Grand Hotel Campo dei Fiori - complesso Paola

Varese (VA)

Indirizzo: Via Campo dei Fiori, 90/96/97 (Fuori dal centro abitato, in posizione dominante) - Campo dei Fiori, Varese (VA)

Tipologia generale: architettura per la residenza, il terziario e i servizi

Tipologia specifica: albergo, ristorante, stazione funicolare

Configurazione strutturale: Si tratta di un'imponente struttura alberghiera situata a settentrione dell'abitato di Varese sul monte Tre Croci. La costruzione ha uno sviluppo su cinque piani fuori terra principali, oltre al seminterrato e al sottotetto, ed in pianta è articolata in tre parti: un corpo centrale proteso verso la valle di Varese e due ali laterali simmetriche e sfalsate che disegnano una V aperta verso nord. Anche se molto degradato, soprattutto nel prospetto principale, rimane una notevole testimonianza dello stile Liberty. Al centro della facciata posteriore, la meglio conservata, si trova un maestoso portico in pietra, proteso verso la valle di Varese, che sorregge il salone delle feste e sotto il quale si trova l'entrata secondaria dello stabile. La copertura del tetto è in lamiera.

Autori: Sommaruga, Giuseppe, progetto; Impresa Piccoli, costruzione; Impresa Luigi De Grandi, costruzione stazione funicolare VERIFICARE; Società Italiana Chini, costruzione; Società Anonima Robinetterie Riunite, costruzione

Descrizione

Il complesso sorto sul Campo dei Fiori, alle pendici del Monte Tre Croci, oggi in stato di semi abbandono, è costituito da tre edifici progettati da uno dei massimi esponenti del modernismo italiano, Giuseppe Sommaruga: il Grand Hotel, l'arrivo della funicolare e il ristorante Belvedere. L'albergo, circondato da un grande parco su terrazzamenti, si articola in sei piani fuori terra e tre seminterrati ed è formato da due ali leggermente inclinate in pianta, raccordate da un corpo centrale, aperto verso il paesaggio delle colline e delle prealpi. Come in tutte le architetture di Sommaruga, notevoli sono le decorazioni dei prospetti, scolpite nella pietra e nel cemento, a cui si aggiungono le opere in ferro battuto firmate da Alessandro Mazzucotelli, (autore anche degli elementi di illuminazione interna) come le elaborate ringhiere e i doccioni a forma di drago. Ad un livello più alto rispetto a quello del giardino si apre l'ingresso del Gran Hotel, a sinistra del quale si sviluppava il ristorante caratterizzato da un grande bow-window vetrato rivolto verso il suggestivo panorama prealpino. Al primo piano, raggiungibile grazie ad un doppio sistema di scaloni, si collocava la sala musica, anch'essa panoramica con una grande vetrata verso la valle a dimostrazione dell'attenzione rivolta, in fase progettuale, al rapporto con l'ambiente naturale circostante. Al di sopra e nelle ali laterali si sviluppavano invece le camere per gli ospiti, di differenti tipologie e grandezze. Il ristorante in stato di abbandono così come la stazione di arrivo della funicolare, fu edificato inizialmente come hotel da trenta camere. Presenta due possenti contrafforti in facciata e si articola internamente in uno spazio costituito da un grande salone centrale, dai vani laterali occupati dalle due scalinate e dagli ambienti un tempo adibiti a cucine.

Notizie storiche

Grazie anche al contestuale sviluppo della rete dei trasporti (funicolare e tramvie) nel 1907 si costituì la Società Anonima dei Grandi Alberghi Varesini, che subito coinvolse l'architetto Giuseppe Sommaruga, nella progettazione di un complesso di edifici a scopo ricettivo da costruirsi nella zona del monte Tre Croci presso il cosiddetto Campo dei Fiori. Mirabile esempio di architettura Liberty, il complesso firmato da Sommaruga (Grand Hotel, il ristorante e l'arrivo della funicolare) fu edificato tra il 1908 e il 1912 e si inserì nell'ambito di un più ampio progetto di potenziamento dei servizi turistici che interessò, nei primi decenni del XX secolo, l'intero territorio provinciale e che fece di Varese meta privilegiata del turismo d'élite. La stazione della funicolare Vellone-Campo dei Fiori fu realizzata tra il 1909 ed il 1911 e pochi giorni dopo il suo completamento fu inaugurato anche il ristorante Belvedere (1910-1911). Nel 1945 il tetto dell'hotel, rivestito di lastre d'ardesia, fu distrutto a causa di un incendio che danneggiò i piani superiori, poi ricostruiti, senza rispettare il progetto originario. Nel 1958 con la chiusura della funicolare il flusso turistico cominciò a declinare e portò nel 1968 alla dismissione di tutto il complesso. Negli anni '80 la mansarda prefabbricata realizzata nel 1947 fu sostituita da una copertura in muratura rivestita con guaine bituminose e fogli di rame, che ancora oggi chiude l'edificio. Nello stesso periodo la famiglia Castiglioni acquistò lo stabile e, poco dopo, lo trasformò in basamento d'appoggio per grandi antenne di emittenti radiotelevisive private, snaturando completamente la costruzione. Il 7 luglio 2014, con un'asta del tribunale di Varese, il Grand Hotel insieme al Palace Hotel, altro edificio progettato da Sommaruga sul vicino colle Campigli, sono stati acquistati da una nuova società che si occuperà nei prossimi anni della riqualificazione del primo e della gestione del secondo, ancora attivo dopo più di un secolo.

Uso attuale: intero complesso: non utilizzato

Uso storico: intero complesso: attività ricettive

Condizione giuridica: proprietà privata

Accessibilità: Gli edifici che costituiscono il complesso sono in stato di abbandono e risultano visibili solo dall'esterno.

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Fonti e Documenti

Istanza amministrativa

Planimetria generale. Scala 1:500.

Credits

Compilazione: Bertoni, Emanuela (2004)

Aggiornamento: Rovetta, Alessandro (2016); Caramel, Claudia (2018)

Descrizione e notizie storiche: Nava, Valentina

Fotografie: Guerriero, Paola

  Scheda completa SIRBeC (formato PDF)

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