Casa albergo in via Bassini
Milano (MI)
Indirizzo: Via Edoardo Bassini 36-38 - Milano (MI) (vedi mappa)
Tipologia: architettura per la residenza, il terziario e i servizi; edificio per abitazioni e uffici
Caratteri costruttivi:
- strutture: travi e pilastri in cemento armato; solai in cemento armato e laterizio
- facciata: tessere di mosaico vetrificato bianco
- coperture: piana a terrazza
- serramenti: in legno verniciato; in ferro verniciato (atrii d'ingresso)
Cronologia:
- progettazione: 1946 - 1947
- esecuzione: 1947 - 1953
- data di riferimento: 1946 - 1953
Committenza: Comune di Milano
Autori:
- progetto: Moretti Luigi; Rossi Ettore
- impresa: Cofimprese - Compagnia Finanziaria delle Imprese di Costruzioni
Uso:
- (attuale) residenza per studenti
- (storico) corpo principale: abitazione collettiva
Condizione giuridica: proprietà Ente pubblico non territoriale
Descrizione
Il complesso, oggi residenza per studenti, è - insieme a quelle di via Corridoni e di via Lazzaretto - una delle tre case-albergo realizzate a Milano da Luigi Moretti ed Ettore Rossi alla fine degli anni Quaranta. Viene costruita per il Comune di Milano attraverso la Cofimprese (Compagnia Finanziaria per le Imprese di Costruzione e di Ricostruzione), una società di cui Moretti era amministratore delegato e allo stesso tempo progettista. Le case-albergo milanesi sono progettate per un'utenza di singoli professionisti, artisti o impiegati che possono disporre dell'autonomia della propria cellula abitativa ma allo stesso tempo usufruire dei servizi e delle attrezzature collettive degli ambienti situati al piede degli edifici. Ciascun complesso ha caratteristiche tipologiche simili ed è costruito secondo uno schema standard di grande semplicità, formato da due, tre o quattro corpi di fabbrica con 100-120 appartamenti ciascuno. Gli alloggi, ripetuti in serie, hanno un unico locale con bagno accessibile dal disimpegno d'ingresso e ad ogni piano sono distribuiti sui due lati da un corridoio centrale. Questo schema dà origine alla caratteristica fenditura verticale continua in corrispondenza delle finestre dei corridoi sui lati corti dei volumi parallelepipedi. Le parti basse contenenti i servizi collettivi si accostano per contrasto ai corpi alti, dando origine a un'articolata composizione volumetrica. La casa-albergo di via Bassini, in particolare, è formata da due volumi in linea paralleli e sfalsati tra loro, disposti lungo l'asse nord-sud e perpendicolari alla strada principale. I due corpi hanno facciate identiche: quelle rivolte a est presentano una superficie continua e simmetrica ritmata dalle aperture delle camere, accoppiate nella parte centrale e singole alle estremità del fronte; quelle rivolte a ovest sono divise in due parti dalla vetrata verticale del corpo scala e si concludono sulla sommità con un singolare elemento "a vela", straordinario gesto plastico che contribuisce a rafforzare il carattere astratto e "metafisico" delle superfici. Il rivestimento, come nelle altre case-albergo, è in tessere di mosaico vetrificato bianco. Le grandi dimensioni, la purezza geometrica dei volumi e il vibrante effetto di luminosità dato dal materiale di rivestimento conferiscono agli edifici una straordinaria riconoscibilità all'interno del tessuto urbano, da cui emergono con la loro sincerità espressiva come icone della modernità. Entrambi i corpi di fabbrica presentano nel basamento, al piano rialzato, un volume vetrato angolare che contiene gli spazi collettivi all'ingresso. All'epoca della realizzazione i due edifici del complesso erano separati, ciascuno con una propria pensilina d'ingresso a forma trapezoidale; in seguito sono stati uniti dalla piastra di collegamento centrale, che ha assunto la funzione di nuovo ingresso al piano rialzato.
Notizie storiche
La proposta presentata da Luigi Moretti nel novembre del 1946 prevedeva la realizzazione di ventidue edifici collettivi da erigersi su terreni di proprietà comunale, disposti ad anello attorno alla città, per un totale di circa tremila posti letto. La società proponente, la Cofimprese, era gestita dallo stesso Moretti insieme all'industriale Adolfo Fossataro, e comprendeva al suo interno legali, esperti di finanza, ingegneri, architetti, arredatori e impiantisti; grazie a questa eterogeneità delle figure professionali coinvolte era in grado di fornire una serie di proposte complete - che partivano dal piano finanziario fino ad arrivare alla costruzione degli edifici - per ricostruire la città ancora duramente provata dagli eventi del secondo conflitto mondiale. In virtù della concezione straordinariamente innovativa che sta alla base della loro ideazione, nel 1947 il Comune delibera la costruzione delle case-albergo. Nonostante l'esperienza positiva della realizzazione dei primi tre gruppi di edifici - in via Corridoni, via Bassini e via Lazzaretto - gli altri diciannove non verranno mai realizzati. Di lì a poco però, sempre attraverso l'attività della Cofimprese, Moretti potrà dedicarsi alla progettazione del suo capolavoro milanese, il complesso edilizio per abitazioni e uffici di Corso Italia (1949-1956).
Documentazione allegata
- Vista d'insieme. Stampa fotografica b/n. (Fondo Luigi Moretti, Archivio Centrale dello Stato)
- Particolare dell'ingresso. Stampa fotografica b/n. (Fondo Luigi Moretti, Archivio Centrale dello Stato)
Fonti archivistiche
Fondo Luigi Moretti. Archivio Centrale dello Stato, Roma - scheda fondo vedi »
Bibliografia
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Rostagni C., Luigi Moretti, 1907-1973, Milano 2008
Spinelli L., Gli spazi in sequenza di Luigi Moretti, Siracusa 2012
Credits
Compilatore: Suriano, Stefano (2016)
Responsabile scientifico testi: Costa, Andrea