fabbrica di pasta". L'installazione delle prime quattro macine risale al 1890 ad opere delle Officine Meccaniche di Monza. Nel 1930 il numero delle macine venne elevato a sei ad opera delle Officine reggiane che introdussero anche un sistema di elevatori e la setacciatura dello sfarinato. Quando il canale della Molinanca fu chiuso nel 1958 i Moro introdussero nel mulino un motore elettrico, in grado di mantenerlo in funzione. La necessità di uno stabilimento più moderno spinse però poco dopo l'azienda a trasferire la produzione a Tanno, una frazione del vicino comune di Prata Camportaccio, dove fu edificata l'attuale struttura inaugurata nel 1965 e dove oggi continua l'attività dell'impresa della famiglia Moro, giunta ormai alla quinta generazione.
Dismesse le attività a Chiavenna, negli anni Ottanta l'amministrazione comunale decise di utilizzare l'area del pastificio Moro per la costruzione di un nuovo polo scolastico, preservando però il mulino per il suo importante valore storico. Il mulino fu acquistato dalla Provincia di Sondrio e lasciato in comodato alla Comunità Montana della Valchiavenna, che, insieme all'OVVA (Organizzazione Volontari Valchiavenna Anziani e Amici), lo rese nuovamente agibile. Il 12 settembre del 1997 fu inaugurato il museo e nel 2000 la proprietà fu ceduta dalla provincia alla Comunità Montana. Nel 2012 l'edificio è stato oggetto di un intervento di restauro che ha interessato la copertura del tetto.

Uso attuale: intero bene: museo

Uso storico: intero bene: mulino

Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico territoriale

Accessibilità: Apertura nel 2014:
5 aprile-8 giugno, 13 settembre-2 novembre: sabato, domenica e giorni festivi ore 14.30-17.30
luglio-settembre tutti i giorni: ore 15.00-18.00 (chiuso il martedì tranne agosto)

Informazioni e prenotazioni visite guidate:
Consorzio Turistico Valchiavenna
Tel. 0343.37485

Riferimenti bibliografici

Gianasso M., Guida turistica della provincia di Sondrio, Sondrio 2000

Gianasso M., Guida turistica della provincia di Sondrio, Sondrio 2000

Credits

Compilazione: Marino, Nadia (2006)

Aggiornamento: Ballarino, Elena (2014); Marino, Nadia (2016)

Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina

Fotografie: Bonetti, Luca; Moiola, Roberto

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

NOTA BENE: qualsiasi richiesta di consultazione, informazioni, ricerche, studi (nonché documentazione fotografica in alta risoluzione) relativa ai beni culturali di interesse descritti in Lombardia Beni Culturali deve essere inoltrata direttamente ai soggetti pubblici o privati che li detengono e/o gestiscono (soggetto o istituto di conservazione).